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Giorni dell'Europa

Giovedì 10 agosto 2000

1. EUROPA - La sicurezza nell'Adriatico.
Si svolge oggi alla Farnesina una riunione straordinaria dei Paesi rivieraschi (Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Italia, Grecia e Slovenia) aderenti al Processo per lo sviluppo e la sicurezza dell’Adriatico e dello Jonio, avviato dall’Italia con la Conferenza di Ancona del 19-20 maggio scorsi. La riunione odierna è finalizzata a promuovere una più efficace collaborazione sul fronte della lotta alla criminalità e alla immigrazione clandestina.
La riunione, che ha luogo a livello di Sottosegretari agli Affari Esteri e all’Interno, permetterà di discutere con quali modalità possano essere rapidamente attuati efficaci meccanismi di coordinamento e di monitoraggio con la partecipazione delle Autorità di tutti i Paesi interessati dai fenomeni criminali. A tale proposito, la Dichiarazione sottoscritta a maggio ad Ancona impegna i Paesi firmatari a rafforzare la collaborazione reciproca mediante una struttura di collegamento permanente di polizia, di dogana e di giustizia, ad armonizzare le legislazioni penali e ad assicurare il massimo impegno nelle indagini volte a contrastare la criminalità organizzata ed il traffico di esseri umani. La sfera d’azione del Processo adriatico-jonico comprende inoltre altri settori, quali la sicurezza della navigazione, la tutela dell’ambiente e delle risorse ittiche, la cooperazione economica e culturale ed il turismo.

2. IRLANDA - Al vice primo ministro non piace l'Europa federale.
Un intervento in chiave sostanzialmente euroscettica è stato pronunciato dal leader del partito Democratico-progressista (alleato minore nella coalizione di Governo) e Vice Primo Ministro, Mary Harney. Harney ha mirato a valorizzare le peculiarità della situazione irlandese nel contesto U.E. ed a dimostrare l’interesse nazionale a mantenerle.
Partendo dalla premessa che Irlanda è "geograficamente più vicina a Berlino ma probabilmente è spiritualmente più prossima a Boston", il Vice Premier ha sostenuto che il sistema irlandese è più simile a quello americano fondato sulla libera iniziativa e l’imprenditorialità che non a quello europeo, portato a privilegiare l’interventismo statale quale mezzo per il conseguimento di fini di armonia ed inclusione sociale. Harney ha quindi enfatizzato l’esplosione delle attività economiche in Irlanda negli ultimi anni, resa possibile da una coraggiosa politica fiscale e dal fatto che il Paese, pur facendo parte dell’U.E., ed ora anche dell’UME, mantiene ancora un sostanziale controllo del proprio destino politico ed economico. Di conseguenza, un’evoluzione dell’Unione in senso federale con il trasferimento ad essa di ulteriori poteri decisionali "non sarebbe nell’interesse dell’Irlanda e, probabilmente, nemmeno della stessa Europa".

3. ITALIA - Visita  del ministro palestinese Shaatg.
Il Ministro del Piano e della Cooperazione internazionale palestinese, Nabil Shaath, in visita a Roma in qualità di emissario del Presidente Arafat, ha ieri illustrato in dettaglio al Ministro degli Affari Esteri Lamberto Dini i risultati dei recenti negoziati di Camp David, mettendo in evidenza, in particolare, gli importanti progressi conseguiti.
Per Shaath il Presidente Arafat resta pienamente impegnato per la prosecuzione dei negoziati e convinto della necessità di un più visibile ruolo dell'Europa in previsione, altresì, della concreta applicazione delle intese stesse che, egli ha osservato, vengono a toccare questioni di interesse primario anche per l’Europa.
Il Ministro Dini ha espresso l’apprezzamento del Governo italiano per il ruolo svolto dal Presidente Clinton, che ha promosso e ospitato il Vertice, e per gli sforzi negoziali compiuti dal Presidente Arafat e dal Primo Ministro Barak. Egli ha sottolineato l’importanza di mantenere vivo il dialogo negoziale tra israeliani e palestinesi anche nelle prossime settimane per il raggiungimento, nei tempi concordati, dell’accordo definitivo di pace.

4. ITALIA - Sono tornate dal Kuwait Erica e Marta.
Le due minori
italiane "Erica" e "Marta" ospitate nell’Ambasciata d’Italia in Kuwait rispettivamente dal 16 gennaio e dal 3 giugno sono arrivate ieri poco prima della mezzanotte all’aeroporto torinese di Caselle con un volo speciale, accompagnate dalla madre e dal Sottosegretario agli Affari Esteri On. Franco Danieli.
La questione si è risolta grazie a un provvedimento d’urgenza della magistratura kuwaitiana che, nel rispetto delle sentenze in precedenza emesse nella vertenza che ha coinvolto le due minori, ha accolto un’istanza di carattere umanitario presentata dall’Ambasciata d’Italia in Kuwait in considerazione del grave stato di salute delle minori. La magistratura kuwaitiana, con il suo provvedimento, ha permesso alle minori di rimpatriare per ricevere opportune cure mediche presso centri clinici specializzati. La soluzione della vicenda è stata favorita dagli ottimi rapporti bilaterali esistenti tra il Kuwait e l’Italia e dal comune impegno nel settore dei diritti umani.

Giorni dell'Europa


10 agosto 2000
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