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1.
ESTONIA - Espulsi due diplomatici russi.
E'
prontamente giunta la reazione di Mosca al provvedimento, adottato dalle Autorità
di Tallinn, di espulsione dall'Estonia di due diplomatici russi per
"attività incompatibili con il loro status". L'Ambasciatore estone a
Mosca è stato infatti convocato al MID ed informato della decisione russa di
procedere, per ritorsione, ad una contestuale misura di allontanamento dal
territorio nazionale a carico di due membri della locale ambasciata baltica.
In un comunicato diffuso per l’occasione, il Ministero degli Esteri russo, nel
respingere le accuse sollevate nei confronti dei suoi due funzionari, parla di
una "deliberata provocazione" messa in atto dalle Autorità di Tallinn,
suscettibile di nuocere alle relazioni bilaterali.
2. ITALIA - Tempi stretti per la pacificazione in
Israele.
Nel corso della visita in Israele e nei Territori, il Sottosegretario
Serri ha incontrato a Tel Aviv i Vice Ministri degli Esteri, Massallha, e della
difesa Sneh. Da parte israeliana e’ stato fornito un ampio aggiornamento sul
processo di pace. Sono stati anche affrontati alcuni temi di rilevanza
bilaterale.
In tema di processo di pace, entrambi gli interlocutori israeliani hanno
evidenziato come sia necessario sfruttare l'attuale momento per raggiungere un
accordo, visto che le prossime scadenze (ripresa dei lavori della Knesset a
ottobre e fine del mandato del Presidente Clinton) potrebbero compromettere un
negoziato che sarebbe poi estremamente difficile riprendere. Il Vice ministro
Sneh, ha anche messo in guardia contro una possibile "deriva" nei
territori, soprattutto a Gaza, sul modello della crisi interna sperimentata
dall'Algeria. Soltanto la credibile attivazione del processo di pace e aiuti
economici potranno evitare, secondo Sneh, un radicale deterioramento nei
territori.
Il Sottosegretario Serri ha ricordato l'impegno italiano per la pace e espresso
l'auspicio affinchè da entrambe le parti venga dimostrata la flessibilità
necessaria. Suscitando particolare apprezzamento da parte dei suoi
interlocutori, il Sottosegretario ha ricordato la lettera che il Presidente
Ciampi aveva inoltrato al Presidente Mubarak nei giorni scorsi e anticipato che,
nello stesso spirito, avrebbe esortato gli esponenti palestinesi nella ricerca
di compromessi, confermando loro la disponibilità italiana ad offrire adeguati
sostegni alle formule d’intesa che dovessero essere raggiunte.
Nel campo delle relazioni bilaterali, sono state discusse le prospettive nel
settore della difesa e la cooperazione in ambito di Nazioni Unite.
3. ITALIA - Confronto con gli Usa sull'Europa.
Il Ministro Dini ha avuto un nuovo colloquio telefonico con il
Segretario di Stato americano, Signora Madeleine Albright, nel quadro della
fitta serie di consultazioni mantenuta tra i Ministri degli Esteri dei
principali Paesi sui temi dell’attualità internazionale.
Temi centrali della conversazione, all’indomani della riunione informale di
Evian dei Ministri degli Esteri dell’U.E., sono stati la situazione nelle aree
di crisi nei Balcani - con particolare riguardo alle prossime scadenze
elettorali nella Repubblica Federale di Jugoslavia e in Kosovo, ai rapporti con
il Montenegro, alla sicurezza nella Regione - nonché gli ultimi sviluppi dei
negoziati per portare a buon fine il processo di pace in Medio Oriente, in
particolare sul binario israeliano-palestinese.
4. JUGOSLAVIA - Scelto lo sfidante di Milosevic.
In occasione di una riunione cui hanno partecipato tutti i leaders
dei partiti di opposizione, è stata ufficializzata l’investitura di
Kostunica quale candidato dell'opposizione democratica serba per le prossime
elezioni presidenziali.
Pur con la significativa assenza di Draskovic, che come noto ha deciso di
presentare alle elezioni presidenziali un suo candidato, erano presenti
esponenti di spicco quali il monarchico Protic, il democristiano Batic, i
socialdemocratici Korac e Obradovac, il democratico Mihajlovic, il giovane
successore di Vesna Pesic, Svilanevic, l’ex Capo di Stato Maggiore Perisic, ed
infine i leaders autonomisti della
Vojvodina e del Sangiaccato.
Tale massiccia presenza testimonia della ritrovata armonia di tutti i partiti
che formano la coalizione di opposizione. Nasce, in altre parole, un’entità
nuova, determinata a rimanere unita e nella quale sembrano essersi finalmente
stemperati i protagonismi del passato.
Nel suo discorso di investitura, Kostunica ha formulato l’auspicio di poter
essere il traghettatore verso una nuova Jugoslavia, in un’opera di transizione
e di riconciliazione nazionale che non si prefigge sterili revanchismi, ma che
intende concorrere alla normalizzazione del Paese, compresa la revisione del
rapporto federale con il Montenegro ed il ritorno alla pacifica coesistenza
multietnica che è tradizione antica della Jugoslavia. Che il progetto politico
di Kostunica miri a traghettare la Jugoslavia verso il futuro, fornendo anche
qualche esplicita garanzia all’attuale classe dirigente, sembra provato
dall’impegno di indire entro il 2001 ulteriori elezioni libere per ottenere
conferma e legittimazione del proprio mandato.
Al di là del positivo esito della riunione, il clima prevalente in questi
giorni a Belgrado è caratterizzato da un crescente pessimismo per le residue chances
elettorali dell’opposizione, di fronte all’offensiva propagandistica del
regime, ed alla ormai chiara impossibilità di assicurare un serio monitoraggio
internazionale degli scrutini.
5
settembre 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |