i-e392
1. CONSIGLIO D'EUROPA - A Roma le celebrazioni per la Convenzione
sui diritti umani.
Nell'ambito
della Presidenza italiana del Consiglio d'Europa, si tengono oggi a Roma la
Conferenza Ministeriale sui Diritti Umani, la Cerimonia Celebrativa del 50°
Anniversario della Firma della Convenzione Europea dei Diritti dell’uomo e la
Cerimonia di apertura alla Firma del Protocollo n. 12 di tale Convenzione.
L’Italia ha inteso dedicare particolare attenzione al settore dei Diritti
Umani nell'ambito della propria Presidenza del Consiglio d'Europa, a
testimonianza dell'attivo impegno per la promozione dei valori comuni della
democrazia, del rispetto dei diritti dell’uomo e dello stato di diritto.
E' stata, fra l’altro, istituita una apposita delegazione interministeriale,
composta da rappresentanti delle amministrazioni interessate e da esperti,
incaricata di svolgere un ruolo consultivo e di stimolo per la nostra azione.
Le tre riunioni che si tengono a Roma nei prossimi giorni costituiscono il
momento culminante di questo impegno. La Conferenza Ministeriale sui Diritti
Umani rappresenta l’occasione per compiere un bilancio del lungo cammino
percorso dal Consiglio d’Europa nel campo dei diritti umani. La cerimonia
celebrativa, ricordando che l’apertura alla firma della Convenzione avvenne a
Roma a Palazzo Barberini nel 1950, consente ora di valorizzare il convinto
impegno del nostro Paese a favore del rispetto dei diritti dell’uomo. La
cerimonia di apertura alla firma del protocollo n. 12 consente di completare la
Convenzione europea sui diritti dell’uomo con un ulteriore strumento giuridico
addizionale nel settore della discriminazione.
L'Italia ha conseguito anche altri risultati di rilievo nel campo dei diritti
umani, durante il suo semestre di presidenza, a cominciare dal rafforzato
impegno per l’abolizione della pena di morte. In tale ambito si stanno
verificando le condizioni per un’eventuale moratoria formale da parte degli
ultimi Paesi che ancora la applicano, nella prospettiva di “uno spazio europeo
senza pena di morte”. E’ stata anche concordata una Dichiarazione, da
adottare nella Sessione Ministeriale del 9 novembre (di chiusura della
Presidenza italiana del Consiglio d’Europa), di elevato valore etico e
simbolico, che dichiara uno “spazio europeo” senza pena di morte.
2. AUSTRIA -
Compromesso sulla centrale nucleare ceca.
Il recente incontro di
Brno tra il Cancelliere Schuesssel ed il Premier Zeman, ha permesso di creare
un'atmosfera più distesa nelle relazioni bilaterali, precedentemente turbate
dal contenzioso relativo alla centrale nucleare ceca di Temelin, che l'Austria
considera pericolosa. Il compromesso raggiunto tra i due Capi di Governo su tale
questione è essenzialmente consistito nell'intesa di affidare alla Commissione
una ''verifica di compatibilità ambientale'' della centrale nucleare.
Al di là del valore "tecnico" dell'intesa, il senso politico di
quest'ultima consiste nell'intendimento di entrambe le parti di disinnescare una
possibile fonte di attrito e di predisporre un meccanismo arbitrale che valga a
ridurre le tensioni tra i due Paesi.
3. GERMANIA - Definito l'apporto militare all'Onu.
Il Ministro della Difesa tedesco Scharping ha
presentato nei giorni scorsi al Segretario Generale Kofi Annan un Memorandum
d'intesa che definisce i contributi tedeschi alle Nazioni Unite sulla base di
intese "stand by". Tale sistema, introdotto alcuni anni fa per le
missioni di "peace keeping", prevede che i paesi membri più
interessati dichiarino le proprie disponibilità in caso di bisogno dell'ONU.
Il Governo federale nel 1998 aveva aderito a tali intese, senza però
fornire alle Nazioni Unite un piano dettagliato della componente di carattere
militare.
Nella lista ora consegnata da Scharping figurano dieci unità dotate di
equipaggiamenti e personale (sono inclusi elicotteri, unità di trasporto per le
truppe di terra, veicoli armati e corazzati, supporti medici, sistemi di
comunicazione e mezzi di sorveglianza marittima). La Germania metterà anche a
disposizione delle Nazioni Unite venti osservatori militari, venticinque
ufficiali di polizia, staff di supporto generale e truppe di divisione. Nel
Memorandum é stabilito un tempo di reazione di un mese per la messa a
disposizione di tali contributi di carattere militare. Il Memorandum costituisce
al momento solo un obbligo indiretto per la Germania in quanto decisiva sarà
"la seconda firma" da effettuare solo nel momento in cui il Parlamento
tedesco avrà approvato la relativa richiesta proveniente dalle Nazioni Unite.
Malgrado ciò, l'ONU considera le intese "stand by" come un
considerevole progresso, perché consentono di conoscere in anticipo le
disponibilità dei singoli Stati e permettono quindi una migliore pianificazione
delle operazioni di peace keeping. L'ONU spera quindi che con il proseguire del
tempo emerga un vasto e credibile serbatoio di addetti al peace keeping capaci
di operare insieme. Dei 189 membri delle Nazioni Unite, 88 hanno sinora aderito
a tale sistema con impegni peraltro diversi: alcuni di essi hanno indicato il
proprio sostegno solo in linea di principio, mentre Paesi come la Germania hanno
offerto liste dettagliate ai quartieri generali delle Nazioni Unite. Sulla
carta, queste ultime possono ora contare su di un totale di 150 mila persone per
missioni di pace, di cui circa diecimila come "caschi blu" in senso
stretto, mentre il resto consiste in gruppi di supporto, osservatori militari e
polizia civile.
4. GERMANIA - Si è chiusa Expo
Hannover 2000.
Con un
articolato programma di chiusura, cui hanno presenziato il Sindaco di Hannover,
il Presidente dell’Ufficio Internazionale delle Esposizioni, il Presidente
della Bassa Sassonia ed il Presidente del Parlamento Federale tedesco, si è
chiusa ieri l’Esposizione Universale di Hannover 2000. Se il bilancio per gli
organizzatori non si presenta positivo in termini finanziari, non altrettanto può
dirsi in termini di immagine e di impatto sul Paese e in particolare su tutto il
territorio della Bassa Sassonia.
Il raggiungimento della cifra di diciotto milioni di visitatori, rispetto ai
quaranta previsti, non deve essere interpretato quale segnale di un fallimento,
ma piuttosto come dimostrazione di una previsione iniziale errata.
Il Padiglione italiano, considerato sin dall’apertura tra i più interessanti,
è stato uno di quelli che hanno attratto il maggior numero di visitatori (circa
tre milioni e cinquecentomila). Il Padiglione ha inoltre ospitato numerose
attività e visite, tra cui la presentazione di ben 11 Regioni italiane e la
cerimonia di premiazione del Premio Italia 2000 per chi si è maggiormente
distinto nelle relazioni bilaterali italo-tedesche nel campo dell’economia e
della scienza. Tra le visite, vanno ricordate quella del Capo dello Stato, del
Ministro Dini, del Ministro della Ricerca scientifica e del Ministro
dell’Ambiente.
5. RUSSIA - Consultazioni con l'Italia sul Medio
Oriente.
Il Ministro Dini ha avuto un colloquio telefonico con il Ministro
degli Esteri russo Ivanov sugli ultimi sviluppi in Medio Oriente, nonché sulla
situazione in Jugoslavia, con particolare riferimento ai seguiti della recente
tornata amministrativa in Kosovo e alle prospettive delle elezioni politiche in
Serbia del prossimo mese di dicembre.
Per quanto concerne la situazione nei territori occupati, i due Ministri degli
Esteri hanno espresso preoccupazione per il prolungarsi delle violenze e per il
verificarsi di atti terroristici che rendono sempre più complessa
l’individuazione di una soluzione equa e pacifica della controversia
israelo-palestinese.
I Ministri Dini e Ivanov si sono poi soffermati sul progressivo consolidamento
della situazione in Serbia, convenendo circa l’importanza del ruolo svolto dai
Membri del Gruppo di Contatto - composto dai Paesi che si sono assunti maggiori
responsabilità dirette nelle questioni jugoslave - per l’evoluzione in senso
democratico del Paese.
I due Ministri hanno altresì avuto uno scambio di vedute sulle recenti elezioni
amministrative in Kosovo e sui problemi che rimangono tuttora aperti nella
provincia.
3
novembre 2000 webmaster@euganeo.it |
![]() |
il
collegio senatoriale di Tino Bedin |