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Giorni dell'Europa

Giovedì 21 settembre 2000

1. UNIONE EUROPEA - Si cerca l'accordo sul sostegno agli autotrasportatori.
La riunione straordinaria dei quindici Ministri europei dei Trasporti svoltasi ieri a Lussemburgo non ha consentito di raggiungere un’intesa sulle misure fiscali armonizzate in favore delle categorie professionali più colpite dall’aumento dei prezzi del petrolio.
Nel corso della riunione sono riemerse la perplessità che erano già state espresse da numerose delegazioni nel COREPER preparatorio del 18 settembre scorso. La Commissaria Loyola de Palacio ha ribadito la contrarietà dell’Esecutivo europeo a sgravi fiscali permanenti che avrebbe inviato un segnale sbagliato ai Paesi produttori, dimostrandosi più possibilista riguardo a misure temporanee, nel rispetto della normativa comunitaria.
Molte delegazioni si sono trovate sulle medesime posizioni e non hanno mancato di criticare alcuni provvedimenti unilaterali di Paesi membri a favore delle loro categorie più colpite. Alcuni Ministri, come quello britannico, hanno addirittura contestato la competenza del Consiglio Trasporti di discutere di queste materie. L’Italia, assieme alla Francia, ha invece ricordato la necessità di intervenire in qualche modo per avvicinare la fiscalità a livello europeo nel settore.
La discussione ha comunque messo in luce la necessità, riconosciuta da tutti, di riformare ampiamente il settore, per sviluppare maggiormente il trasporto ferroviario, con la realizzazione di una grande rete transeuropea, il trasporto marittimo e fluviale, nonché quello combinato. La crisi attuale mette inoltre in luce l’eccessiva dipendenza dal petrolio e dai suoi derivati: vanno dunque incoraggiati carburanti alternativi, più favorevoli all’ambiente. Si è poi accennato alle condizioni di lavoro nell’autotrasporto: questo punto verrà maggiormente sviluppato alla sessione ordinaria del Consiglio Trasporti prevista per il 2 ottobre prossimo sempre nella capitale lussemburghese. La Commissione da parte sua ha annunciato per dicembre la presentazione di un Libro Bianco sullo stato del settore e sulle priorità della politica comune dei Trasporti.
Dal Consiglio è infine emersa l’iniziativa di convocare un Forum che coinvolga gli operatori del settore e le industrie clienti e si è ribadita l’importanza di garantire la libera circolazione nel Mercato interno anche nel caso di blocchi, mantenendo aperti grandi corridoi transfrontalieri e informando tempestivamente il pubblico e le autorità nazionali delle situazioni critiche.

2. COMMISSIONE EUROPEA - Petrolio ed euro non spaventano.
Dopo l’allarme lanciato dal Fondo Monetario Internazionale, il Commissario UE agli Affari Monetari, Pedro Solbes, ha rilasciato dichiarazioni rassicuranti del sui possibili effetti combinati di un Euro debole e del rincaro del prezzo del Petrolio.
Gli effetti combinati di un Euro debole e di un prezzo del petrolio alto “hanno sicuramente un effetto negativo, ma limitato, sulla crescita economica europea”.  È il commento del portavoce del commissario UE agli affari monetari Pedro Solbes, Gerassimos Thomas, all'allarme lanciato dal Fondo Monetario Internazionale, secondo il quale il caro greggio rappresenta il “più grosso rischio per il quadro economico mondiale”.
All'ombra rappresentata dalla corsa dei prezzi del petrolio, per il portavoce farebbero da contraltare “alcuni fatti positivi, come la domanda interna molto robusta, una crescita mondiale superiore alle aspettative e il mantenimento del livello dei tassi di interesse a lungo termine”. Il risultato potrebbe essere una situazione di equilibrio che dovrebbe confermare per l'Unione Europea “una crescita del 3,5% nel 2000 e per il 2001 una crescita un po’ più bassa, comunque superiore al 3%”.
“Elementi di preoccupazione esistono - ha sottolineato Thomas - ma bisogna aspettate novembre, quando presenteremo le nostre previsioni. Per ora, stiamo rivedendo tutte le analisi, che sono basate su medie annuali. Il FMI prevede per la UE nel 2001 una crescita del 3,4%. Vedremo in novembre”.
Nel frattempo, tagli fiscali concessi da alcuni stati europei - tra cui l'Italia - per limitare l'impatto del caro-petrolio, sono nel mirino dell'Unione Europea. La Commissione, infatti, ha chiesto a quattro paesi dell'Unione (oltre all'Italia, anche alla Francia, al Belgio e all'Olanda) di chiarire l'entità degli aiuti concessi per fronteggiare il rialzo dei prezzi del petrolio. “Con riferimento alla normativa sugli aiuti di stato - ha detto il portavoce Gilles Gantelet - la Commissione ha scritto ai quattro paesi per chiedere informazioni sul contenuto di ogni aiuto concesso nei giorni scorsi al settore dei trasporti”.

3. GERMANIA - Stretto alleanza con l'Italia in politica estera.
Inizia oggi a Berlino il vertice italo-tedesco i cui lavori si protrarranno fino al pomeriggio di domani.  La delegazione italiana è guidata dall’On. Ministro Dini. Il Vertice italo-tedesco di Berlino si svolge in un momento importante della crescita dell'Europa (a metà della Presidenza francese impegnata nelle riforme istituzionali), con una Germania dove il Cancelliere Schroeder, giunto anch'egli a metà del suo mandato, rafforza sempre più la posizione del suo esecutivo, dopo il successo parlamentare della riforma fiscale ed alla vigilia di nuove importanti riforme nel campo sociale. Esso offre l'occasione non soltanto per rinsaldare i tradizionalmente solidi rapporti bilaterali, ma anche per riaffermare da parte di due grandi Paesi europei posizioni simili, ed in molti casi comuni, su temi internazionali di grande rilievo, a cominciare da quelli Europei, sui quali essi sono pronti ad assumere insieme nuove maggiori responsabilità.

4. ITALIA - La posizione italiana sulla sicurezza nucleare.
La 44^ Conferenza Generale dell'AIEA, cui ha partecipato per l'Italia il Sottosegretario Intini, è stata aperta dal tradizionale intervento del Direttore Generale, El Baradei, che ha evocato i risultati del Millennium Summit delle Nazioni Unite e le principali sfide con le quali si confronta la comunità internazionale.
L'Agenzia contribuisce, come ha sottolineato El Baradei, agli sforzi volti ad ottenere la "libertà dalla paura" e la "libertà dal bisogno", tramite l'assolvimento delle sue tre principali funzioni: il ruolo catalizzatore per lo sviluppo e il trasferimento della tecnologia nucleare; la funzione di autorità nel settore della sicurezza nucleare; lo strumento di verifica per la non proliferazione.
Sulla tecnologia nucleare, El Baradei ha ricordato come essa fornisca soluzioni ottimali - talvolta le uniche - sia nel campo delle applicazioni energetiche che in quello delle applicazioni non energetiche. Il futuro dell'energia nucleare dipenderà, secondo il Direttore generale, dallo sviluppo di tecnologie innovative nel campo dei reattori, del ciclo del combustibile, delle caratteristiche di sicurezza, delle garanzie contro la proliferazione e della competitività economica.
Per quanto attiene al settore della sicurezza nucleare, El Baradei ha fatto una ricognizione sull'attuale operatività delle tre principali componenti del pertinente regime internazionale: le convenzioni multilaterali, il complesso degli standard di sicurezza internazionalmente concordati ed i meccanismi per la loro applicazione. Nel campo delle verifiche, il Direttore Generale ha ricordato come la recente conferenza di riesame del trattato di non proliferazione abbia confermato l'indispensabile ruolo svolto dalle salvaguardie AIEA ed abbia riconosciuto la validità e l'efficacia delle misure volte a rafforzare tali salvaguardie attraverso il protocollo addizionale. Circa la situazione delle verifiche in Iraq, El Baradei si è espresso in termini pessimistici, visto che l'AIEA, da quasi due anni, non è in grado di assolvere il mandato conferitole dalla risoluzione 687 del Consiglio di Sicurezza. E' comunque indispensabile un ritorno degli ispettori dell'agenzia nel Paese al fine di accertare che Bagdad abbia adempiuto ai termini della citata risoluzione.
Nell'ambito della Conferenza è intervenuto, in rappresentanza dell'Italia, il Sottosegretario Intini, che ha ricordato l'impegno italiano durante la conferenza di riesame del trattato di non proliferazione nucleare conclusasi lo scorso aprile, sottolineando come l'AIEA sia lo strumento fondamentale di attuazione del trattato medesimo e come il protocollo aggiuntivo agli accordi di salvaguardia (sottoscritto dall'Italia con altri paesi dell'Unione Europea nel settembre 1998) costituisca un elemento fondamentale per mettere in grado l'agenzia di disporre di più ampi poteri di indagine.
Il Sottosegretario ha poi affrontato il tema della sicurezza delle installazioni nucleari, considerato prioritario dal nostro Governo. L'Onorevole Intini ha salutato con compiacimento la decisione dell'Ucraina di chiudere entro l'anno l'ultimo reattore nucleare di Chernobyl, sottolineando come abbia contribuito a tale risultato la convenzione sulla sicurezza degli impianti nucleari, che ha diffuso una comune sensibilità sulla questione della sicurezza.
Infine il Sottosegretario Intini ha sottolineato come, a fronte del notevole contributo italiano al bilancio ordinario dell'AIEA (l'Italia e' il quinto paese contributore con 12 milioni di dollari l'anno) e del recente versamento di un contributo volontario di 18 miliardi di lire, il nostro paese si attenda che l'Agenzia riservi maggiore spazio al personale italiano, specialmente nelle posizioni apicali.

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21 settembre 2000
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