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1. ITALIA - Il Giappone riconosce il ruolo italiano in Corea.
A margine
dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il Ministro Dini ha avuto un
approfondito colloquio con il Ministro degli Esteri giapponese Kono,
prevalentemente dedicato ad uno scambio di opinioni sulla Corea del Nord e sulla
riforma del Consiglio di Sicurezza.
Sulla Corea del Nord, il Ministro Kono ha ringraziato per le iniziative di alto
profilo politico assunte dal nostro Paese verso tale Paese, finalizzate a
favorire un'evoluzione del regime di Pnyong-yang che possa propiziare anche
l'uscita dall'isolamento.
Il Ministro Dini ha ricordato che l'Italia giudica molto incoraggianti i più
recenti sviluppi del dialogo intercoreano, propiziati anche dalla dinamica
indotta grazie alle prime visite di responsabili di governo stranieri a
Pnyong-yang.
Il Ministro Kono ha inoltre sottolineato l’importanza attribuita dal Giappone
alla prosecuzione del progetto Kedo, auspicando che l'Unione Europea continui a
sostenerne la realizzazione.
In tema di riforma del Consiglio di Sicurezza, il ministro Kono si è riferito
ai risultati del recente Vertice del Millennio che, ad avviso nipponico, avrebbe
confermato la volontà degli stati membri di riformare l'organo societario. Il
capo della diplomazia nipponica ha anche riconosciuto che restano da determinare
i contenuti finali della riforma, ma ha sostenuto l’esigenza di pervenire a
qualche risultato dopo sette anni di dibattiti che l’opinione pubblica
nipponica considera inconcludenti.
Il ministro Dini, nell'esprimere comprensione per le aspirazioni del Giappone,
ha evidenziato come la soluzione possa essere rappresentata soltanto da una
riforma che possa raccogliere il più ampio consenso fra gli stati membri e che
tenga conto dei cambiamenti intervenuti sulla scena internazionale dal 1945 ad
oggi.
2. UNGHERIA - Vuole essere pronta per l'Europa nel
2002.
La visita di oggi a Roma del Presidente ungherese Madl, in occasione
dell’udienza dal Santo Padre, permette un primo contatto fra il neoeletto
Presidente, che ha assunto formalmente il 4 agosto scorso, e il Presidente
Ciampi. Questa occasione, che segue di poco all’incontro del Presidente del
Consiglio Amato con il Primo Ministro ungherese Orban, svoltosi a Budapest nel
quadro della Trilaterale allargata alla Croazia il 13 settembre scorso, conferma
il particolare slancio delle relazioni bilaterali italo-ungheresi.
Budapest, tradizionalmente un partner di elezione per la politica centro-europea
dell’Italia, partecipa attivamente alle principali iniziative di cooperazione
regionale, dall’InCE, di cui quest’anno detiene la presidenza di turno, al
Patto di stabilità, a cui prende parte in qualità di donatore, alla
Trilaterale, insieme alla Slovenia, di recente allargata alla Croazia. Al centro
delle preoccupazioni del governo ungherese sta la sfida politica ed economica
dell’adesione all’Unione Europea, obiettivo prioritario della politica
estera ungherese dopo l’importante conseguimento della partnership atlantica
nel 1999. L’Ungheria, che ha avviato i negoziati di adesione nel 1998, risulta
il più accreditato, secondo il giudizio della Commissione Europea,
all’adesione alla UE, e si pone come obiettivo la conclusione dei negoziati
entro il 31 dicembre 2002, in vista delle elezioni politiche, previste nel
giugno dello stesso anno.
22
settembre 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |