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1. PARLAMENTO EUROPEO - Ciampi indica i "nuovi pilastri"
dell'Unione.
Nel suo discorso di ieri al Parlamento Europeo, il Presidente della
Repubblica Ciampi ha centrato la sua attenzione su riforme istituzionali,
allargamento, governo dell'economia, dimensione di difesa e spazio giuridico
comune. Si tratta dei "nuovi pilastri di un'Unione coesa, pronta a
raccogliere le sfide".
Il Capo dello Stato ha sottolineato l'importanza della posta in gioco. Egli ha
sottolineato come, a partire dagli ormai imminenti Consigli Europei di Biarritz
e di Nizza, si auspica che emergano la Carta dei Diritti Fondamentali, un'Unione
che avanzi sulla via dell'integrazione, e l'avvio della cooperazione rafforzata,
al fine di dare forza e flessibilità all'Unione allargata.
Il Presidente ha sottolineato come il rafforzamento delle proprie istituzioni in
preparazione dell'allargamento rappresenti ormai un imperativo etico oltre che
politico per l'Unione Europea: nel nostro stesso interesse questa deve
proiettare stabilità e prosperità al di là dei confini, presenti e futuri.
Riferendosi alla moneta unica, Ciampi ha affermato che la debolezza dell'Euro
non deve preoccupare, anche perchè la ripresa economica europea è un dato di
fatto incontrovertibile: l'Euro rappresenta una tappa decisiva nella necessaria
realizzazione dell'Europa economica, sociale, politica e culturale. Il
Presidente ha ricordato, sulla base anche della sua esperienza diretta, che
quando fu decisa l'Unione Monetaria si era consapevoli che si creava una
asimmetria, ma si era fiduciosi che questa sarebbe stata eliminata progredendo
verso un governo comune dell'economia: non è possibile né vantaggioso fermarsi
a metà strada, anche perché lo status quo nella costruzione europea si traduce
sempre in un arretramento de facto nel
processo di integrazione.
Il Capo dello Stato ha concluso osservando che il contenuto stesso della
costruzione europea ed il contesto mondiale ci impongono di andare avanti. I
Paesi membri e i cittadini sono liberi di decidere se affrontare o meno i
passaggi, come dimostra il recente referendum in Danimarca, ma la costruzione
europea non può né attendere né rallentare.
2. KOSSOVO - il 28 ottobre si voterà
per le amministrative.
Il
Sottosegretario Ranieri ha effettuato una visita a Pristina nel corso della
quale ha incontrato il responsabile dell’UNMIK, Kouchner, ed i leaders
kosovari Tachi e Rugova, con i quali ha discusso la situazione nella regione
anche alla luce della recente votazione nella RFJ, e le prospettive delle
elezioni amministrative indette in Kosovo per il 28 ottobre. Il Sottosegretario
Ranieri si è anche recato a Mitrovica, città teatro di ripetuti scontri tra la
comunità albanese e serba, dove ha incontrato il leader serbo-kosovaro Ivanovic.
Ai suoi interlocutori, il Sottosegretario ha manifestato la convinzione che la
Risoluzione 1244 dell’ONU debba rimanere il quadro di riferimento
dell’azione internazionale e che tutti si debbano impegnare affinchè essa
trovi piena applicazione.
L’Italia - ha affermato il Sottosegretario Ranieri - condanna con forza gli
atti di violenza contro la minoranza serba, le organizzazioni internazionali
operanti in Kosovo e la stessa componente albanese moderata.
3. JUGOSLAVIA -
Annullate le elezioni per il parlamento.
Nella serata di ieri, la Corte costituzionale ha emesso una
sentenza, a seguito del ricorso presentato dalla Dos, in cui dichiara nulli i
risultati ufficiali del primo turno delle elezioni delle elezioni presidenziali
del 24 sttembre.
La Corte, di nomina presidenziale, con un’inusuale apertura aveva ammesso a
partecipare ai lavori un rappresentante della DOS. Non sono note ancora le
motivazioni della sentenza, né i dettagli della stessa. Si possono dunque
ipotizzare diversi scenari: annullamento limitato ad alcuni collegi,
annullamento del risultato globale delle elezioni oppure accettazione, da parte
della Corte, dei risultati presentati dalla DOS.
4. ROMANIA - Attesa per l'eliminazione dei visti in
Unione Europea.
L’incontro di oggi del Presidente della Repubblica con il
Presidente della Repubblica di Romania, Emil Constantinescu, consentirà di
passare in rassegna l’eccellente stato delle relazioni bilaterali, alle quali
da parte sia italiana che rumena si annette notevole importanza in ragione dei
vincoli storici e culturali, nonché degli intensi rapporti politici ed
economici fra i due Paesi (concretizzatisi nel “Partenariato strategico”
concluso nell’aprile 1997).
Da parte romena, durante i colloqui, potrebbe essere sollevata la questione dei
“visti” per i propri cittadini, riguardo alla quale vi sono forti attese di
Bucarest circa l’approvazione da parte del Consiglio UE della proposta della
Commissione di escludere la Romania dalla lista dei Paesi per i cui cittadini è
previsto l’obbligo del visto di ingresso per i soggiorni di breve durata.
Potrebbe inoltre essere sottolineato da parte romena l’interesse che questa
nutre nei confronti del reciproco riconoscimento dei titoli di studio.
Tra le questioni di politica internazionale, potrà essere discussa l’attuale
situazione nei Balcani, in riferimento all’esito delle recenti elezioni nella
RFJ. Un tema di particolare interesse italiano sarà l'elezione della settimana
prossima di alcuni membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Il Sottosegretario Ranieri ha poi ricordato a Kouchner che occorre evitare che
le azioni degli estremisti mettano in pericolo lo svolgimento delle elezioni del
28 ottobre. Da parte italiana si ritiene che vadano aumentati gli sforzi per
migliorare il processo di registrazione elettorale dei serbi kosovari e che
occorra prevedere adeguate forme di garanzia per la minoranza serba.
5
ottobre 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |