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Giorni dell'Europa

Giovedì 16 novembre 2000

1. UNIONE EUROPEA - Rinviata la decisione sulle farine animali.
La decisione del Comitato veterinario permanente della Ue di rinviare ogni determinazione sulla moratoria per le farine animali e per i controlli veterinari sui bovini al Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura della prossima settimana è stata valutata negativamente dal Ministero della Sanità che sta pertanto prendendo più concretamente in considerazione l’ipotesi di un blocco unilaterale temporaneo dell’import di carni dalla Francia. Su questa linea si sono già pronunciati, negli scorsi giorni, i Ministri delle Politiche Agricole e delle Politiche Comunitarie Alfonso Pecoraro Scanio e Gianni Mattioli mentre, finora, più cauto era stato il Ministero della Sanità.
La decisione sulla sospensione dell’import dalla Francia è dello stesso titolare della Sanità, che con un’ordinanza ha peraltro già proibito l’uso di tutte le farine animali per gli erbivori e tenderebbe a dare un segnale anche ai partner comunitari circa una nostra posizione favorevole a più incisive misure a livello comunitario.

2. ALBANIA - Berisha tiene alta la tensione.
Inascoltato dal Governo e dalla Comunità internazionale, il Presidente del Partito democratico Berisha cerca con manifestazioni di piazza di mantenere alta l’attenzione sulle sue ripetute denunce di brogli elettorali. Tuttavia l'appuntamento quotidiano rischia di ritorcersi contro lo stesso Berisha: da un lato la quotidianità delle manifestazioni riduce l'interesse della popolazione; dall'altro i manifestanti diventano ogni giorno più aggressivi. L'incidente più grave si è registrato martedì quando un gruppo di manifestanti ha aggredito un giornalista americano che fotografava la sassaiola contro la Presidenza del Consiglio. L'incidente occupava ieri le prime pagine dei principali quotidiani.

3. RUSSIA - Pronta a ridurre gli armamenti nucleari.
Il Presidente Putin ha preannunciato la disponibilità russa a considerare ulteriori riduzioni degli armamenti nucleari strategici, forse anche al di sotto dei livelli contenuti nella proposta presentata dalla Russia in occasione del Vertice G8 in Giappone. A fronte di un tetto, previsto dal Trattato START II, di 3000-3500 testate, le intese raggiunte ad Helsinki dai Presidenti Clinton e Putin in vista di un futuro START III prevedono un massimale di 2000-2500, mentre ad Okinawa il Presidente russo aveva indicato in 1500 testate per paese l’obiettivo di medio termine (indicativamente entro il 2008) . Per effetto della nuova presa di posizione di Putin, anche tale tetto potrebbe essere considerato superato, anche se non vengono specificati arco temporale e contesto strategico.
Nella sua dichiarazione il Presidente russo sottolinea l’assenza, nello scenario strategico internazionale, di motivi ostativi a concordare drastiche riduzioni degli armamenti strategici.
Per il Presidente Putin è poi essenziale che i due paesi procedano “di pari passo e senza pregiudiziali” sulla via delle riduzioni degli armamenti strategici, con una possibile allusione ai progetti statunitensi di difesa antimissilistica. Mosca non disconosce, come noto, l’apparizione sulla scena internazionale  negli ultimi decenni della minaccia missilistica di nuovo tipo ad opera dei cosiddetti “states of concern”, ma ritiene che alla stessa possa essere fatto adeguatamente fronte attraverso meccanismi politici e di contrasto della proliferazione

Giorni dell'Europa


16 novembre  2000
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