i-e357
1.
OSCE - Critiche alle leggi elettorali jugoslave.
Secondo uno
studio dell'Ufficio per le Istituzioni Democratiche e i Diritti Umani (ODIHR)
dell’OSCE, le leggi che disciplineranno le prossime elezioni in Jugoslavia
sono incompatibili con gli standard
elettorali internazionali. Verrebbero in particolare ritenute inadeguate le
misure volte a garantire la presenza di osservatori neutrali e il lavoro dei "media";
mentre risulterebbe assente inoltre qualsiasi meccanismo che costringa il
governo a rendere pubblici i risultati dello scrutinio a ciascun livello della
conta dei voti.
L'ODIHR era stato incaricato di analizzare la legislazione elettorale jugoslava
nonostante il rifiuto, opposto dalle Autorità di Belgrado, all’effettuazione
di una missione di valutazione tecnica nella Federazione jugoslava da parte
dello stesso organismo.
Il monitoraggio della comunità internazionale delle elezioni in RFJ dovrebbe
essere completato, secondo le intenzioni della Presidenza austriaca dell’OSCE,
da un’azione di controllo della stessa Presidenza sullo svolgimento della
campagna elettorale e sulla regolarità delle operazioni di voto. Per tale
attività, la Presidenza austriaca potrebbe avvalersi delle analisi da
raccogliere in loco sia presso le Rappresentanze diplomatiche sia presso le ONG
e gli osservatori locali. E’ infine previsto che, al termine delle operazioni
elettorali, si predisponga un rapporto conclusivo da parte della stessa
Presidenza, redatto sotto la propria responsabilità senza negoziato con gli
altri Stati partecipanti.
2. GERMANIA - La condanna di tre neonazisti.
Proprio nel decimo anniversario della firma del Trattato di
riunificazione il tribunale di Halle ha comminato pene esemplari ai tre
neo-nazisti colpevoli dell’assassinio di un immigrato mozambicano (un
ergastolo e condanne a 9 anni di reclusione ai due imputati minorenni). Il
carattere esemplare della condanna si evince anche dal fatto che i tre
attentatori erano al momento dell’assassinio in stato di ubriachezza e quindi
tecnicamente non in grado di intendere e di volere: si è inteso rispondere a
forti timori dell’opinione pubblica e a preoccupazioni per l’immagine della
Germania espresse dalle maggiori autorità politiche.
La stampa tedesca ha trattato in modo variegato la notizia: per molti giornali
essa ha costituito il titolo principale di prima pagina, da altri (inclusa la Frankfurter
Allgemeine Zeitung), è stata confinata alle pagine interne, mentre moderato
è stato l’approfondimento di radio e televisione. Tali diversità di
approccio riflettono i dubbi esistenti nella società tedesca circa le strategie
da adottare nei confronti dell’estremismo di destra. Sotto questo aspetto,
l’idea di mettere fuori legge del partito di estrema destra NPD, registrerebbe
il dissenso di più di un terzo dei tedeschi. La priorità sembra essere quella
di affrontare innanzitutto i problemi sociali dell’ambiente l’estremismo di
destra trae linfa.
Per questo, l’attualità ben si presta a riflessioni circa l’anniversario
del Trattato sulla riunificazione. La società tedesca infatti rivela, pur con
spettacolari progressi (soprattutto in Turingia e Sassonia), la fragilità della
coesione tra le due sue componenti di est e ovest. Il viaggio che il Cancelliere
sta compiendo nell’ex DDR intenderebbe esattamente affrontare anche questa
realtà, dimostrando la disponibilità dell’Esecutivo ad ascoltare le esigenze
dell’est, pur senza fare per ora concessioni sul terreno delle esenzioni
fiscali, dell’adeguamento dei salari dei dipendenti pubblici orientali a
quello dei loro colleghi dell’ovest e dell’orario di lavoro ai livelli
occidentali. Non a caso la SPD ha di nuovo distanziato nei sondaggi la CDU,
tornata ad impelagarsi nello scandalo dei fondi neri e sempre più divisa al
proprio interno.
3. IRLANDA DEL NORD - Nonostante la violenza, si
collabora.
Malgrado i recenti gravi atti di violenza verificatisi soprattutto
all’interno della comunità protestante dell’Ulster, un funzionario del
Dipartimento per gli Affari Esteri di Dublino ha rilasciato a "The
Irish Times" dichiarazioni positive circa il buon funzionamento delle
istituzioni "Nord-Sud" create dagli accordi di Belfast.
Negli ultimi tempi il Consiglio Ministeriale Nord-Sud si è riunito in diversi
formati. La Repubblica irlandese è stata di volta in volta rappresentata dal
Vice Primo Ministro e dai Ministri delle Finanze, dell’Agricoltura e della
Sanità mentre le delegazioni del Nord sono state guidate da membri
dell’Esecutivo nordirlandese appartenenti a tutti i partiti che lo compongono,
in rappresentanza quindi delle due comunità come del resto previsto dagli
accordi summenzionati e con l’unica eccezione del Democratic Unionist Party. Secondo l’intervista citata, gli
incontri si sono svolti in un clima improntato ad armonia e concretezza ed hanno
consentito di compiere apprezzabili progressi in materie particolarmente
cruciali e complesse quali il commercio, l’agricoltura, la sanità, i
programmi finanziati dalla Commissione Europea e le vie d’acqua.
4. ITALIA - Permessi di soggiorno per i cittadini
somali.
Si è tenuta nel pomeriggio di ieri alla Farnesina una riunione
tecnica interministeriale, nel corso della quale sono state esaminate le
possibilità di estendere la validità oltre il 31 dicembre prossimo dei
permessi di soggiorno ai somali ammessi legalmente in Italia. In questo quadro,
sono state anche prospettate ipotesi di soluzione per venire incontro alle
richieste di tali gruppi di cittadini somali in Italia per i ricongiungimenti
dei loro familiari - resi difficili dalle particolari condizioni esistenti in
Somalia - e per i titoli di viaggio.
All’incontro hanno preso parte rappresentanti del Ministero dell’Interno,
del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, del Dipartimento della
Solidarietà sociale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della
Prefettura e dell’Amministrazione comunale di Firenze.
5. ITALIA - Circa due milioni i cittadini
australiani di origine italiana.
Il Segretario Generale del ministero degli Esteri italiano ha
compiuto, su invito delle autorità australiane, una visita di lavoro in quel
paese. L’Ambasciatore Vattani nel corso della sua permanenza ha avuto colloqui
con il suo omologo australiano accompagnato dai competenti Direttori Generali e
coi segretari generali di alcuni dipartimenti governativi tra i quali Difesa,
Immigrazione, Agricoltura, Arte e Comunicazione ed Informatica, Commercio Estero
e con i maggiori esponenti della comunità italiana, nonchè con lo Speaker
della Camera dei Deputati ed il Vice Primo Ministro.
Numerosi gli argomenti trattati nel corso degli incontri. In particolare, per
quanto concerne i rapporti bilaterali, si è fatto stato da ambedue le parti
dell’eccellente condizione delle relazioni esistenti in tutti i campi. E’
stata inoltre passata in rassegna la situazione nell’area e le relazioni con i
Paesi vicini ed esaminato il ruolo che l’Australia svolge nella regione. La
parte australiana ha ancora una volta espresso il proprio ringraziamento al
Governo italiano per la partecipazione di un contingente militare alle
operazioni Interfet in East Timor.
La visita ha quindi permesso di approfondire i vari aspetti collegati alla
presenza della comunità residente di origine italiana che rappresenta quasi il
10% della popolazione con circa due milioni di persone e che è la più numerosa
di tutto il continente asiatico. Particolare attenzione è stata dedicata
all’insegnamento della lingua italiana a tutti i livelli, alla preparazione
della prossima Conferenza degli italiani nel mondo e alla concomitante riunione
dei consoli, nonché agli adempimenti connessi all’esercizio del voto
all’estero.
1
settembre 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |