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Giorni dell'Europa

Giovedì 23 novembre 2000

1. UNIONE EUROPEA - Il cammino dei Paesi Baltici verso l'integrazione.
Nel periodico rapporto della Commissione sulla situazione nei Paesi candidati all'adesione sono emerse chiare differenze tra i tre Paesi Baltici sotto il profilo economico, con risultati particolarmente apprezzabili per l'Estonia, conferme sulla ripresa in Lettonia e qualche preoccupazione ancora per l'evoluzione congiunturale il Lituania. L'Estonia si impone, nell'analisi dei competenti servizi della Commissione, come uno dei migliori candidati all'adesione all'Unione Europea, ed appare senza dubbio come il paese baltico trainante. Nella prima metà del corrente anno l'economia estone è tornata a crescere rapidamente, assicurandosi la fiducia degli investitori internazionali e riducendo la propria vulnerabilità rispetto alle crisi esterne: tali progressi rifletterebbero l'eccellente lavoro svolto a Tallin attraverso le riforme macroeconomiche e strutturali e attraverso il rafforzamento del settore bancario privato.
In maniera lenta ma costante l'economia lettone sembra ormai aver superato i problemi causati sulla propria economia dalla crisi russa degli anni scorsi. Secondo il rapporto della Commissione, la situazione macroeconomica del Paese ha fatto segnare un ulteriore miglioramento nella prima metà del 2000, confermando e rafforzando i buoni risultai ottenuti negli ultimi sue anni. In particolare, la crescita del PIL, il controllo del tasso d'inflazione e la riduzione del tasso di disoccupazione sono indici positivi per Riga, anche se permangono rischi di fragilità connessi al pesante deficit pubblico ed a quello della bilancia commerciale.
Anche l'economia lituana, secondo gli esperti della Commissione, sta recuperando terreno rispetto alla contrazione subita negli ultimi anni ed anch'essa sostanzialmente collegata con la crisi economica russa. Tuttavia la Lituania resta il meno performante tra i tre Paesi baltici e quello alle prese con i problemi maggiori. Più in dettaglio, il principale fattore di crescita è la domanda esterna, mentre le importazioni restano deboli principalmente a causa della scarsa domanda interna, Note positive per le autorità di Vilnius per quanto riguarda l'inflazione, che si mantiene al più basso livello tra i tre baltici, ma ancora molto grave resta la situazione sul mercato del lavoro, che risente ancora fortemente della crisi economica interna lituana dello scorso anno.

2. BOSNIA - Belgrado pronta alle relazioni diplomatiche.
Alla vigilia del vertice di Zagabria tra l'UE ed i Paesi dei Balcani, il Ministro degli Esteri jugoslavo si è recato a Saraievo per discutere i tempi e le modalità per lo stabilimento di piene relazioni diplomatiche tra la Bosnia-Erzegovina e la Repubblica Federale di Jugoslavia. L'incontro tra il Ministro Svilanovic con il suo omologo bosniaco Prlic avrebbe consentito di passare in rassegna le principali questioni che ancora pesano nelle relazioni tra Belgrado e Saraievo in un clima definito da entrambe le parti molto costruttivo, sgombrando il campo da ogni perplessità sulla posizione jugoslava da parte bosniaca. Il Ministro Prlic aveva infatti manifestato alcuni dubbi negli ultimissimi giorni sull'effettiva volontà di Belgrado a voler e poter procedere speditamente sulla strada che era stata in qualche modo indicata dallo stesso Presidente jugoslavo Kostunica nel corso della sua visita lampo nella capitale bosniaca nelle settimane scorse.
Lo stesso Svilanovic avrebbe invece affermato che il Governo federale jugoslavo stabilirà relazioni diplomatiche con la Bosnia Erzegovina tra una o la massimo due settimane. Anche quindi se l'evento non avrà luogo, come in un primo momento era sembrato si sperasse soprattutto da parte bosniaca, in occasione del vertice di Zagabria di domani tra i Quindici ed i Paesi dei Balcani, sia Svilanovic che Prlic avrebbero dato la netta sensazione di aver raggiunto un accordo di massima e senza condizioni particolari sulla ripresa dei rapporti bilaterali, accordo che a questo punto potrebbe essere siglato quanto prima a Belgrado. I due Ministri avrebbero inoltre annunziato una serie di intese bilaterali, sulla falsariga di quelli già conclusi da Saraievo con la vicina Croazia, che saranno ufficializzati non appena saranno instaurate le relazioni diplomatiche.
Circa indicazioni che da parte jugoslava potesse pervenire sul livello di partecipazione alla Conferenza di Zagabria di domani, il Ministro Svilanovic ha confermato la sua presenza, ma nulla ha menzionato su un eventuale decisione che riguardasse anche il Capo dello Stato Kostunica.

3. IRLANDA - Sempre sostenuto il ritmo di crescita economica.
La maggioranza dei principali indicatori macroeconomici sembrano confermare che la congiuntura irlandese nel 2000 sta progredendo agli stessi ritmi elevati degli anni precedenti. Le previsioni di crescita del PIL oscillano mediamente attorno al 10%, mentre secondo dati ufficiali nello scorso mese di settembre il tasso di disoccupazione era sceso attorno al 3,8%. Per il 2001 si prevede un lieve rallentamento del ciclo, soprattutto in previsione di un possibile rialzo dei tassi di interesse, di una parziale rivalutazione della valuta nonché di probabili aumenti salariali, conseguenza proprio del regime di sostanziale piena occupazione. L'unica preoccupazione sembra quindi derivare ai responsabili economici irlandesi da tensioni inflazionistiche, con un indice dei prezzi al consumo che ha subito negli ultimi mesi una costante tendenza al rialzo.

4. JUGOSLAVIA - La Dos indica il primo ministro.
La coalizione di partiti jugoslavi che ha sostenuto la vittoriosa candidatura di Kostunica alla Presidenza della Repubblica avrebbe deciso nella giornata di ieri di nominare Zoran Djindjic come Primo Ministro in caso di vittoria alle elezioni legislative previste per il prossimo 23 dicembre. I 18 partiti che formano la coalizione del DOS si sarebbero accordati anche sul nome della lista da presentare alle elezioni: Dos-Kostunica.

5. RUSSIA - Tra Putin e Blair già cinque incontri.
Il quinto incontro dell'anno tra il Presidente russo Putin ed il Primo Ministro britannico Blair è valso, nelle valutazioni delle due parti, a ribadire la positiva fase attraversata dalle relazioni bilaterali. Dopo quelli di San Pietroburgo, Londra, Okinawa (in occasione del G8), e New York per il Vertice del Millenio, quello appena svoltosi a Mosca è stato un incontro che ha riconfermato gli stretti legami attualmente esistenti tra Mosca e Londra, legami testimoniati non soltanto dalle appunto numerose riunioni al vertice, ma anche dal fitto interscambio di visite, sempre ad alto livello: per limitarsi al solo lato russo, infatti, dopo la recente missione a Londra del Primo Ministro Kasyanov, sono attesi sempre nella capitale britannica nelle prossime settimane il Ministro della Difesa ed il Segretario del "Consiglio di Sicurezza" russo.
Al centro dei colloqui Putin-Blair di Mosca, oltre alle questioni economiche bilaterali - nonostante il buon livello dell'interscambio, sussisterebbero ancora, per concorde ammissione, ampi margini di incremento - e multilaterali, anche un esame della situazione nelle aree di crisi, a cominciare dai Balcani e dal Medio Oriente, e dei temi di attualità collegati alla sicurezza, con particolare attenzione alla questione dell'AMB e della difesa antimissilistica strategica nonché dell'Identità Europea di Sicurezza e di Difesa.

6. SVIZZERA - Riapre l'ambasciata a Bagdad.
La Svizzera ha deciso di riattivare la propria Ambasciata a Baghdad , chiusa dal gennaio 1991, utilizzandola quale ufficio di collegamento per le attività umanitarie e per gli interessi economici svizzeri nel Paese. Formalmente Berna non ha mai rotto le relazioni diplomatiche con l'Iraq, ma dallo scoppio delle guerra del Golfo nel gennaio 1991 nessun diplomatico svizzero è stato mai assegnato a Baghdad, ufficialmente per motivi di sicurezza. Adesso dovrebbero invece essere inviati nella capitale iracheno perlomeno due funzionari.

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23 novembre 2000
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