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Giorni dell'Europa

Giovedì 7 settembre 2000

1. UNIONE EUROPEA - Il commissario all'Allargamento si confronta con l'Italia.
Il Ministro Dini incontra oggi il Commissario per l'allargamento Verheugen, che giunge a Roma dopo aver avuto contatti con i governi di Francia, Svezia, Danimarca, Finlandia, Germania, Lussemburgo, Belgio e Regno Unito. Tale giro di consultazioni, sul cui esito riferirà direttamente al Ministro Dini, gli consentirà di acquisire elementi per la preparazione del rapporto di sintesi che dovrebbe presentare a fine ottobre in vista del dibattito al Consiglio Affari Generali del 20 novembre e delle decisioni del Consiglio Europeo di Nizza. Varie sono le questioni sulle quali Verheugen ricerca il consenso dei Paesi membri: innanzitutto la possibilità (e/o l’opportunità) di definire al Consiglio Europeo di Nizza le date obiettivo per ciascun Paese candidato e, se non a Nizza, in quale circostanza. Il quesito scaturisce dal dibattito sulle dottrine da seguire riguardo alle adesioni, e cioè se si debba scadenzare le adesioni in base ai differenti andamenti del processo di adesione dei diversi candidati o se si debba prevedere un adesione "in blocco" di un elevato numero di Paesi, sulla base di considerazioni di omogeneità "geopolitica".
Altre questioni sono la eventuale fissazione (a Nizza) di date obiettivo per le adesioni, lo scenario per le adesioni e le linee direttrici circa i periodi transitori da concordare, la possibilità di ammettere più di sei candidati nella prima tornata e dunque la necessità di rivedere le prospettive finanziarie del Consiglio Europeo di Berlino, modulate sulla aspettativa di un'Unione a ventuno. Quest'ultima questione rinvia al tema generale del prezzo dell'allargamento e di chi dovrà sopportarlo.

2. CONSIGLIO EUROPEO - Si guarda già a dopo la Presidenza francese.
Nella riunione informale dei Ministri degli Esteri di Evian dello scorso fine settimana il dibattito sul futuro dell'Europa ha perfezionato la riflessione sulla nuova configurazione dell'Unione Europea, alla luce del prossimo allargamento e delle riforme istituzionali in atto. La posizione italiana, illustrata dal Ministro Dini, nel premettere che lo sviluppo ulteriore dell'Unione dipenderà dal successo del Consiglio Europeo di Nizza del prossimo dicembre, non ritiene positivo prevedere sin da ora una seconda Conferenza Intergovernativa, ipotesi che al momento servirebbe esclusivamente a pregiudicare l'impegno in corso per Nizza. Potrebbe apparire più opportuno inserire, se del caso, nel Trattato delle "clausole abilitanti" che, sul modello di quanto avvenuto per il Trattato di Maastricht, consentirebbero eventuali modifiche senza ricorrere a nuove Conferenze ed a procedure di ratifiche.
Il momento più opportuno per affrontare le questioni del dopo-Nizza dovrebbe essere quello intercorrente tra la conclusione della Conferenza ed il primo allargamento. Sui contenuti del dopo-Nizza da parte italiana si è indicato in particolare le decisioni da adottare per il governo dell'economia al fine di fronteggiare sul piano esterno l'attuale debolezza dell'Euro e la riorganizzazione del testo dei Trattati  secondo le linee elaborate nelle proposte dell'Istituto Europeo di Firenze per assicurare il "Diritto costante".
Il Ministro Dini ha altresì ribadito il sostegno alle cooperazione rafforzate ed akke avanguardie aperte, sottolineando che dette cooperazioni se non saranno previste dai Trattati saranno comunque operative ed esistenti al di fuori di essi. Lo stesso imperativo dettato dall'allargamento impone in effetti scelte coraggiose e comporta pressocché inevitabilmente un'Europa a più velocità, senza prevedere discriminazioni ma assicurando le esigenze di coloro che intendano procedere ad un passo più spedito.
Il dibattito ha fatto successivamente emergere le posizioni contrapposte tra gli Stati membri più integrazionisti e quelli più reticenti, nonché le persistenti preoccupazioni dei paesi piccoli nei confronti di quelli grandi.

3. GRECIA - Il ministro degli Esteri a Belgrado: primo europeo dopo i bombardamenti.
Visita a Belgrado del Ministro degli Esteri greco Papandreou, la prima di un alto esponente di un Paese UE e NATO dalla fine dei bombardamenti sulla Jugoslavia dello scorso anno. Nel corso della sua permanenza nella capitale serba il Ministro Papandreou dovrebbe incontrare il Presidente jugoslavo Milosevic ed altri esponenti del regime, nonché il Patriarca ortodosso serbo Pavle. Il capo della diplomazia ellenica dovrebe anche avere un colloquio con Vojislav Kostunica, principale avversario di Milosevic alle elezioni presidenziali federali del prossimo 24 settembre.

4
. SAN MARINO - Prosegue l'adeguamento alle normative europee.
Il Ministro Dini ha incontrato ieri il Segretario di Stato agli Affari Esteri della Repubblica di San Marino, Gabriele Gatti. I due Ministri si sono soffermati sui risultati dell'azione coordinata e convergente che i due Paesi stanno da tempo conducendo nei fori internazionali, dall'Organizzazione delle Nazioni Unite, dove si tiene in questi giorni l'Assemblea del Millennio, al Consiglio d'Europa, di cui l'Italia detiene <attualmente la Presidenza, all'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, attivamente impegnata, in questa fase, nello scacchiere dei Balcani.
Prendendo atto dei progressi registrati negli ultimi anni sulla via di una più stretta collaborazione tra le Amministrazioni dei due Paesi, sono state poi esaminate le relazioni bilaterali in tutti i settori di maggiore interesse reciproco, quali le relazioni economiche, valutarie e finanziarie; il lavoro frontaliero; il comune impegno di addivenire quanto prima alla stipula di un accordo sulla imposizione, anche per favorire gli investimenti tra i due Paesi; la collaborazione ai fini della prevenzione e della repressione dei fenomeni che possano dar luogo a fattispecie criminose a danno di entrambi i Paesi.
In tale quadro, i due Ministri hanno preso atto del crescente allineamento della Repubblica di San Marino agli standard di collaborazione europei, come testimoniato anche dalla firma, nel giugno scorso, da parte della Repubblica del Titano, della Convenzione in materia di collaborazione giudiziaria. I due Ministri hanno concordato sulla necessità di proseguire sulla via di tale impegno, con un approccio globale che permetta di affrontare più direttamente le questioni emergenti e di arricchire ulteriormente le eccellenti relazioni tra i due Stati.

Giorni dell'Europa


 7 settembre 2000
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