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Giorni dell'Europa

Mercoledì 15 novembre 2000

1. UNIONE EUROPEA – Gli Usa cedono gli aiuti all'esportazione.
La Camera dei Rappresentanti americana ha dato la sua approvazione finale alla legislazione che dovrebbe evitare miliardi di dollari in sanzioni contro i beni americani nell'accesa disputa con l'Europa sugli scambi commerciali.
Dopo mesi, la Camera ha votato a stragrande maggioranza la revoca di una normativa che concedeva sgravi fiscali ai prodotti americani esportati all'estero. L'Organizzazione Mondiale per il Commercio (OMC) lo scorso febbraio aveva definito tale regime un sussidio illegale, chiedendone a Washington l'abrogazione e dando ragione alle proteste dell'Unione Europea. L’Organizzazione di Ginevra aveva, inoltre, dato un ultimatum agli Stati Uniti, inizialmente per il primo ottobre e successivamente slittato al 17 novembre, per adempiere alle sue direttive.
Il Parlamento Usa ha deciso di onorare l'ingiunzione dell’OMC, nonostante le molte resistenze nate soprattutto al Senato. Diverse voci si erano levate a difesa del normativa che Bill Archer, Senatore repubblicano del Texas, aveva definito “decisiva per mantenere la competitività dei prodotti americani nel mercato globale”. Il parlamento si impegnerà comunque, sotto altre forme, a fornire degli ausili agli esportatori americani, ma che siano in linea con le direttive dell’OMC.

2. PARLAMENTO EUROPEO - Approvata la Carta dei diritti fondamentali.
Il Parlamento Europeo ha approvato ieri - con 410 voti a favore, 93 contrari e 27 astensioni - la Carta dei diritti fondamentali dell’UE.  Gli eurodeputati hanno dato mandato alla Presidente, Nicole Fontaine, di proclamare la Carta durante il prossimo vertice UE di Nizza, con Romano Prodi e Jacques Chirac.
Il Presidente del Parlamento Europeo, Fontaine, ha sottolineato l'importanza della “maggioranza schiacciante” che si è delineata nell’Assemblea, e ha lanciato un appello ai governi dei Quindici affinché la Carta possa assumere quanto prima valore giuridico attraverso un suo inserimento nei Trattati.
La Carta dei diritti fondamentali, che sarà proclamata formalmente al Vertice di Nizza, non avrà, per il momento, carattere giuridico vincolante poiché una maggioranza di stati membri al momento non è favorevole al suo inserimento nei trattati.

3. FRANCIA - A Marsiglia la quarta Conferenza euromediterranea.
Si apre oggi a Marsiglia la IV Conferenza Euromediterranea, che prende spunto dalla volontà dei Ministri degli Esteri dei “27” che, nella riunione ministeriale informale di Lisbona (fine maggio 2000), hanno convenuto sulla necessità di rilanciare il Partenariato euromediterraneo, rendendolo più visibile ed estendendolo anche ad altri settori quali la giustizia e gli affari interni. Salvo colpi di scena dell’ultimo momento, la Siria non dovrebbe partecipare ala riunione.
L’appuntamento di Marsiglia cade in un momento politico particolarmente delicato per il rilancio del Partenariato, a causa della recrudescenza del conflitto israelo-palestinese, ed i risultati della conferenza potrebbero non essere al livello di quelli auspicati a Lisbona.
Ciò nonostante, la Conferenza di Marsiglia dovrebbe almeno mantenere il “momentum” per non indebolire il Processo di Barcellona, analogamente a quanto avvenuto a Palermo nel 1998 quando la conferenza ministeriale “mid-term” da noi convocata sortì l’effetto di far uscire il Partenariato dalle secche in cui si era incagliato.
In vista di Marsiglia la Commissione europea ha predisposto un documento, intitolato“Reinvigorating the Barcelona Process” e destinato al Consiglio ed al Parlamento europeo. Nel documento si traccia un bilancio dei primi cinque anni del Partenariato e si presentano alcune proposte per rilanciare l’esercizio, soprattutto in alcune aree dove si sono evidenziati problemi.
Il nuovo regolamento finanziario MEDA e lo stanziamento di 4,35 miliardi di euro convenuto a titolo di donativo per il finanziamento dei programmi di cooperazione per il periodo 2000 – 2006.
All’appuntamento di Marsiglia non sarà presente la Siria. Il Ministro degli Esteri di Damasco ha spiegato che la Siria, pur confermando il suo interesse per la cooperazione euromediterranea, non ritiene in questo frangente di poter sedere allo stesso tavolo con Israele, senza che vi sia la possibilità di far registrare al microfono le proprie tesi in sessione e di renderne note le ragioni al largo pubblico europeo.

4. ITALIA – Il ministro Letta in Corea del Nord.
Dopo il ristabilimento dei rapporti diplomatici tra Roma e Pyongyang – inaugurato dall’On. Ministro Dini a marzo – Italia e Corea si apprestano ad aprire un nuovo importante capitolo con l’avvio di relazioni economiche, con la visita del Ministro del Commercio con l’Estero, Enrico Letta. Il Ministro Letta è giunto ieri a Pyongyang, su espresso invito del Governo nordcoreano, con una numerosa delegazione d'imprenditori, tra i quali importanti esponenti dei settori dell’energia e delle telecomunicazioni.  Si tratta della prima visita economica di un paese occidentale e della prima visita ufficiale di un esponente di Governo accompagnato da imprenditori.
Secondo il Ministro del Commercio con l’Estero le basi per ricostruire la Corea del Nord ci sono e, dopo i primi interventi di emergenza che verranno attivati dalla Cooperazione allo Sviluppo con progetti in campo agricolo, sanitario e della formazione per un investimento complessivo di 10 Miliardi, sarà il momento di portare avanti iniziative private con l'aiuto finanziario del Governo.

5. ITALIA - A Pechino seminario per le imprese italiane.
È iniziato ieri a Pechino un seminario di due giorni sulla cooperazione tra le piccole e medie imprese italiane e cinesi, organizzato dalla Confindustria, al quale hanno collaborato il Ministero degli Esteri ed il Ministero dell’Industria e del Commercio con l’Estero. Il seminario, al quale partecipano oltre 120 rappresentanti di circa 60 imprese italiane, ha come obiettivo quello di creare nuove e concrete occasioni per incrementare la presenza delle PMI – che costituiscono la maggior parte del tessuto produttivo del nostro Paese - nel mercato cinese; un’opportunità “che non possiamo permetterci di perdere”, come ha detto Franco Bernabé, delegato speciale del Presidente della Confindustria per i rapporti con la Cina.

6. ITALIA - Pubblicato l'Annuario statistico della Farnesina.
Il Ministero degli Esteri presenterà al Salone dell'informazione statistica che si apre oggi al Palazzo dei Congressi di Roma il suo primo Annuario statistico, la raccolta dei dati che illustrano risorse e attività svolte. L’annuario contiene tutti i dati delle attività svolte dalla Farnesina, dalla percentuale del bilancio dello Stato assegnato agli Esteri (lo 0,28%, lo 0,38% se si include la Cooperazione allo Sviluppo), al numero di visti di ingresso in Italia concessi ogni anno nel mondo (834.776).
Il Ministero degli Esteri parteciperà inoltre ai lavori del Congresso nazionale di statistica, che si svolge contemporaneamente al Salone, con due relazioni dal titolo “Il web per la raccolta di dati statistici nella pubblica amministrazione: l'esperienza del ministero degli Esteri” e “Opportunità di lavoro nelle organizzazioni internazionali per economisti e stagisti”.

7.JUGOSLAVIA - L'Italia chiede la collaborazione dei maggiori paesi.
L'Italia ha invitato gli altri Paesi del G8 ad accelerare al massimo i tempi per gli aiuti alla Jugoslavia. Il Ministro delle Finanze Vincenzo Visco ha, infatti, chiesto, nel corso di un incontro con i colleghi del G8 a Parigi, di impegnarsi sulla stessa linea dell'Italia, al primo posto per gli aiuti già programmati. Il Ministro Visco ha anche auspicato che la riunione di Parigi abbia gettato le basi affinché quella in programma il 12 dicembre a Bruxelles possa rendere operativo l'intervento del G8 a favore di Belgrado.  All'incontro, destinato a coordinare la strategia a lungo termine del G8, erano presenti oltre ai ministri delle Finanze di Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Italia, Stati Uniti e Russia, anche rappresentanti della Banca Mondiale e della Commissione europea.
Nella prossima riunione del 12 dicembre saranno abbordati sia il problema dell'ammontare dell'aiuto, sia le condizioni dell'assistenza finanziaria accordata alla Serbia.

8. MONTENEGRO - E' il marco la moneta nazionale.
Il Marco tedesco è da ieri l’unica moneta ufficiale del Montenegro, sostituendo così il Dinaro jugoslavo. I residenti della piccola Repubblica jugoslava hanno tempo fino alla serata di oggi per cambiare i loro dinari in marchi. Il Marco è già la moneta ufficiale in Kosovo e Bosnia Erzegovina. La decisione del governo di Podgorica era stata adottata un anno fa, anche per distanziarsi ulteriormente dal regime di Slobodan Milosevic.
La sconfitta elettorale dell'ex Presidente e l'arrivo al potere di Vojislav Kostunica non ha comunque modificato sostanzialmente l'atteggiamento del governo montenegrino, che intende indire un referendum sull'indipendenza entro il prossimo giugno.

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15 novembre 2000
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