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Giorni dell'Europa

Martedì 10 ottobre 2000

1. UNIONE EUROPEA - Abolite le sanzioni alla Jugoslavia.
I Ministri degli Esteri dei 15 hanno stabilito di abolire le sanzioni alla Repubblica federale di Jugoslavia, con l'eccezione di quelle intese a colpire Milosevic ed il suo entourage. E' stato quindi abolito l'embargo petrolifero e l'interdizione dei voli aerei. Rimangono temporaneamente in vigore le misure relative a finanza e investimenti, visti, armi e materiale bellico.
L'Unione Europea ha anche deliberato alcune azioni in positivo a favore della nuova Serbia democratica, in termini di aiuti umanitari e contributi al ripristino della navigabilità del Danubio. Nel medio periodo, la Commissione studierà le modalità per reimpostare su nuove basi le relazioni con la RFJ.

2. UNIONE EUROPEA - I temi al Consiglio Ambiente.
L'adozione di una posizione comune sulla direttiva relativa all'ozono in atmosfera, il tema dei cambiamenti climatici, l'esame della direttiva quadro sul rumore ambientale sono i principali temi in discussione oggi a Lussemburgo. La Presidenza francese ha anticipato che, nel corso della colazione, i ministri discuteranno della preparazione della VI Conferenza delle parti della Convenzione sui cambiamenti climatici e degli aspetti ambientali in discussione nell’ambito della CIG e del processo di allargamento.
La direttiva relativa all'ozono nell'atmosfera mira ad introdurre valori di riferimento per l'ozono atmosferico al fine di proteggere la salute umana, introducendo misure di monitoraggio delle concentrazioni di ozono nell'aria ed informando il pubblico sui risultati del monitoraggio.
Si svolgerà quindi un dibattito di orientamento sulla proposta di direttiva relativa alla gestione del rumore ambientale. Essa ha l'obiettivo di istituire, attraverso un approccio in tre fasi, un quadro comune all'UE per la determinazione e la gestione dell'esposizione al rumore ambientale.
La Presidenza francese ha presentato un progetto di conclusioni sulle politiche e misure comunitarie per ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Il testo individua alcune aree prioritarie di intervento della comunità, su cui dovranno concentrarsi maggiormente gli sforzi per conseguire il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra previsti dal protocollo di Kyoto. Essi sono: trasporti, energia ed industria.
La Presidenza relazionerà, infine, il Consiglio circa le proposte di direttive sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

3. JUGOSLAVIA - Kostunica procede con prudenza.
Con cautela, il Presidente federale Kostunica sta proseguendo nella realizzazione di un graduale passaggio di poteri dalla vecchia coalizione alla DOS, sia per le Istituzioni federali, sia per quelle repubblicane in Serbia, confortato dalla schiacciante vittoria della DOS al secondo turno delle elezioni per l’Assemblea della Voivodina, dove il “cartello” di Kostunica ha conquistato 117 dei 120 seggi.
Le dimissioni di Momir Bulatovic da Primo Ministro federale consentono al Presidente Kostunica di procedere alla costituzione di un nuovo Governo che sia in grado di rispondere alle drammatiche esigenze della situazione economica del Paese e di salvaguardare gli equilibri con il Montenegro. A tal fine l'esecutivo, indipendentemente dalla persona che sarà chiamata a guidarlo, dovrà avere una sostanziale rappresentanza riconosciuta ai montenegrini.
La formazione di un Governo federale in grado di avere una qualche incidenza sull’economia reale, sull’ordine pubblico e sui servizi pubblici non può però prescindere da una riconversione delle Istituzioni delle repubbliche federate.
Per quanto riguarda la Serbia, la riunione del Parlamento convocata ieri ha portato alle dimissioni del Ministro dell’interno Stojilikovic, all’abrogazione dell’aborrita legge sull’informazione e alla delibera di un’inchiesta parlamentare per chiarire le circostanze ed eventuali responsabilità dell’incidente/attentato che lo scorso novembre costò la vita a quattro esponenti dello SPO. Dovrebbe quindi essere nominato un Governo di transizione, formato da esperti indicati anche dalla DOS, mentre è previsto un anticipo al prossimo 19 dicembre delle elezioni politiche.

4. ITALIA - COREA DEL SUD.
Nel corso della visita ufficiale in Corea, il Ministro Dini ha avuto un lungo colloquio con il Presidente Kim Dae -jung, incontri di lavoro e conviviali con il Ministro degli Esteri e con il Ministro dell’Unificazione. Dai colloqui è risultato anzitutto confermato l’apprezzamento sud coreano per il ruolo svolto dall’Italia nel favorire l’inserimento della Corea del Nord nella comunità internazionale. Tale inserimento costituisce uno dei punti chiave della strategia mirante alla soluzione della crisi della penisola coreana. L’Italia, ha indicato il Presidente Kim, viene vista oggi come il principale interlocutore europeo per affrontare tale problematica. Seoul auspica che tale ruolo venga mantenuto anche in futuro, con l’obiettivo di portare i rimanenti paesi europei su posizioni più avanzate.
L’Europa, nella visione del Capo di Stato Coreano, potrebbe in particolare indurre il Nord a discutere i temi più delicati, come i diritti dell’uomo e la riduzione della tensione, sui quali sinora non si sono registrati significativi progressi.
Il Ministro Dini ha fatto stato delle sue impressioni sull'evoluzione in corso a Pyongyang, evidenziando come sia mutato in pochi mesi il linguaggio ed il comportamento delle Autorità nord coreane. Altri sintomi di positiva evoluzione sono rappresentati la tenuta dello storico vertice di Pyonyang, cui e’ seguito un processo negoziale a molti livelli.
Quanto al dialogo sui vari dossiers, la parte coreana ha ammesso che il settore della sicurezza è quello in cui più difficilmente si potranno fare progressi a breve scadenza, nonostante l'esito incoraggiante dei recenti colloqui a livello dei Ministri della Difesa e le speranze che suscita l’imminente incontro di un alto emissario nord-coreano alla Casa Bianca.
Durante la visita, è stato sottoscritto un protocollo che stabilisce le consultazioni politiche rinforzate tra i due Paesi con scadenza regolare a livello di Ministri degli Esteri, Sottosegretari ed alti funzionari.

5. ITALIA – GIORDANIA.
Il Ministro Dini, in visita oggi ad Amman, parteciperà alla Conferenza Euro-mediterranea “Il ruolo della diversità culturale alle soglie del nuovo Millennio”. Tale Conferenza, organizzata dall’Italia con il sostegno finanziario dell’Unione Europea, rientra in una serie di iniziative volte a commemorare la figura dello scomparso Re Hussein di Giordania. La visita del Ministro Dini (la prima visita di un Ministro degli Esteri italiano dal 1994 in Giordania) consentirà la tenuta di colloqui con Re Abdullah II, con il Primo Ministro Ali Abu Ragheb e con il Ministro degli Affari Esteri, Abdulillah Khatib. Durante gli incontri, si potranno raccogliere le opinioni della dirigenza giordana sull'attuale delicata fase del processo di pace.
Certamente, il risentimento verso la condotta israeliana esiste nella dirigenza giordana come nel Paese, ma è stato saggiamente contenuto dal Re entro reazioni moderate e controllate. All’indomani dello scoppio degli scontri, Re Abdullah II, al termine di un incontro con Arafat, ha emesso con quest’ultimo una dichiarazione congiunta in cui si condannano gli atti violenti, le uccisioni e le azioni provocatorie e ingiustificate, esortando parimenti Israele a ritirare le proprie truppe dai contesi Luoghi Sacri di Gerusalemme e dai villaggi della West Bank e della Striscia di Gaza.
Per affrontare la situazione, Re Abdullah ha ritenuto di sostenere la necessità di un urgente summit arabo, richiedendo al tempo stesso la convocazione di un incontro sotto gli auspici degli Stati Uniti per far luce sugli eventi.

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10 ottobre 2000
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