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1. COMMMISSIONE EUROPEA - All'Italia 29,5 miliardi di euro per le
politiche regionali.
Il Capo
dello Stato italiano incontra oggi il Commissario Europeo per le politiche
regionali Barnier. Al centro dei colloqui saranno gli stanziamenti dei fondi
strutturali e di quelli per le politiche di coesione regionale. All’Italia
sono stati assegnati 29,50 MECU, la maggior parte dei quali destinati allo
sviluppo delle regioni del Mezzogiorno, a quelle zone del Centro Nord dove sono
in atto fenomeni di deindustrializzazione, spopolamento o dove si registrino
tassi di disoccupazione particolarmente elevati e ad interventi a favore
dell’istruzione, della formazione professionale e dell’occupazione.
Per quanto riguarda il Mezzogiorno, il Piano Operativo Nazionale è stato
approvato dalla Commissione e la programmazione è in fase di avvio. Si tratta
di una straordinaria opportunità per il Sud d’Italia, che dovrebbe poter
utilizzare lo strumento finanziario in modo da assicurare un tasso di crescita
nei prossimi anni superiore a quello delle altre regioni d’Europa. Una
importante innovazione introdotta in Italia, ed approvata dalla Commissione, è
la destinazione di risorse specificamente destinate a favorire
l’internazionalizzazione delle regioni del Mezzogiorno.
La Commissione e gli Stati Membri si stanno ora concentrando sulla
programmazione degli interventi per gli anni 2000 – 2006. Al tempo stesso è
iniziata una riflessione sul futuro delle politiche di coesione in vista della
prossima programmazione, che prenderà avvio dopo il 2007. Nella prospettiva
dell’allargamento dell’Unione, dovranno essere modificati i criteri di
ammissibilità ai finanziamenti. Con gli attuali criteri i fondi sarebbero
destinati unicamente ai Paesi dell’Europa Centro Orientale (con la sola
possibile eccezione, per l’Italia, della Calabria).
2. CLUB DI PARIGI - Intese sul debito estero di
Burkina Faso, Mali e Senegal.
Nella riunione di ieri, il Club di Parigi ha finalizzato tre intese
multilaterali di riduzione debitoria nel quadro dell’Iniziativa HIPC
rafforzata (Heavily Indebted Poor
Countries) a favore di Burkina Faso, Mali e Senegal. Si tratta di intese
“interinali” che si aggiungono a quelle già firmate con la Mauritania e la
Tanzania nel marzo e nell’aprile scorso.
L’Italia, secondo i più recenti calcoli del FMI, è il quinto creditore
bilaterale in assoluto dei paesi HIPC. Precedono il nostro paese, nell’ordine,
Francia, Giappone, Germania e Russia.
Gli accordi “interinali” vengono stipulati dal Club con i debitori che,
raggiunto il “punto di decisione” (eleggibilità all’Iniziativa HIPC
rafforzata), iniziano un programma di alleggerimento della povertà in vista del
conseguimento del “punto di completamento” del programma HIPC (cancellazione
totale dei debiti, con apposito accordo bilaterale).
L’intesa “interinale” fornisce un immediato aiuto finanziario al paese
debitore, cancellando il 90% dei pagamenti dovuti nel periodo interinale.
3. AUSTRIA - Revocate le sanzioni dei 14 Stati
dell'Unione Europea.
La Presidenza francese ha annunciato la revoca delle sanzioni
adottate nei confronti del Governo di Vienna, a seguito del rapporto emesso dai
tre "saggi". I 14 Governi hanno anche stabilito di continuare ad
osservare l'evoluzione del partito di governo austriaco FPOe, le cui posizioni
sono "motivo di grave preoccupazione". E' stato anche deciso di
avviare una riflessione sulle modalità per prevenire fenomeni analoghi a quelli
che hanno portato all'imposizione di sanzioni all'Austria.
4. ITALIA - A Roma il presidente della Nigeria.
Il Presidente Amato ha incontrato ieri il Presidente della Repubblica
di Nigeria, Olusegun Obasanjo, per colloqui incentrati su numerose questioni di
reciproco interesse.
Sono state esaminate le relazioni bilaterali e le modalità di accrescere
ulteriormente la presenza italiana in Nigeria, già significativa. Il presidente
del Consiglio ha espresso soddisfazione per la collaborazione anche nel settore
migratorio, che occupa un ruolo importante nelle relazioni bilaterali, e che
troverà, nel corso della visita del Presidente Obasanjo, espressione nella
firma dell'accordo di riammissione, il primo concluso con un paese africano.
I due Presidenti hanno inoltre scambiato valutazioni approfondite sulla
situazione in Africa e sui conflitti che dilaniano il Continente, sulla
questione del debito ai Paesi più poveri, sul dialogo politico fra i gruppi
regionali e il G8.
5. ITALIA - Cordiali i rapporti bilaterali con
Panama.
Durante la sua visita di lavoro in Italia, che inizia oggi, il
Presidente della Repubblica di Panama Mireya Moscoso incontrerà il Capo dello
Stato ed altri interlocutori al più alto livello. In politica estera, Panama
tende a diversificare i rapporti internazionali da cui dipendono le prospettive
di sviluppo collegate alla riacquistata sovranità sul Canale, e mantiene con
l’Italia un rapporto bilaterale
molto cordiale, i cui contenuti si sono andati ampliando nello scorso anno. La
situazione politica interna è caratterizzata da una piena democrazia e da un
rispetto dei diritti umani indubbiamente all’avanguardia nella regione.
L’esigenza della protezione del Canale e della frontiera con la Colombia (sia
da incursioni della guerriglia che da trasferimento di popolazione che fuggono
da tali aree, nonché dall’entrata di narcotrafficanti), sono alla base della
strategia di sicurezza approvata nel giugno scorso dal Governo.
Di particolare importanza per Panama è poi la lotta al narcotraffico, dato che,
per la sua posizione geografica e per l’esistenza di strutture miranti a
facilitare il commercio internazionale, il Paese costituisce il naturale luogo
di transito e punto di partenza per lo smercio della droga prodotta nella vicina
Colombia. Il Paese è impegnato in tale lotta, per la quale peraltro non dispone
di risorse adeguate.
I rapporti bilaterali fra Italia e Panama, qualitativamente ottimi, sono in
crescita anche dal punto di vista quantitativo. Sul fronte politico, si segnala
l’appoggio che il Governo Moscoso ha sempre riservato alle candidature
italiane. In particolare, ha già assicurato il voto favorevole all’Italia per
l’elezione al seggio non permanente del Consiglio di Sicurezza del biennio
2001-2002 e si è unita al gruppo di Paesi che, come l’Italia, si oppone a che
l’Assemblea Generale dell’ONU del Millennio si pronunci sulla riforma del
Consiglio di Sicurezza. Dal punto di vista economico, mentre gli investimenti
italiani sono modesti e limitati per lo più al settore finanziario (Banca
Commerciale e Assicurazioni Generali), nel settore commerciale l'interscambio è
notevole, tanto che nel 1999 Panama è risultato al quinto posto tra i Paesi
dell’America Latina come mercato di sbocco delle esportazioni italiane (dopo
Brasile, Argentina, Messico e Venezuela).
13
settembre 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |