i-e404
1. UNIONE EUROPEA - Il cammino dei Paesi Baltici verso
l'integrazione.
Nel
periodico rapporto della Commissione sulla situazione nei Paesi candidati
all'adesione sono emerse chiare differenze tra i tre Paesi Baltici sotto il
profilo economico, con risultati particolarmente apprezzabili per l'Estonia,
conferme sulla ripresa in Lettonia e qualche preoccupazione ancora per
l'evoluzione congiunturale il Lituania. L'Estonia si impone, nell'analisi dei
competenti servizi della Commissione, come uno dei migliori candidati
all'adesione all'Unione Europea, ed appare senza dubbio come il paese baltico
trainante. Nella prima metà del corrente anno l'economia estone è tornata a
crescere rapidamente, assicurandosi la fiducia degli investitori internazionali
e riducendo la propria vulnerabilità rispetto alle crisi esterne: tali
progressi rifletterebbero l'eccellente lavoro svolto a Tallin attraverso le
riforme macroeconomiche e strutturali e attraverso il rafforzamento del settore
bancario privato.
In maniera lenta ma costante l'economia lettone sembra ormai aver superato i
problemi causati sulla propria economia dalla crisi russa degli anni scorsi.
Secondo il rapporto della Commissione, la situazione macroeconomica del Paese ha
fatto segnare un ulteriore miglioramento nella prima metà del 2000, confermando
e rafforzando i buoni risultai ottenuti negli ultimi sue anni. In particolare,
la crescita del PIL, il controllo del tasso d'inflazione e la riduzione del
tasso di disoccupazione sono indici positivi per Riga, anche se permangono
rischi di fragilità connessi al pesante deficit pubblico ed a quello della
bilancia commerciale.
Anche l'economia lituana, secondo gli esperti della Commissione, sta recuperando
terreno rispetto alla contrazione subita negli ultimi anni ed anch'essa
sostanzialmente collegata con la crisi economica russa. Tuttavia la Lituania
resta il meno performante tra i tre Paesi baltici e quello alle prese con i
problemi maggiori. Più in dettaglio, il principale fattore di crescita è la
domanda esterna, mentre le importazioni restano deboli principalmente a causa
della scarsa domanda interna, Note positive per le autorità di Vilnius per
quanto riguarda l'inflazione, che si mantiene al più basso livello tra i tre
baltici, ma ancora molto grave resta la situazione sul mercato del lavoro, che
risente ancora fortemente della crisi economica interna lituana dello scorso
anno.
2. BOSNIA - Belgrado pronta alle relazioni
diplomatiche.
Alla vigilia del vertice di Zagabria tra l'UE ed i Paesi dei Balcani,
il Ministro degli Esteri jugoslavo si è recato a Saraievo per discutere i tempi
e le modalità per lo stabilimento di piene relazioni diplomatiche tra la
Bosnia-Erzegovina e la Repubblica Federale di Jugoslavia. L'incontro tra il
Ministro Svilanovic con il suo omologo bosniaco Prlic avrebbe consentito di
passare in rassegna le principali questioni che ancora pesano nelle relazioni
tra Belgrado e Saraievo in un clima definito da entrambe le parti molto
costruttivo, sgombrando il campo da ogni perplessità sulla posizione jugoslava
da parte bosniaca. Il Ministro Prlic aveva infatti manifestato alcuni dubbi
negli ultimissimi giorni sull'effettiva volontà di Belgrado a voler e poter
procedere speditamente sulla strada che era stata in qualche modo indicata dallo
stesso Presidente jugoslavo Kostunica nel corso della sua visita lampo nella
capitale bosniaca nelle settimane scorse.
Lo stesso Svilanovic avrebbe invece affermato che il Governo federale jugoslavo
stabilirà relazioni diplomatiche con la Bosnia Erzegovina tra una o la massimo
due settimane. Anche quindi se l'evento non avrà luogo, come in un primo
momento era sembrato si sperasse soprattutto da parte bosniaca, in occasione del
vertice di Zagabria di domani tra i Quindici ed i Paesi dei Balcani, sia
Svilanovic che Prlic avrebbero dato la netta sensazione di aver raggiunto un
accordo di massima e senza condizioni particolari sulla ripresa dei rapporti
bilaterali, accordo che a questo punto potrebbe essere siglato quanto prima a
Belgrado. I due Ministri avrebbero inoltre annunziato una serie di intese
bilaterali, sulla falsariga di quelli già conclusi da Saraievo con la vicina
Croazia, che saranno ufficializzati non appena saranno instaurate le relazioni
diplomatiche.
Circa indicazioni che da parte jugoslava potesse pervenire sul livello di
partecipazione alla Conferenza di Zagabria di domani, il Ministro Svilanovic ha
confermato la sua presenza, ma nulla ha menzionato su un eventuale decisione che
riguardasse anche il Capo dello Stato Kostunica.
3. IRLANDA - Sempre sostenuto il ritmo di crescita
economica.
La maggioranza dei principali indicatori macroeconomici sembrano
confermare che la congiuntura irlandese nel 2000 sta progredendo agli stessi
ritmi elevati degli anni precedenti. Le previsioni di crescita del PIL oscillano
mediamente attorno al 10%, mentre secondo dati ufficiali nello scorso mese di
settembre il tasso di disoccupazione era sceso attorno al 3,8%. Per il 2001 si
prevede un lieve rallentamento del ciclo, soprattutto in previsione di un
possibile rialzo dei tassi di interesse, di una parziale rivalutazione della
valuta nonché di probabili aumenti salariali, conseguenza proprio del regime di
sostanziale piena occupazione. L'unica preoccupazione sembra quindi derivare ai
responsabili economici irlandesi da tensioni inflazionistiche, con un indice dei
prezzi al consumo che ha subito negli ultimi mesi una costante tendenza al
rialzo.
4. JUGOSLAVIA - La Dos indica il primo ministro.
La coalizione di partiti jugoslavi che ha sostenuto la vittoriosa
candidatura di Kostunica alla Presidenza della Repubblica avrebbe deciso nella
giornata di ieri di nominare Zoran Djindjic come Primo Ministro in caso di
vittoria alle elezioni legislative previste per il prossimo 23 dicembre. I 18
partiti che formano la coalizione del DOS si sarebbero accordati anche sul nome
della lista da presentare alle elezioni: Dos-Kostunica.
5. RUSSIA - Tra Putin e Blair già cinque incontri.
Il quinto incontro dell'anno tra il Presidente russo Putin ed il
Primo Ministro britannico Blair è valso, nelle valutazioni delle due parti, a
ribadire la positiva fase attraversata dalle relazioni bilaterali. Dopo quelli
di San Pietroburgo, Londra, Okinawa (in occasione del G8), e New York per il
Vertice del Millenio, quello appena svoltosi a Mosca è stato un incontro che ha
riconfermato gli stretti legami attualmente esistenti tra Mosca e Londra, legami
testimoniati non soltanto dalle appunto numerose riunioni al vertice, ma anche
dal fitto interscambio di visite, sempre ad alto livello: per limitarsi al solo
lato russo, infatti, dopo la recente missione a Londra del Primo Ministro
Kasyanov, sono attesi sempre nella capitale britannica nelle prossime settimane
il Ministro della Difesa ed il Segretario del "Consiglio di Sicurezza"
russo.
Al centro dei colloqui Putin-Blair di Mosca, oltre alle questioni economiche
bilaterali - nonostante il buon livello dell'interscambio, sussisterebbero
ancora, per concorde ammissione, ampi margini di incremento - e multilaterali,
anche un esame della situazione nelle aree di crisi, a cominciare dai Balcani e
dal Medio Oriente, e dei temi di attualità collegati alla sicurezza, con
particolare attenzione alla questione dell'AMB e della difesa antimissilistica
strategica nonché dell'Identità Europea di Sicurezza e di Difesa.
6. SVIZZERA - Riapre l'ambasciata a Bagdad.
La Svizzera ha deciso di riattivare la propria Ambasciata a Baghdad ,
chiusa dal gennaio 1991, utilizzandola quale ufficio di collegamento per le
attività umanitarie e per gli interessi economici svizzeri nel Paese.
Formalmente Berna non ha mai rotto le relazioni diplomatiche con l'Iraq, ma
dallo scoppio delle guerra del Golfo nel gennaio 1991 nessun diplomatico
svizzero è stato mai assegnato a Baghdad, ufficialmente per motivi di
sicurezza. Adesso dovrebbero invece essere inviati nella capitale iracheno
perlomeno due funzionari.
23
novembre 2000 webmaster@euganeo.it |
![]() |
il
collegio senatoriale di Tino Bedin |