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1. UNIONE EUROPEA - Ultimo incontro tecnico per la Cig.
Si tiene
oggi a Bruxelles l'ultima riunione a livello tecnico del gruppo preparatorio
della Conferenza Intergovernativa. All'ordine del giorno l'estensione del voto a
maggioranza qualificata, le cooperazione rafforzate, la Corte di Giustizia,
l'inserimento di un riferimento alla Carta dei Diritti Fondamentali all'art.6
del Trattato Unione Europea.
Durante la colazione di lavoro verranno anche affrontati la riponderazione del
voto e la composizione e struttura della Commissione. Sul primo punto, la
Presidenza presenta tre modelli di doppia maggioranza, il modello di
riponderazione semplice elaborato dall'Italia e sostenuto dagli altri
"Grandi" e l'altro modello di riponderazione semplice cosiddetto della
"radice quadrata" sostenuto dalla Svezia. Quest'ultimo modello, che
pur non sembra accettabile all’Italia, dimostra come la doppia maggioranza non
sia necessariamente il sistema di voto desiderato dagli Stati meno popolati. Non
è così per la Svezia ed in buona parte per i Paesi Bassi e per la Finlandia.
Ciò rafforza le critiche dei Paesi più popolati contro la doppia maggioranza.
2. OSCE - Ufficialmente riammessa la Jugoslavia.
L'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa ha
riammesso la Jugoslavia come membro a pieno titolo, dopo 8 anni dalla
sospensione dovuta alle responsabilità jugoslave nello scoppio della guerra in
Bosnia.
La decisione di ammettere la RFJ, che diventa così il 55mo Stato partecipante,
è stata presa venerdì in una riunione speciale del Consiglio permanente
dell'Organizzazione.
Dopo l'ammissione alle Nazioni Unite, la Jugoslavia di Kostinica prosegue dunque
nel cammino intrapreso per superare l'isolamento internazionale che il regime di
Milosevic aveva causato al Paese. La richiesta di adesione all'OSCE era stata
presentata, da parte della nuova leadership jugoslava, facendo esplicita
menzione dell'accettazione dei principi e gli impegni stabiliti nell'Atto Finale
di Helsinki e nei documenti approvati successivamente.
Contestualmente all'accettazione dell'adesione jugoslava, l'OSCE ha dato mandato
ad un gruppo di esperti di effettuare una visita conoscitiva a Belgrado al fine
di discutere con il nuovo governo jugoslavo la questione della costituzione di
una missione dell'OSCE in Jugoslavia e definirne il mandato. Quest'ultimo, oltre
alle consuete attività di assistenza al rafforzamento delle istituzioni
democratiche, dovrebbe includere specifiche indicazioni riguardo alla situazione
delle minoranze in RFJ.
3. BOSNIA - Conferme elettorali per i nazionalisti
croati e serbi.
Alle elezioni generali svoltesi sabato nel paese i nazionalisti
croati e serbi confermano, con qualche progresso, le loro posizioni mentre i
socialdemocratici ed il partito di Izetbegovic segnano una battuta d'arresto.
Per il parlamento centrale, nella quota alla quale ha diritto la Repubblica
Sprska, appare consistente la vittoria della formazione vicina all'ex Presidente
Karadziv, che segnerebbe un successo ancor più consistente nell'assemblea
dell'entità serba, a scapito del leader
moderato serbo Dodik, il cui partito non supererebbe il 20% dei suffragi.
Anche i nazionalisti croati avrebbero ricevuto una significativa affermazione,
con la conquista di maggioranze plebiscitarie nelle regioni di Livno e Mostar e
successi d rilievo nella Bosnia centrale, mentre risultati parimenti confortanti
proverrebbero dal referendum sui diritti dei croati.
Nonostante dichiarazioni anch'esse improntate a soddisfazioni, sembrerebbe
invece confermati i risultati deludenti sia per la formazione multietnica dei
socialdemocratici che per il partito del leader
mussulmano Izebegovic.
4. ITALIA - Cooperazione con l'India per la lotta
alla droga.
Conclusa oggi la visita del Ministro Dini. Relazioni bilaterali, con
particolare attenzione ai temi economici, e stabilità regionali al centro dei
colloqui con il suo omologo Mansingh. Lotta al terrorismo ed al traffico di
droga tra le principali questioni esaminate con il Ministro indiano, in
considerazione anche del ruolo che gioca in questi settori l'Afghanistan, paese
al centro delle preoccupazioni per l'instabilità regionale ed internazionale.
Nell'ottica della stabilità regionale i due Ministri hanno anche esaminato la
situazione dei rapporti indiano-cinesi ed indiano-pakistani, in connessione
anche con le recenti tensioni in Kashmir.
13
novembre 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |