i-e365
1. DANIMARCA - Verso il referendum sull'euro.
Gli ultimi sondaggi per il referendum previsto a fine mese sembrano
registrare un sia pur tenue vantaggio dei favorevoli all'entrata del paese
nell'area dell'Euro. Si tratta di
un'inversione di tendenza rispetto ad una posizione consolidata da mesi e che
vedeva prevalere le tendenze negative dell'elettorato danese nei confronti di
una possibile adesione all'Euro. Negli ultimi giorni i principali istituti di
sondaggio registrano invece un lievissimo vantaggio dei possibili voti
favorevoli, anche se alto resterebbe il numero degli indecisi.
Il referendum per l'adesione della Danimarca all'area dell'Euro è previsto per
il prossimo 28 settembre ed il Primo Ministro Rasmussen si è da tempo impegnato
a favore del sì.
2. RUSSIA - Chiusura con il Giappone sulle isole
Kurili.
In corso la visita del Presidente russo Putin a Tokyo. La questione
delle isole Kurili al centro dei colloqui, anche se non sembrano esservi
possibili sviluppi imminenti sul problema che divide i due paesi dalla fine
della Seconda Guerra Mondiale. Da parte giapponese si sarebbe sottolineata la
convinzione della necessità di un dialogo aperto tra Mosca e Tokyo sulla
spinosa questione, ma di fronte alle richieste del Primo Ministro Mori di un
rapido ritorno sotto sovranità giapponese delle isole occupate dalle truppe
sovietiche al termine dell'ultimo conflitto mondiale si sarebbe registrata una
chiara posizione di chiusura da parte dello stesso Capo dello Stato russo. La
sensazione degli osservatori è che anzi la posizione di Mosca si sia
sostanzialmente irrigidita dopo l'elezione di Vladimir Putin al posto di Boris
Eltsin. L'impegno concluso tra i due paesi nel 1997 per lavorare congiuntamente
al fine di raggiungere entro il corrente anno un accordo sul futuro delle isole
si avvia ad essere quindi disatteso, in considerazione della considerevole
distanza tra le posizioni che si starebbe registrando nel corso dei colloqui
Putin-Mori. Tokyo e Mosca dovrebbe comunque concludere, nel corso della missione
del Presidente russo in Giappone, una serie di accordi economici per lo sviluppo
delle quattro isole, sulle quali attualmente vivrebbero circa 15.000 russi in
condizioni particolarmente difficili ed alle prese con infrastrutture più che
obsolete.
Al di là della questione delle isole Kurili - che comunque impedisce a
tutt'oggi la conclusione di un trattato di pace tra Russia e Giappone che ponga
fine anche formalmente alla guerra conclusa nel 1945 - le relazioni tra i due
paesi appaiono, secondo l'analisi dello stesso Putin, "buone come mai in
passato".
4
settembre 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |