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Giorni dell'Europa

Giovedì 5 ottobre 2000

1. PARLAMENTO EUROPEO - Ciampi indica i "nuovi pilastri" dell'Unione.
Nel suo discorso di ieri al Parlamento Europeo, il Presidente della Repubblica Ciampi ha centrato la sua attenzione su riforme istituzionali, allargamento, governo dell'economia, dimensione di difesa e spazio giuridico comune. Si tratta dei "nuovi pilastri di un'Unione coesa, pronta a raccogliere le sfide".
Il Capo dello Stato ha sottolineato l'importanza della posta in gioco. Egli ha sottolineato come, a partire dagli ormai imminenti Consigli Europei di Biarritz e di Nizza, si auspica che emergano la Carta dei Diritti Fondamentali, un'Unione che avanzi sulla via dell'integrazione, e l'avvio della cooperazione rafforzata, al fine di dare forza e flessibilità all'Unione allargata.
Il Presidente ha sottolineato come il rafforzamento delle proprie istituzioni in preparazione dell'allargamento rappresenti ormai un imperativo etico oltre che politico per l'Unione Europea: nel nostro stesso interesse questa deve proiettare stabilità e prosperità al di là dei confini, presenti e futuri.
Riferendosi alla moneta unica, Ciampi ha affermato che la debolezza dell'Euro non deve preoccupare, anche perchè la ripresa economica europea è un dato di fatto incontrovertibile: l'Euro rappresenta una tappa decisiva nella necessaria realizzazione dell'Europa economica, sociale, politica e culturale. Il Presidente ha ricordato, sulla base anche della sua esperienza diretta, che quando fu decisa l'Unione Monetaria si era consapevoli che si creava una asimmetria, ma si era fiduciosi che questa sarebbe stata eliminata progredendo verso un governo comune dell'economia: non è possibile né vantaggioso fermarsi a metà strada, anche perché lo status quo nella costruzione europea si traduce sempre in un arretramento de facto nel processo di integrazione.
Il Capo dello Stato ha concluso osservando che il contenuto stesso della costruzione europea ed il contesto mondiale ci impongono di andare avanti. I Paesi membri e i cittadini sono liberi di decidere se affrontare o meno i passaggi, come dimostra il recente referendum in Danimarca, ma la costruzione europea non può né attendere né rallentare.

2.
KOSSOVO - il 28 ottobre si voterà per le amministrative.
Il Sottosegretario Ranieri ha effettuato una visita a Pristina nel corso della quale ha incontrato il responsabile dell’UNMIK, Kouchner, ed i leaders kosovari Tachi e Rugova, con i quali ha discusso la situazione nella regione anche alla luce della recente votazione nella RFJ, e le prospettive delle elezioni amministrative indette in Kosovo per il 28 ottobre. Il Sottosegretario Ranieri si è anche recato a Mitrovica, città teatro di ripetuti scontri tra la comunità albanese e serba, dove ha incontrato il leader serbo-kosovaro Ivanovic.
Ai suoi interlocutori, il Sottosegretario ha manifestato la convinzione che la Risoluzione 1244 dell’ONU debba rimanere il quadro di riferimento dell’azione internazionale e che tutti si debbano impegnare affinchè essa trovi piena applicazione.
L’Italia - ha affermato il Sottosegretario Ranieri - condanna con forza gli atti di violenza contro la minoranza serba, le organizzazioni internazionali operanti in Kosovo e la stessa componente albanese moderata.

3. JUGOSLAVIA - Annullate le elezioni per il parlamento.
Nella serata di ieri, la Corte costituzionale ha emesso una sentenza, a seguito del ricorso presentato dalla Dos, in cui dichiara nulli i risultati ufficiali del primo turno delle elezioni delle elezioni presidenziali del 24 sttembre.
La Corte, di nomina presidenziale, con un’inusuale apertura aveva ammesso a partecipare ai lavori un rappresentante della DOS. Non sono note ancora le motivazioni della sentenza, né i dettagli della stessa. Si possono dunque ipotizzare diversi scenari: annullamento limitato ad alcuni collegi, annullamento del risultato globale delle elezioni oppure accettazione, da parte della Corte, dei risultati presentati dalla DOS.

4. ROMANIA - Attesa per l'eliminazione dei visti in Unione Europea.
L’incontro di oggi del Presidente della Repubblica con il Presidente della Repubblica di Romania, Emil Constantinescu, consentirà di passare in rassegna l’eccellente stato delle relazioni bilaterali, alle quali da parte sia italiana che rumena si annette notevole importanza in ragione dei vincoli storici e culturali, nonché degli intensi rapporti politici ed economici fra i due Paesi (concretizzatisi nel “Partenariato strategico” concluso nell’aprile 1997).
Da parte romena, durante i colloqui, potrebbe essere sollevata la questione dei “visti” per i propri cittadini, riguardo alla quale vi sono forti attese di Bucarest circa l’approvazione da parte del Consiglio UE della proposta della Commissione di escludere la Romania dalla lista dei Paesi per i cui cittadini è previsto l’obbligo del visto di ingresso per i soggiorni di breve durata. Potrebbe inoltre essere sottolineato da parte romena l’interesse che questa nutre nei confronti del reciproco riconoscimento dei titoli di studio.
Tra le questioni di politica internazionale, potrà essere discussa l’attuale situazione nei Balcani, in riferimento all’esito delle recenti elezioni nella RFJ. Un tema di particolare interesse italiano sarà l'elezione della settimana prossima di alcuni membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Il Sottosegretario Ranieri ha poi ricordato a Kouchner che occorre evitare che le azioni degli estremisti mettano in pericolo lo svolgimento delle elezioni del 28 ottobre. Da parte italiana si ritiene che vadano aumentati gli sforzi per migliorare il processo di registrazione elettorale dei serbi kosovari e che occorra prevedere adeguate forme di garanzia per la minoranza serba.

Giorni dell'Europa


5 ottobre 2000
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