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Giorni dell'Europa

Venerdì 8 settembre 2000

1. PARLAMENTO EUROPEO - Prodi conferma l'impegno per l'allargamento.
Il Presidente Prodi, affiancato dal commissario Verheugen, ha effettuato una comunicazione davanti al Parlamento Europeo per chiarire i termini dell'intervista alla Suddeutsche Zeitung del 2 settembre. Il Presidente dell'esecutivo ha ribadito l'impegno della Commissione a portare avanti il processo di allargamento, elemento prioritario del proprio programma. E' una nuova pagina di storia da scrivere il più presto possibile anche se presenta aspetti complessi. Il processo negoziale deve essere chiaro, trasparente e condotto tenendo in considerazione gli sforzi richiesti ai paesi candidati, che l'Unione deve essere pronta ad accogliere a partire dal 1 gennaio 2003.
Il Presidente Prodi ha pure ribadito l'impegno a definire a Nizza una riforma istituzionale che rafforzi l'Unione anche nella percezione della pubblica opinione. L'allargamento ha bisogno di ampio sostegno negli Stati membri alla stregua delle procedure che questi hanno per le ratifiche.
Per parte sua, il Commissario Verheugen ha ringraziato per l'opportunità offertagli di chiarire l'intervista, esprimendo rammarico per il malinteso in cui è incorso: non aveva chiesto un referendum sull'allargamento in Germania, nè in altri stati membri. Il messaggio che voleva lanciare era che bisogna realizzare l'allargamento appena possibile, dialogando con i cittadini senza introdurre condizioni nuove. Il Commissario ha quindi ricordato la sua esperienza di Presidente della commissione del Bundestag per la ratifica dell'Euro, durante la quale emerse chiaramente la necessità di convincere i cittadini tedeschi dell'utilità della moneta unica.

2.
CONSIGLIO EUROPEO - La difesa dell'euro all'Ecofin.
Inizierà domani a Versailles il Consiglio informale Ecofin, con l’incontro pomeridiano dell’Eurogruppo. I temi principali in agenda riguardano la preparazione di una posizione unica in vista del prossimo G-7 e la difesa dell’Euro nei confronti delle sue recenti svalutazioni. Nel corso della riunione dell’Eurogruppo si tenterà di definire una posizione comune in vista del prossimo G7 e di individuare possibili azioni in difesa dell’Euro. Verranno quindi analizzate le situazioni di bilancio e le riforme strutturali in alcuni paesi tra cui l’Italia.
Successivamente i Ministri Ecofin dibatteranno alcuni temi quali l’avvio della circolazione materiale dell’Euro, con un confronto sulla preparazione dei paesi dell’Eurogruppo e sulle misure da adottare; vi sarà quindi una discussione sull’andamento del corso del petrolio.
Si discuterà infine dei seguiti del Consiglio europeo straordinario di Lisbona in materia di nuove tecnologie, della strategia di cambio e verifica della reale convergenza dei paesi candidati all’adesione, della Conferenza intergovernativa e del regime di voto sulle materie economico-finanziarie.

3. ITALIA - Al primo punto per l'Onu la lotta alla povertà.
Nel suo intervento al Summit del Millennio, il Presidente Amato ha posto in evidenza la centralità delle Nazioni Unite rispetto alle opportunità ed ai pericoli che accompagnano la globalizzazione, ricordando anche le responsabilità che gravano rispetto alla divisione tra i popoli del mondo: una divisione che impone una coerente  azione internazionale capace di porre al centro dell’attenzione non solo e non tanto gli interessi degli stati quanto il futuro degli individui.
Il Presidente del Consiglio ha posto in particolare risalto il ruolo che l’Italia ha già assunto per affrontare le proprie responsabilità, ricordando la proiezione dell’Italia nelle operazioni di pace (terzo paese contributore di truppe nelle missioni autorizzate o direttamente gestite dalle Nazioni Unite), nonchè la legge sulla remissione del debito, che va ben oltre gli impegni assunti in sede multilaterale.
Quattro sono poi le priorità, annunciate dal Presidente Amato, nell'azione dell'Italia:
· intensificare gli sforzi per dimezzare la povertà nel mondo entro il 2015, tramite la cancellazione del debito, ma anche altre misure quali l'apertura dei mercati dei paesi industrializzati e l'assegnazione di nuove risorse nei paesi meno sviluppati per l’educazione, l’accesso alle nuove tecnologie informatiche e la lotta contro le malattie.
· Migliorare la capacità delle Nazioni Unite di affrontare i conflitti. Si tratterà per il futuro non solo di fornire alle Nazioni Unite mezzi adeguati, ma anche di porre l’accento sulla prevenzione dei conflitti armati e sulla creazione di condizioni per il consolidamento in fase post-conflitto (peace-building).
· La difesa dei diritti umani universali, quale garanzia di un più giusto e democratico sistema internazionale. Un obiettivo che comprende in particolare l’impegno a favore dell’istituzione della Corte Penale Internazionale.
· La lotta alla criminalità internazionale organizzata: un impegno per cui  l’Italia intende fornire un contributo particolare nell’ambito delle Nazioni Unite, con l’organizzazione tra l’altro della conferenza di Palermo a fine anno.
Il Presidente del Consiglio ha quindi individuato tre linee di condotta convergenti in grado di perseguire le priorità individuate:
· rafforzare la cooperazione tra un rinnovato sistema delle Nazioni Unite, le istituzioni di Bretton Woods e le organizzazioni internazionali. Al riguardo il Presidente Amato ha in particolare ricordato il ruolo dell’Unione Europea e della PESC nello sviluppare le relazioni dei quindici con l’ONU, nonchè le speciali responsabilità che competeranno l’anno prossimo all’Italia quale presidenza del G8.
· Creare nuove forme di cooperazione tra le Nazioni Unite, il mondo delle organizzazioni non governative e il settore privato, nella convinzione che le implicazioni della globalizzazione possano essere governate solo grazie ad una nuova interazione con la società civile.
· Riesaminare le funzioni degli organismi delle Nazioni Unite per assicurarne una maggiore efficacia, legittimità democratica e capacità decisionale: criteri che sono in particolare alla base dell’azione italiana per la riforma del Consiglio di Sicurezza.

Giorni dell'Europa


8 settembre 2000
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