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Giorni dell'Europa

Venerdì 1 settembre 2000

1. OSCE - Critiche alle leggi elettorali jugoslave.
Secondo uno studio dell'Ufficio per le Istituzioni Democratiche e i Diritti Umani (ODIHR) dell’OSCE, le leggi che disciplineranno le prossime elezioni in Jugoslavia sono incompatibili con gli standard elettorali internazionali. Verrebbero in particolare ritenute inadeguate le misure volte a garantire la presenza di osservatori neutrali e il lavoro dei "media"; mentre risulterebbe assente inoltre qualsiasi meccanismo che costringa il governo a rendere pubblici i risultati dello scrutinio a ciascun livello della conta dei voti.
L'ODIHR era stato incaricato di analizzare la legislazione elettorale jugoslava nonostante il rifiuto, opposto dalle Autorità di Belgrado, all’effettuazione di una missione di valutazione tecnica nella Federazione jugoslava da parte dello stesso organismo.
Il monitoraggio della comunità internazionale delle elezioni in RFJ dovrebbe essere completato, secondo le intenzioni della Presidenza austriaca dell’OSCE, da un’azione di controllo della stessa Presidenza sullo svolgimento della campagna elettorale e sulla regolarità delle operazioni di voto. Per tale attività, la Presidenza austriaca potrebbe avvalersi delle analisi da raccogliere in loco sia presso le Rappresentanze diplomatiche sia presso le ONG e gli osservatori locali. E’ infine previsto che, al termine delle operazioni elettorali, si predisponga un rapporto conclusivo da parte della stessa Presidenza, redatto sotto la propria responsabilità senza negoziato con gli altri Stati partecipanti.

2. GERMANIA - La condanna di tre neonazisti.
Proprio nel decimo anniversario della firma del Trattato di riunificazione il tribunale di Halle ha comminato pene esemplari ai tre neo-nazisti colpevoli dell’assassinio di un immigrato mozambicano (un ergastolo e condanne a 9 anni di reclusione ai due imputati minorenni). Il carattere esemplare della condanna si evince anche dal fatto che i tre attentatori erano al momento dell’assassinio in stato di ubriachezza e quindi tecnicamente non in grado di intendere e di volere: si è inteso rispondere a forti timori dell’opinione pubblica e a preoccupazioni per l’immagine della Germania espresse dalle maggiori autorità politiche.
La stampa tedesca ha trattato in modo variegato la notizia: per molti giornali essa ha costituito il titolo principale di prima pagina, da altri (inclusa la Frankfurter Allgemeine Zeitung), è stata confinata alle pagine interne, mentre moderato è stato l’approfondimento di radio e televisione. Tali diversità di approccio riflettono i dubbi esistenti nella società tedesca circa le strategie da adottare nei confronti dell’estremismo di destra. Sotto questo aspetto, l’idea di mettere fuori legge del partito di estrema destra NPD, registrerebbe il dissenso di più di un terzo dei tedeschi. La priorità sembra essere quella di affrontare innanzitutto i problemi sociali dell’ambiente l’estremismo di destra trae linfa.
Per questo, l’attualità ben si presta a riflessioni circa l’anniversario del Trattato sulla riunificazione. La società tedesca infatti rivela, pur con spettacolari progressi (soprattutto in Turingia e Sassonia), la fragilità della coesione tra le due sue componenti di est e ovest. Il viaggio che il Cancelliere sta compiendo nell’ex DDR intenderebbe esattamente affrontare anche questa realtà, dimostrando la disponibilità dell’Esecutivo ad ascoltare le esigenze dell’est, pur senza fare per ora concessioni sul terreno delle esenzioni fiscali, dell’adeguamento dei salari dei dipendenti pubblici orientali a quello dei loro colleghi dell’ovest e dell’orario di lavoro ai livelli occidentali. Non a caso la SPD ha di nuovo distanziato nei sondaggi la CDU, tornata ad impelagarsi nello scandalo dei fondi neri e sempre più divisa al proprio interno.

3. IRLANDA DEL NORD - Nonostante la violenza, si collabora.
Malgrado i recenti gravi atti di violenza verificatisi soprattutto all’interno della comunità protestante dell’Ulster, un funzionario del Dipartimento per gli Affari Esteri di Dublino ha rilasciato a "The Irish Times" dichiarazioni positive circa il buon funzionamento delle istituzioni "Nord-Sud" create dagli accordi di Belfast.
Negli ultimi tempi il Consiglio Ministeriale Nord-Sud si è riunito in diversi formati. La Repubblica irlandese è stata di volta in volta rappresentata dal Vice Primo Ministro e dai Ministri delle Finanze, dell’Agricoltura e della Sanità mentre le delegazioni del Nord sono state guidate da membri dell’Esecutivo nordirlandese appartenenti a tutti i partiti che lo compongono, in rappresentanza quindi delle due comunità come del resto previsto dagli accordi summenzionati e con l’unica eccezione del Democratic Unionist Party. Secondo l’intervista citata, gli incontri si sono svolti in un clima improntato ad armonia e concretezza ed hanno consentito di compiere apprezzabili progressi in materie particolarmente cruciali e complesse quali il commercio, l’agricoltura, la sanità, i programmi finanziati dalla Commissione Europea e le vie d’acqua.

4. ITALIA - Permessi di soggiorno per i cittadini somali.
Si è tenuta nel pomeriggio di ieri alla Farnesina una riunione tecnica interministeriale, nel corso della quale sono state esaminate le possibilità di estendere la validità oltre il 31 dicembre prossimo dei permessi di soggiorno ai somali ammessi legalmente in Italia. In questo quadro, sono state anche prospettate ipotesi di soluzione per venire incontro alle richieste di tali gruppi di cittadini somali in Italia per i ricongiungimenti dei loro familiari - resi difficili dalle particolari condizioni esistenti in Somalia - e per i titoli di viaggio.
All’incontro hanno preso parte rappresentanti del Ministero dell’Interno, del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, del Dipartimento della Solidarietà sociale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Prefettura e dell’Amministrazione comunale di Firenze.

5. ITALIA - Circa due milioni i cittadini australiani di origine italiana.
Il Segretario Generale del ministero degli Esteri italiano ha compiuto, su invito delle autorità australiane, una visita di lavoro in quel paese. L’Ambasciatore Vattani nel corso della sua permanenza ha avuto colloqui con il suo omologo australiano accompagnato dai competenti Direttori Generali e coi segretari generali di alcuni dipartimenti governativi tra i quali Difesa, Immigrazione, Agricoltura, Arte e Comunicazione ed Informatica, Commercio Estero e con i maggiori esponenti della comunità italiana, nonchè con lo Speaker della Camera dei Deputati ed il Vice Primo Ministro.
Numerosi gli argomenti trattati nel corso degli incontri. In particolare, per quanto concerne i rapporti bilaterali, si è fatto stato da ambedue le parti dell’eccellente condizione delle relazioni esistenti in tutti i campi. E’ stata inoltre passata in rassegna la situazione nell’area e le relazioni con i Paesi vicini ed esaminato il ruolo che l’Australia svolge nella regione. La parte australiana ha ancora una volta espresso il proprio ringraziamento al Governo italiano per la partecipazione di un contingente militare alle operazioni Interfet in East Timor.
La visita ha quindi permesso di approfondire i vari aspetti collegati alla presenza della comunità residente di origine italiana che rappresenta quasi il 10% della popolazione con circa due milioni di persone e che è la più numerosa di tutto il continente asiatico. Particolare attenzione è stata dedicata all’insegnamento della lingua italiana a tutti i livelli, alla preparazione della prossima Conferenza degli italiani nel mondo e alla concomitante riunione dei consoli, nonché agli adempimenti connessi all’esercizio del voto all’estero.

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1 settembre 2000
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