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Giorni dell'Europa

Venerdì 17 novembre 2000

1. UNIONE EUROPEA - Ventisette stati alla Conferenza euromediterranea.
Si è conclusa ieri a Marsiglia la IV Conferenza ministeriale euromediterranea, alla quale hanno partecipato tutti i 27 Paesi del Processo di Barcellona con l'eccezione di Siria e Libano. Presente anche il Ministro degli Esteri libico in qualità di invitato speciale della Presidenza. La Conferenza ha fatto un primo bilancio del Processo di Barcellona a cinque anni dalla sua istituzione ed ha confermato la forte volontà di tutti i partners di rilanciare il Partenariato, di cui sono stati ribaditi gli obiettivi strategici sia politici che economici.
La situazione in Medio Oriente è stata esaminata in profondità ed in un'atmosfera non conflittiva. I Ministri, in particolare, hanno riaffermato il loro pieno appoggio alle iniziative in atto per rilanciare i negoziati fra Israele e l'Autorità Palestinese, auspicando un coinvolgimento più attivo dell'Unione Europea per rafforzare il dialogo e ristabilire un clima di fiducia reciproca.
Non è stato comunque possibile, come peraltro previsto, adottare a Marsiglia la Carta per la Pace e la stabilità nel Mediterraneo a causa dei recenti sviluppi della situazione in Medio Oriente. I Ministri ne hanno riconfermato l'importanza – anche nella prospettiva del dopo-processo di pace -  e, nel prendere nota dei progressi finora raggiunti, hanno dato mandato agli Alti Funzionari di proseguire il negoziato con l'obiettivo di adottare la Carta non appena le condizioni politiche lo permetteranno.
Nel settore della collaborazione economica è stato annunciato con soddisfazione un sensibile incremento dei mezzi finanziari che l'Europa destinerà al Mediterraneo nei prossimi anni. Complessivamente si tratta di circa 13 miliardi di Euro, di cui 5,35 destinati al finanziamento dei programmi MEDA nel periodo 2000-2006 e di 7,4 miliardi che la BEI metterà a disposizione sotto forma di crediti. Viene così confermata anche sul piano finanziario la priorità strategica che l'Europa attribuisce allo sviluppo della regione mediterranea.

2. ITALIA - In Etiopia 40 caschi blu italiani.
Giunti nei giorni scorsi ad Asmara i primi 40 caschi blu italiani che parteciperanno alla missione di pace dell'ONU nella regione (UNMEE). Il contingente italiano assommerà a ranghi completi a circa 200 uomini e sarà inquadrato in una forza militare di 4.200 uomini provenienti da 40 Paesi diversi incaricata di vigilare e sostenere il processo di pace tra Etiopia e Eritrea.
Ai caschi blu italiani spetteranno essenzialmente compiti nel campo del trasporto e della sorveglianza aerea, della logistica, del supporto militare e della polizia militare. Di particolare rilievo, nello specifico contesto di questa crisi, anche quelli della demarcazione dei confini e dei rilievi aerofotogrammetrici, che saranno competenza specifica di personale specializzato italiano.

3. JUGOSLAVIA - Ripristinate le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti.
Il Governo di Belgrado ha ieri deciso di ripristinare le relazioni diplomatiche con Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania. Interrotte da parte jugoslava il 25 marzo 1999, all'indomani dell'inizio delle operazioni militari aeree della NATO contro la Jugoslavia a seguito della crisi kossovara, la decisione di riallacciare le relazioni diplomatiche con i quattro paesi era stata annunciata il giorno successivo alla vittoria dell'opposizione democratica serba alle elezioni federali del settembre scorso e confermata in occasione dell'insediamento, il 7 ottobre, del nuovo Presidente jugoslavo Vojislav Kostunica.
Questa decisione, secondo quanto dichiarato dal Ministro degli Esteri Svilanovic, sarà presto seguito dall'allacciamento delle relazioni diplomatiche anche con le ex repubbliche jugoslave con le quali Belgrado ancora non ha rapporti ufficiali (Slovenia e Bosnia).
Dopo circa un mese di presidenza Kostunica, la Jugoslavia sembra aver intrapreso con decisione la via del reinserimento nella comunità internazionale, dopo l'isolamento dell'era Milosevic: dall'Unione Europea (con la visita di Kostunica al vertice di Biarritz una settimana dopo il suo insediamento) al Patto di Stabilità (Belgrado vi è stata ammessa il 25 ottobre scorso) e all'OSCE (ritorno in seno all'organizzazione il 10 novembre scorso), per passare poi al rilancio delle relazioni bilaterali la strategia della nuova amministrazione al potere a Belgrado sembra confermare la volontà di voler tornare a giocare un ruolo cooperativo e non già di contrapposizione sullo scenario internazionale.
Fra i prossimi futuri sviluppi di questa nuova impostazione jugoslava dovrebbero figurare l'adesione al Consiglio d'Europa (presumibilmente entro l'estate del prossimo anno) ed alla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo nonché la riammissione nel Fondo Monetario Internazionale e nella Banca Mondiale. In una prospettiva più ampia, come peraltro già confermato da fonti ufficiali, la presentazione della domanda di adesione all'Unione Europea.

Giorni dell'Europa


17 novembre 2000
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