i-e353
1.
EUROPA - La sicurezza nell'Adriatico.
Si svolge
oggi alla Farnesina una riunione straordinaria dei Paesi rivieraschi (Albania,
Bosnia-Erzegovina, Croazia, Italia, Grecia e Slovenia) aderenti al Processo per
lo sviluppo e la sicurezza dell’Adriatico e dello Jonio, avviato dall’Italia
con la Conferenza di Ancona del 19-20 maggio scorsi. La riunione odierna è
finalizzata a promuovere una più efficace collaborazione sul fronte della lotta
alla criminalità e alla immigrazione clandestina.
La riunione, che ha luogo a livello di Sottosegretari agli Affari Esteri e
all’Interno, permetterà di discutere con quali modalità possano essere
rapidamente attuati efficaci meccanismi di coordinamento e di monitoraggio con
la partecipazione delle Autorità di tutti i Paesi interessati dai fenomeni
criminali. A tale proposito, la Dichiarazione sottoscritta a maggio ad Ancona
impegna i Paesi firmatari a rafforzare la collaborazione reciproca mediante una
struttura di collegamento permanente di polizia, di dogana e di giustizia, ad
armonizzare le legislazioni penali e ad assicurare il massimo impegno nelle
indagini volte a contrastare la criminalità organizzata ed il traffico di
esseri umani. La sfera d’azione del Processo adriatico-jonico comprende
inoltre altri settori, quali la sicurezza della navigazione, la tutela
dell’ambiente e delle risorse ittiche, la cooperazione economica e culturale
ed il turismo.
2. IRLANDA - Al vice primo ministro non piace
l'Europa federale.
Un intervento in chiave sostanzialmente euroscettica è stato
pronunciato dal leader del partito Democratico-progressista (alleato minore
nella coalizione di Governo) e Vice Primo Ministro, Mary Harney. Harney ha
mirato a valorizzare le peculiarità della situazione irlandese nel contesto
U.E. ed a dimostrare l’interesse nazionale a mantenerle.
Partendo dalla premessa che Irlanda è "geograficamente più vicina a
Berlino ma probabilmente è spiritualmente più prossima a Boston", il Vice
Premier ha sostenuto che il sistema irlandese è più simile a quello americano
fondato sulla libera iniziativa e l’imprenditorialità che non a quello
europeo, portato a privilegiare l’interventismo statale quale mezzo per il
conseguimento di fini di armonia ed inclusione sociale. Harney ha quindi
enfatizzato l’esplosione delle attività economiche in Irlanda negli ultimi
anni, resa possibile da una coraggiosa politica fiscale e dal fatto che il
Paese, pur facendo parte dell’U.E., ed ora anche dell’UME, mantiene ancora
un sostanziale controllo del proprio destino politico ed economico. Di
conseguenza, un’evoluzione dell’Unione in senso federale con il
trasferimento ad essa di ulteriori poteri decisionali "non sarebbe
nell’interesse dell’Irlanda e, probabilmente, nemmeno della stessa
Europa".
3. ITALIA - Visita
del ministro palestinese Shaatg.
Il Ministro del Piano e della Cooperazione internazionale
palestinese, Nabil Shaath, in visita a Roma in qualità di emissario del
Presidente Arafat, ha ieri illustrato in dettaglio al Ministro degli Affari
Esteri Lamberto Dini i risultati dei recenti negoziati di Camp David, mettendo
in evidenza, in particolare, gli importanti progressi conseguiti.
Per Shaath il Presidente Arafat resta pienamente impegnato per la prosecuzione
dei negoziati e convinto della necessità di un più visibile ruolo dell'Europa
in previsione, altresì, della concreta applicazione delle intese stesse che,
egli ha osservato, vengono a toccare questioni di interesse primario anche per
l’Europa.
Il Ministro Dini ha espresso l’apprezzamento del Governo italiano per il ruolo
svolto dal Presidente Clinton, che ha promosso e ospitato il Vertice, e per gli
sforzi negoziali compiuti dal Presidente Arafat e dal Primo Ministro Barak. Egli
ha sottolineato l’importanza di mantenere vivo il dialogo negoziale tra
israeliani e palestinesi anche nelle prossime settimane per il raggiungimento,
nei tempi concordati, dell’accordo definitivo di pace.
4. ITALIA - Sono tornate dal Kuwait Erica e Marta.
Le due minori italiane "Erica" e "Marta" ospitate
nell’Ambasciata d’Italia in Kuwait rispettivamente dal 16 gennaio e dal 3
giugno sono arrivate ieri poco prima della mezzanotte all’aeroporto torinese
di Caselle con un volo speciale, accompagnate dalla madre e dal Sottosegretario
agli Affari Esteri On. Franco Danieli.
La questione si è risolta grazie a un provvedimento d’urgenza della
magistratura kuwaitiana che, nel rispetto delle sentenze in precedenza emesse
nella vertenza che ha coinvolto le due minori, ha accolto un’istanza di
carattere umanitario presentata dall’Ambasciata d’Italia in Kuwait in
considerazione del grave stato di salute delle minori. La magistratura
kuwaitiana, con il suo provvedimento, ha permesso alle minori di rimpatriare per
ricevere opportune cure mediche presso centri clinici specializzati. La
soluzione della vicenda è stata favorita dagli ottimi rapporti bilaterali
esistenti tra il Kuwait e l’Italia e dal comune impegno nel settore dei
diritti umani.
10
agosto 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |