i-e379
1. UNIONE EUROPEA - Abolite le sanzioni alla Jugoslavia.
I Ministri
degli Esteri dei 15 hanno stabilito di abolire le sanzioni alla Repubblica
federale di Jugoslavia, con l'eccezione di quelle intese a colpire Milosevic ed
il suo entourage. E' stato quindi abolito l'embargo petrolifero e l'interdizione
dei voli aerei. Rimangono temporaneamente in vigore le misure relative a finanza
e investimenti, visti, armi e materiale bellico.
L'Unione Europea ha anche deliberato alcune azioni in positivo a favore della
nuova Serbia democratica, in termini di aiuti umanitari e contributi al
ripristino della navigabilità del Danubio. Nel medio periodo, la Commissione
studierà le modalità per reimpostare su nuove basi le relazioni con la RFJ.
2. UNIONE EUROPEA - I temi al Consiglio Ambiente.
L'adozione di una posizione comune sulla direttiva relativa all'ozono
in atmosfera, il tema dei cambiamenti climatici, l'esame della direttiva quadro
sul rumore ambientale sono i principali temi in discussione oggi a Lussemburgo.
La Presidenza francese ha anticipato che, nel corso della colazione, i ministri
discuteranno della preparazione della VI Conferenza delle parti della
Convenzione sui cambiamenti climatici e degli aspetti ambientali in discussione
nell’ambito della CIG e del processo di allargamento.
La direttiva relativa all'ozono nell'atmosfera mira ad introdurre valori di
riferimento per l'ozono atmosferico al fine di proteggere la salute umana,
introducendo misure di monitoraggio delle concentrazioni di ozono nell'aria ed
informando il pubblico sui risultati del monitoraggio.
Si svolgerà quindi un dibattito di orientamento sulla proposta di direttiva
relativa alla gestione del rumore ambientale. Essa ha l'obiettivo di istituire,
attraverso un approccio in tre fasi, un quadro comune all'UE per la
determinazione e la gestione dell'esposizione al rumore ambientale.
La Presidenza francese ha presentato un progetto di conclusioni sulle politiche
e misure comunitarie per ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Il testo
individua alcune aree prioritarie di intervento della comunità, su cui dovranno
concentrarsi maggiormente gli sforzi per conseguire il raggiungimento degli
obiettivi di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra previsti dal
protocollo di Kyoto. Essi sono: trasporti, energia ed industria.
La Presidenza relazionerà, infine, il Consiglio circa le proposte di direttive
sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
3. JUGOSLAVIA - Kostunica procede con prudenza.
Con cautela, il Presidente federale Kostunica sta proseguendo nella
realizzazione di un graduale passaggio di poteri dalla vecchia coalizione alla
DOS, sia per le Istituzioni federali, sia per quelle repubblicane in Serbia,
confortato dalla schiacciante vittoria della DOS al secondo turno delle elezioni
per l’Assemblea della Voivodina, dove il “cartello” di Kostunica ha
conquistato 117 dei 120 seggi.
Le dimissioni di Momir Bulatovic da Primo Ministro federale consentono al
Presidente Kostunica di procedere alla costituzione di un nuovo Governo che sia
in grado di rispondere alle drammatiche esigenze della situazione economica del
Paese e di salvaguardare gli equilibri con il Montenegro. A tal fine
l'esecutivo, indipendentemente dalla persona che sarà chiamata a guidarlo, dovrà
avere una sostanziale rappresentanza riconosciuta ai montenegrini.
La formazione di un Governo federale in grado di avere una qualche incidenza
sull’economia reale, sull’ordine pubblico e sui servizi pubblici non può
però prescindere da una riconversione delle Istituzioni delle repubbliche
federate.
Per quanto riguarda la Serbia, la riunione del Parlamento convocata ieri ha
portato alle dimissioni del Ministro dell’interno Stojilikovic,
all’abrogazione dell’aborrita legge sull’informazione e alla delibera di
un’inchiesta parlamentare per chiarire le circostanze ed eventuali
responsabilità dell’incidente/attentato che lo scorso novembre costò la vita
a quattro esponenti dello SPO. Dovrebbe quindi essere nominato un Governo di
transizione, formato da esperti indicati anche dalla DOS, mentre è previsto un
anticipo al prossimo 19 dicembre delle elezioni politiche.
4. ITALIA - COREA DEL SUD.
Nel corso della visita ufficiale in Corea, il Ministro Dini ha avuto
un lungo colloquio con il Presidente Kim Dae -jung, incontri di lavoro e
conviviali con il Ministro degli Esteri e con il Ministro dell’Unificazione.
Dai colloqui è risultato anzitutto confermato l’apprezzamento sud coreano per
il ruolo svolto dall’Italia nel favorire l’inserimento della Corea del Nord
nella comunità internazionale. Tale inserimento costituisce uno dei punti
chiave della strategia mirante alla soluzione della crisi della penisola
coreana. L’Italia, ha indicato il Presidente Kim, viene vista oggi come il
principale interlocutore europeo per affrontare tale problematica. Seoul auspica
che tale ruolo venga mantenuto anche in futuro, con l’obiettivo di portare i
rimanenti paesi europei su posizioni più avanzate.
L’Europa, nella visione del Capo di Stato Coreano, potrebbe in particolare
indurre il Nord a discutere i temi più delicati, come i diritti dell’uomo e
la riduzione della tensione, sui quali sinora non si sono registrati
significativi progressi.
Il Ministro Dini ha fatto stato delle sue impressioni sull'evoluzione in corso a
Pyongyang, evidenziando come sia mutato in pochi mesi il linguaggio ed il
comportamento delle Autorità nord coreane. Altri sintomi di positiva evoluzione
sono rappresentati la tenuta dello storico vertice di Pyonyang, cui e’ seguito
un processo negoziale a molti livelli.
Quanto al dialogo sui vari dossiers, la parte coreana ha ammesso che il settore
della sicurezza è quello in cui più difficilmente si potranno fare progressi a
breve scadenza, nonostante l'esito incoraggiante dei recenti colloqui a livello
dei Ministri della Difesa e le speranze che suscita l’imminente incontro di un
alto emissario nord-coreano alla Casa Bianca.
Durante la visita, è stato sottoscritto un protocollo che stabilisce le
consultazioni politiche rinforzate tra i due Paesi con scadenza regolare a
livello di Ministri degli Esteri, Sottosegretari ed alti funzionari.
5. ITALIA – GIORDANIA.
Il Ministro Dini, in visita oggi ad Amman, parteciperà alla
Conferenza Euro-mediterranea “Il ruolo della diversità culturale alle soglie
del nuovo Millennio”. Tale Conferenza, organizzata dall’Italia con il
sostegno finanziario dell’Unione Europea, rientra in una serie di iniziative
volte a commemorare la figura dello scomparso Re Hussein di Giordania. La visita
del Ministro Dini (la prima visita di un Ministro degli Esteri italiano dal 1994
in Giordania) consentirà la tenuta di colloqui con Re Abdullah II, con il Primo
Ministro Ali Abu Ragheb e con il Ministro degli Affari Esteri, Abdulillah Khatib.
Durante gli incontri, si potranno raccogliere le opinioni della dirigenza
giordana sull'attuale delicata fase del processo di pace.
Certamente, il risentimento verso la condotta israeliana esiste nella dirigenza
giordana come nel Paese, ma è stato saggiamente contenuto dal Re entro reazioni
moderate e controllate. All’indomani dello scoppio degli scontri, Re Abdullah
II, al termine di un incontro con Arafat, ha emesso con quest’ultimo una
dichiarazione congiunta in cui si condannano gli atti violenti, le uccisioni e
le azioni provocatorie e ingiustificate, esortando parimenti Israele a ritirare
le proprie truppe dai contesi Luoghi Sacri di Gerusalemme e dai villaggi della
West Bank e della Striscia di Gaza.
Per affrontare la situazione, Re Abdullah ha ritenuto di sostenere la necessità
di un urgente summit arabo, richiedendo al tempo stesso la convocazione di un
incontro sotto gli auspici degli Stati Uniti per far luce sugli eventi.
10
ottobre 2000 webmaster@euganeo.it |
![]() |
il
collegio senatoriale di Tino Bedin |