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Giorni dell'Europa

Mercoledì 13 settembre 2000

1. COMMMISSIONE EUROPEA - All'Italia 29,5 miliardi di euro per le politiche regionali.
Il Capo dello Stato italiano incontra oggi il Commissario Europeo per le politiche regionali Barnier. Al centro dei colloqui saranno gli stanziamenti dei fondi strutturali e di quelli per le politiche di coesione regionale. All’Italia sono stati assegnati 29,50 MECU, la maggior parte dei quali destinati allo sviluppo delle regioni del Mezzogiorno, a quelle zone del Centro Nord dove sono in atto fenomeni di deindustrializzazione, spopolamento o dove si registrino tassi di disoccupazione particolarmente elevati e ad interventi a favore dell’istruzione, della formazione professionale e dell’occupazione.
Per quanto riguarda il Mezzogiorno, il Piano Operativo Nazionale è stato approvato dalla Commissione e la programmazione è in fase di avvio. Si tratta di una straordinaria opportunità per il Sud d’Italia, che dovrebbe poter utilizzare lo strumento finanziario in modo da assicurare un tasso di crescita nei prossimi anni superiore a quello delle altre regioni d’Europa. Una importante innovazione introdotta in Italia, ed approvata dalla Commissione, è la destinazione di risorse specificamente destinate a favorire l’internazionalizzazione delle regioni del Mezzogiorno.
La Commissione e gli Stati Membri si stanno ora concentrando sulla programmazione degli interventi per gli anni 2000 – 2006. Al tempo stesso è iniziata una riflessione sul futuro delle politiche di coesione in vista della prossima programmazione, che prenderà avvio dopo il 2007. Nella prospettiva dell’allargamento dell’Unione, dovranno essere modificati i criteri di ammissibilità ai finanziamenti. Con gli attuali criteri i fondi sarebbero destinati unicamente ai Paesi dell’Europa Centro Orientale (con la sola possibile eccezione, per l’Italia, della Calabria).

2. CLUB DI PARIGI - Intese sul debito estero di Burkina Faso, Mali e Senegal.
Nella riunione di ieri, il Club di Parigi ha finalizzato tre intese multilaterali di riduzione debitoria nel quadro dell’Iniziativa HIPC rafforzata (Heavily Indebted Poor Countries) a favore di Burkina Faso, Mali e Senegal. Si tratta di intese “interinali” che si aggiungono a quelle già firmate con la Mauritania e la Tanzania nel marzo e nell’aprile scorso.
L’Italia, secondo i più recenti calcoli del FMI, è il quinto creditore bilaterale in assoluto dei paesi HIPC. Precedono il nostro paese, nell’ordine, Francia, Giappone, Germania e Russia.
Gli accordi “interinali” vengono stipulati dal Club con i debitori che, raggiunto il “punto di decisione” (eleggibilità all’Iniziativa HIPC rafforzata), iniziano un programma di alleggerimento della povertà in vista del conseguimento del “punto di completamento” del programma HIPC (cancellazione totale dei debiti, con apposito accordo bilaterale).
L’intesa “interinale” fornisce un immediato aiuto finanziario al paese debitore, cancellando il 90% dei pagamenti dovuti nel periodo interinale.

3. AUSTRIA - Revocate le sanzioni dei 14 Stati dell'Unione Europea.
La Presidenza francese ha annunciato la revoca delle sanzioni adottate nei confronti del Governo di Vienna, a seguito del rapporto emesso dai tre "saggi". I 14 Governi hanno anche stabilito di continuare ad osservare l'evoluzione del partito di governo austriaco FPOe, le cui posizioni sono "motivo di grave preoccupazione". E' stato anche deciso di avviare una riflessione sulle modalità per prevenire fenomeni analoghi a quelli che hanno portato all'imposizione di sanzioni all'Austria.

4. ITALIA - A Roma il presidente della Nigeria.
Il Presidente Amato ha incontrato ieri il Presidente della Repubblica di Nigeria, Olusegun Obasanjo, per colloqui incentrati su numerose questioni di reciproco interesse.
Sono state esaminate le relazioni bilaterali e le modalità di accrescere ulteriormente la presenza italiana in Nigeria, già significativa. Il presidente del Consiglio ha espresso soddisfazione per la collaborazione anche nel settore migratorio, che occupa un ruolo importante nelle relazioni bilaterali, e che troverà, nel corso della visita del Presidente Obasanjo, espressione nella firma dell'accordo di riammissione, il primo concluso con un paese africano.
I due Presidenti hanno inoltre scambiato valutazioni approfondite sulla situazione in Africa e sui conflitti che dilaniano il Continente, sulla questione del debito ai Paesi più poveri, sul dialogo politico fra i gruppi regionali e il G8.

5. ITALIA - Cordiali i rapporti bilaterali con Panama.
Durante la sua visita di lavoro in Italia, che inizia oggi, il Presidente della Repubblica di Panama Mireya Moscoso incontrerà il Capo dello Stato ed altri interlocutori al più alto livello. In politica estera, Panama tende a diversificare i rapporti internazionali da cui dipendono le prospettive di sviluppo collegate alla riacquistata sovranità sul Canale, e mantiene con l’Italia un  rapporto bilaterale molto cordiale, i cui contenuti si sono andati ampliando nello scorso anno. La situazione politica interna è caratterizzata da una piena democrazia e da un rispetto dei diritti umani indubbiamente all’avanguardia nella regione.
L’esigenza della protezione del Canale e della frontiera con la Colombia (sia da incursioni della guerriglia che da trasferimento di popolazione che fuggono da tali aree, nonché dall’entrata di narcotrafficanti), sono alla base della strategia di sicurezza approvata nel giugno scorso dal Governo.
Di particolare importanza per Panama è poi la lotta al narcotraffico, dato che, per la sua posizione geografica e per l’esistenza di strutture miranti a facilitare il commercio internazionale, il Paese costituisce il naturale luogo di transito e punto di partenza per lo smercio della droga prodotta nella vicina Colombia. Il Paese è impegnato in tale lotta, per la quale peraltro non dispone di risorse adeguate.
I rapporti bilaterali fra Italia e Panama, qualitativamente ottimi, sono in crescita anche dal punto di vista quantitativo. Sul fronte politico, si segnala l’appoggio che il Governo Moscoso ha sempre riservato alle candidature italiane. In particolare, ha già assicurato il voto favorevole all’Italia per l’elezione al seggio non permanente del Consiglio di Sicurezza del biennio 2001-2002 e si è unita al gruppo di Paesi che, come l’Italia, si oppone a che l’Assemblea Generale dell’ONU del Millennio si pronunci sulla riforma del Consiglio di Sicurezza. Dal punto di vista economico, mentre gli investimenti italiani sono modesti e limitati per lo più al settore finanziario (Banca Commerciale e Assicurazioni Generali), nel settore commerciale l'interscambio è notevole, tanto che nel 1999 Panama è risultato al quinto posto tra i Paesi dell’America Latina come mercato di sbocco delle esportazioni italiane (dopo Brasile, Argentina, Messico e Venezuela).

Giorni dell'Europa


13 settembre  2000
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