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1. COMMISSIONE EUROPEA - L'italiano Barbaso
alla Direzione Agricoltura.
Il Collegio dei Commissari ha proceduto alla nomina dell'italiano Fabrizio
Barbaso a Direttore Generale Aggiunto della D.G. Agricoltura della Commissione.
Con questa nomina sale a cinque il numero di italiani con il grado di Direttore
Generale Aggiunto all'interno dell'esecutivo comunitario che, sommati ai due
Direttori Generali, portano in totale a sette i funzionari italiani di livello
A1.
Tra le competenze che assumerà Barbaso è da segnalare in particolare quella
relativa alla "gestione dei mercati" (vegetali, animali, culture
specializzate) che racchiude l'insieme delle misure dirette a sostenere il
reddito dei produttori agricoli dell'Unione ed ad assicurare il corretto
funzionamento del settore agroalimentare. Tale incarico comporta anche il ruolo
di portavoce e rappresentante della Commissione nel Comitato Speciale
Agricoltura (CSA).
2.
CLUB DI PARIGI - Per l'Ecuador ristrutturazione del debito.
Dopo tre
giorni di complessi negoziati il Club di Parigi ha finalizzato questa mattina
l'Intesa multilaterale di ristrutturazione (riscadenzamento) del debito estero
del Paese latino-americano. Fra i firmatari figura innanzitutto l'Italia, primo
paese creditore con 333 milioni di USD, pari ad una quota del 38% del debito.
Dopo l'Italia, fra i creditori figurano nell'ordine Israele (22%), Regno Unito
(10%), Giappone (8%), Francia (8%), Norvegia (4%), Germania (4%), Stati Uniti
(3%), Canada (2%) e Spagna (2%). Il Club di Parigi detiene il 21% dei 14
miliardi di dollari del debito complessivo dell'Ecuador, mentre i creditori
multilaterali il 29% ed i detentori di Brady
bonds ed Eurobonds il 50%.
Gli analisti del FMI prevedono che l'assistenza finanziaria internazionale dovrà
proseguire sino al 2003, quando il Governo di Quito dovrebbe essere in grado di
gestire il proprio debito estero. Si prevede quindi che nell'aprile del prossimo
anno venga concluso un nuovo accordo con il FMI, mentre le Autorità ecuadoregne
hanno già annunciato che chiederanno una nuova ristrutturazione debitoria al
Club, cercando di ottenere ulteriori concessionalità.
3. ITALIA - La visita del commissario europeo
Barnier.
Un "gran numero" di regioni italiane continuerà' a godere
della solidarietà' dell'Unione Europea dopo la meta' del decennio, Lo ha
assicurato il Commissario europeo per le politiche regionali e le riforme
istituzionali Michel Barnier che, nella sua visita a Roma, ha avuto una
colazione di lavoro con il Presidente del Consiglio Amato, un incontro sulle
politiche regionali con il Ministro del Tesoro Visco, seguito da un colloquio al
Quirinale con il Capo dello Stato. Temi istituzionali nell'incontro con il
Presidente Amato.
Al centro dei colloqui la gestione dei fondi
strutturali comunitari che, per il periodo 2000-2006 destinano all'Italia 29,6
miliardi di euro (57.422 miliardi di lire). L'Italia sta rapidamente recuperando
il ritardo accumulato negli anni scorsi nell'utilizzo dei fondi strutturali
comunitari. Si tratta di 57.422 miliardi nel periodo 2000-2006 destinati agli
interventi a favore dello sviluppo e della crescita dell'occupazione nel
mezzogiorno. Il nuovo approccio agli interventi per lo sviluppo – ha
sottolineato Barnier- presuppone una forte responsabilizzazione dei soggetti
competenti alla gestione dei fondi (per circa il 70% affidati alle regioni) ai
quali compete la predisposizione, l'esecuzione, il monitoraggio, la valutazione
e il controllo dei programmi. Secondo il Ministro Visco l'Italia e' stata fra i
primi paesi dell'Unione Europea i cui documenti di programmazione relativi agli
obiettivi 1 e 3 hanno ricevuto l'approvazione, mentre per l'obiettivo si e'
concluso positivamente il negoziato per la determinazione delle zone di
intervento.
L’incontro tra il Presidente del Consiglio Amato ed il Commissario Barnier ha
consentito un approfondimento di temi inerenti la Conferenza Intergovernativa,
oltre ad uno scambio di vedute sui Fondi Strutturali. Barnier ha insistito sulla
necessità di svolgere ogni sforzo per raggiungere un accordo accettabile ma non
ha nascosto le sue perplessità ed i suoi timori circa i risultati di Nizza,
sottolineando che le Autorità francese - sia l'Eliseo che Matignon - starebbero
esaminando anche lo scenario di un possibile fallimento della Conferenza di
Nizza, ove i risultati non fossero all’altezza delle aspettative. Il
Commissario ha altresì insistito sul ruolo che l’Italia potrà giocare nel
negoziato aiutando la Presidenza e
la Commissione nella ricerca dei compromessi necessari ed intervenendo per
sbloccare le situazioni di impasse che inevitabilmente si presenteranno nel
corso del negoziato. Quanto ai temi in discussione, Barnier ritiene preferibile
una trattazione a parte, evitando pacchetti complessivi che rischiano di
determinare compromessi al ribasso.
Specificamente, sulla ponderazione del voto Barnier ha ribadito la posizione
della Commissione sulla doppia maggioranza (maggioranza della popolazione e
maggioranza degli Stati membri) quale strumento più semplice per giungere ad
un’intesa ed ad un equilibrio tra Stati grandi e piccoli. Per quanto riguarda
la maggioranza qualificata egli ha insistito sulla sua centralità in relazione
al risultato finale, mentre per quanto riguarda la struttura della Commissione,
il Commissario ha insistito su un formato di venti Commissari con rotazione su
base di parità ed un sistema di incarichi ad
personam per le personalità degli Stati non presenti nell’esecutivo. Egli
ha però aggiunto che affinché la proposta possa essere accolta sarà
necessario dire con chiarezza che la rotazione tra i vari Stati membri dovrà
avvenire su una base rigorosamente paritaria.
4. REGNO
UNITO - Un italiano guida l'Unione astronomica internazionale.
L'italiano Franco Pacini eletto nuovo Presidente dell'Unione nel
corso del congresso triennale svoltosi a Manchester. Il Professor Pacini,
professore presso l'Università di Firenze e Direttore dell'Osservatorio
Astrofisico di Arcetri, è il primo italiano eletto a tale carica dalla
fondazione dell'Unione Astronomica nel 1920.
15
settembre 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |