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Giorni dell'Europa

Venerdì 10 novembre 2000

1. UE – Sanzioni agli Usa per gli aiuti alle esportazioni.
Entro la prossima settimana l'Unione Europea porterà davanti all’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) la lista delle sanzioni che Bruxelles intende applicare sui beni americani, come ritorsione per i sussidi alle esportazioni concessi alle aziende statunitensi secondo il programma FSC (Foreign Sales Corporation).
Lo ha annunciato il Commissario UE, Pascal Lamy che, in un'intervista al Berliner Zeitung, ha definito il provvedimento “piuttosto pesante”.  La guerra sui sussidi alle esportazioni tra UE e USA stava già per scoppiare all'inizio di ottobre quando Bruxelles e Washington raggiunsero in extremis un accordo per spostare dopo le elezioni americane la scadenza entro cui gli USA avrebbero dovuto far passare al Congresso la riforma del programma FSC, rendendolo conforme alle leggi commerciali internazionali.

2. CONSIGLIO D’EUROPA - La Jugoslavia presenta la candidatura.
Si è tenuta ieri a Strasburgo, con la partecipazione straordinaria del neo-Presidente jugoslavo Vojslav Kostunica, la riunione semestrale dei Ministri degli Esteri del Consiglio d'Europa, con la quale si è chiuso il semestre di Presidenza italiana.
Nel corso della riunione Kostunica ha presentato la candidatura della Jugoslavia al Consiglio d’Europa, a favore della quale si è manifestato per primo l’On. Ministro Dini per il quale è “doveroso” che il Consiglio d'Europa “inizi subito a definire un piano di aiuti e di assistenza per sostenere le scelte democraticamente compiute dal popolo jugoslavo”.
I Ministri degli Esteri dei 41 Paesi membri hanno, inoltre, adottato una dichiarazione su uno “spazio europeo senza pena di morte” e dato il via libera all'adesione, prevista per l'inizio del 2001, di Azerbaigian e Armenia al Consiglio d'Europa.
Al termine della riunione, la Presidenza del Consiglio d'Europa è formalmente passata dall'Italia alla Lettonia.

3. ITALIA -Convenzione con le università sui tirocinanti.
Il Segretario Generale, Amb. Umberto Vattani, ha firmato ieri con il Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui), Prof. Luciano Modica, una “Convenzione di tirocinio” con la quale il Ministero degli Esteri mette a disposizione di laureati e laureandi l'opportunità di svolgere periodi di tirocinio alla Farnesina e nelle Ambasciate italiane all'estero.
Si tratta di un accordo promosso dal Ministero degli Esteri per offrire ad un numero sempre più ampio di studenti e laureati italiani la possibilità di rafforzare la propria preparazione sui temi internazionali e di presentarsi su un mercato del lavoro particolarmente competitivo con un percorso formativo più completo.
Attraverso i tirocini – che dureranno in media 3/6 mesi – potranno, infatti, essere acquisite esperienze specifiche nel campo dell'integrazione europea, dello sviluppo economico e commerciale internazionale, del diritto internazionale e dei diritti umani, della promozione culturale ed altri.
Con l'intesa firmata ieri, il Ministero degli Esteri ha esteso a tutto il sistema universitario italiano una positiva e fruttuosa collaborazione condotta negli ultimi anni, in via sperimentale, con l'Università “L. Bocconi” di Milano.  L'accordo tra il Ministero degli Esteri e la Crui si colloca nella scia dell'impegno e della crescente attenzione dell’Amministrazione per le esigenze della società civile, attenzione che ha già portato alla stipula di rilevanti intese con altri enti ed amministrazioni italiani tra i quali, i Ministeri dell'Ambiente e degli Interni, il CNR, Sviluppo Italia e vari ospedali italiani.

4. JUGOSLAVIA - Missione economica guidata dal ministro Letta.
Il Ministro dell’Industria e del Commercio con l’Estero, Enrico Letta, si recherà oggi nella Repubblica Federale di Jugoslavia alla testa di una delegazione composta, tra gli altri, da funzionari della Farnesina, dal Direttore Generale dell'ICE, Gioacchino Gabbuti, e da rappresentanti di SIMEST e SACE.
Tra i principali obiettivi della missione economica vi sono la creazione di un ambiente che favorisca la costituzione di imprese italiane operanti in Serbia e Montenegro, anche attraverso operazioni di venture capital, e rinvenire risorse presso la SIMEST per un'attività di assistenza verso quelle aziende che decidono di investire nella ex-Jugoslavia.
Il Ministro Letta incontrerà esponenti del mondo politico ed economico jugoslavo, tra i quali il Presidente jugoslavo, Vojslkav Kostunica, il Vice Primo Ministro del Governo serbo, Nejbosa Covic, il Ministro dell'Economia, Pitic, e dell'Energia, Antic, ed il Vice Primo Ministro del Governo federale, Labus, vero regista politico della svolta jugoslava.
La missione del Ministro Letta sottolinea l’impegno di primo piano del nostro Paese per la ricostruzione di Serbia e Montenegro, già messo in evidenza dalla missione del Presidente Amato e dell’On. Ministro Dini del 12 ottobre scorso, e mira a concretizzare le buone potenzialità di sviluppo nei rapporti tra l'Italia e la Serbia - che sono finora state ostacolate dalle sanzioni anti-Milosevic – offrendo, da una parte, un cospicuo pacchetto di aiuti economico-finanziari e, dall’altra, assistenza alle imprese italiane che intendessero investire nell’area.

5. UCRAINA - Aiuto europeo per chiudere Cernobyl.
L'Europa fornirà all'Ucraina gli aiuti promessi per realizzare la chiusura della centrale nucleare di Cernobyl. Lo ha ribadito il Presidente della Commissione Europea, Romano Prodi, a Kiev per una visita di due giorni in questa Repubblica ex sovietica.
Il Presidente Prodi ha annunciato che “l'Europa manterrà i suoi impegni per compensare Kiev del deficit energetico che subirà a causa della chiusura della centrale di Cernobyl”.
L’importo degli aiuti comunitari dovrebbero essere definiti nel corso dei colloqui del Presidente Prodi con il Presidente ucraino Leonid Kuchma. Bruxelles calcola che la chiusura della centrale nucleare provocherà un deficit energetico per l'Ucraina per un valore di circa 80 milioni di dollari, mentre Kiev sostiene che il danno è di 100 milioni di dollari.
La settimana scorsa Kiev aveva minacciato di rinviare – in mancanza degli aiuti promessi dalla comunità internazionale - la chiusura della centrale prevista per il 15 dicembre prossimo.

Giorni dell'Europa


10 novembre 2000
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