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1. BOSNIA-ERZEGOVINA - Risultati elettorali da decifrare.
Dai
risultati parziali sulle elezioni politiche generali diffusi ieri dalla missione
OSCE emerge un quadro ancora indefinito nella Federazione croato-musulmana,
mentre in Repubblica Srpska l’attesa vittoria dell’SDS va assumendo
dimensioni ancora più rilevanti del previsto. Lo spoglio delle schede si
riferisce a 40 municipalità della Federazione e 28 della Repubblica Srpska (su
un totale di 146 municipalità bosniache). I dati definitivi saranno resi noti
solo venerdì.
Una prima analisi del voto consente comunque di prevedere l’affermazione
dell’SDS nella Repubblica Srpska, in testa con il 47.9% dei suffragi espressi
a favore di Sarovic per la corsa alla Presidenza e con il 36.8% per il rinnovo
dell’Assemblea Nazionale. Secondo lo spoglio sinora effettuato, il partito del
Primo Ministro Dodik (SNSD) avrebbe conseguito un risultato del 17.9% contro il
15.4% del PDP di Ivanic. Secondo alcune proiezioni, le dimensioni del successo
dell’SDS potrebbero crescere e ad attestarsi ben oltre il 40% anche per
l’Assemblea Nazionale. Ivanic - probabile prossimo primo ministro - ha
già dichiarato che, stando cosi’ le
cose, sarà molto difficile formare un nuovo governo senza la
partecipazione dell’SDS.
Più incerta si presenta invece la situazione nella Federazione
croato-musulmana. Per quanto riguarda il rinnovo della Camera dei Rappresentanti
del Parlamento della Federazione, il risultato positivo del Partito
Socialdemocratico (SDP), per ora al 20.9%, sembra combinarsi da una parte con la
tenuta dei partiti nazionalisti (con l’SDA al 22.2% e l’HDZ al 23.4%) e
dall’altra con l’inaspettata ascesa del “Partito per la Bosnia
Erzegovina” di Silajdzic, che sfiora il 17%.
2. ITALIA - Crescono i rapporti commerciali con
l'Oman.
Nel corso della sua visita a Mascate, il Sottosegretario Intini ha
avuto un colloquio col Ministro dell’Economia Nazionale A. Macki, principale
responsabile della programmazione economica dell’Oman. Quest'ultimo ha
espresso particolare apprezzamento per la progressiva crescita delle relazioni
economiche con l’Italia, sia nel campo commerciale che degli investimenti
diretti. A tale ultimo riguardo il Sottosegretario Intini ha sottolineato come
alcune grandi industrie italiane,
quali quelle del Gruppo Eni e l’Agusta,
siano già da tempo presenti nel Sultanato.
Riferendosi poi alle nuove iniziative del Sultanato nel quadro del programma di
privatizzazione ed in particolare nel settore dell’energia elettrica, il
Sottosegretario Intini ha messo in rilievo la partecipazione a due importanti
progetti (costruzione centrale di Barqa e manutenzione delle centrali di Ghubra
e Rusayl) per la prima volta di due società del gruppo Enel (Enelpower e Enel
Produzione) e sottolineato l’interesse del Governo italiano per tali progetti.
2. RUSSIA - Nuovo accordo commerciale con la Cina.
La recente missione a Pechino del Premier russo Kasyanov (quinta
riunione annuale tra capi di Governo russo-cinesi dal 1996) ha costituito il
seguito “tecnico” della visita del Presidente Putin dello scorso luglio. In
due giorni di permanenza Kasyanov ha incontrato il suo omologo Zhu Rongji, il
Presidente della RPC Jiang Zemin e quello dell’Assemblea del Popolo Li Peng
(ultimo leader cinese ad aver visitato la Russia), nonché alcuni rappresentanti
delle maggiori imprese nazionali.
La visita ha assunto un rilievo in particolare nel settore economico: sono stati
sottoscritti un nuovo accordo commerciale, valido fino al 2005 e due diverse
intese in materia di cooperazione scientifica e tecnologica; è stata poi decisa
la creazione di due nuove sub-commissioni miste – una nel settore spaziale,
l’altra in quello bancario – e di una Grande Commissione, a livello di Vice
Premier, in ambito culturale, educativo e sanitario.
E' stata anche deliberata l’estensione alla Corea del Sud dell’accordo
bilaterale per uno studio di fattibilità per la costruzione di un gasdotto da
Irkutsk (Kovykta) in Siberia alla Cina, nella prospettiva di un prolungamento
dello stesso fino alla penisola coreana. Una volta realizzato, il gasdotto
dovrebbe consentire alla Cina l’importazione di 20 miliardi di metri cubi di
gas all’anno per 30 anni.
14
novembre 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |