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1. ITALIA – Il Roma il ministro degli Esteri dell'Ecuador.
Il Ministro
Dini incontra oggi il Ministro degli Esteri dell’Ecuador, Heinz Moeller Freile.
La visita di Moeller Freile in Italia consente di riprendere i contatti a
livello governativo dopo la missione a Quito, nel febbraio del 1999,
dell’allora Sottosegretario Patrizia Toia. L’attuale visita costituisce per
le autorita’ del Paese andino l’occasione da un lato per riaffacciarsi sulla
scena europea dopo le turbolenze istituzionali degli ultimi tempi e per
affrontare questioni di carattere economico; dall’altro per manifestare ai
Paesi che verranno toccati nel presente periplo (Italia, Spagna, Santa Sede) le
crescenti preoccupazioni del governo di Quito per la situazione nella vicina
Colombia.
Il defenestramento, nel gennaio scorso, del Presidente Mahuad e la sostituzione,
sulla spinta di pressioni di origine indigenista, da parte del suo Vice Noboa
avevano posto fine ad una confusa e tormentata fase politica, consentendo il
ritorno ad una certa legalita’ istituzionale. Il tutto anche a seguito di
pressioni esterne (ed in primo luogo di quelle statunitensi) nel timore di
derive autoritarie che avrebbe potuto avere pesanti ripercussioni in una
regione, come quella andina, gia’ travagliata da problemi istituzionali in
tutti i paesi dell’area (Venezuela, Colombia, Perù e Bolivia).
Il ripristino di una qualche forma di legalita’ non allevia la difficile
situazione economica. Persistono, come è inevitabile, tutti i gravi problemi
interni di ordine economico e sociale, cosi’ come il peso di un debito estero
(14,4, miliardi di dollari con un servizio del debito pari al 32,2% del valore
delle esportazioni che nel 1999 hanno raggiunto i 4451 milioni di dollari) che
vede l’Italia quale principale creditore nell’ambito del Club di Parigi (254
milioni di dollari).
Per far fronte alla difficile situazione economica, il governo ha adottato una
serie di misure macroeconomiche nel quadro di un programma di aggiustamento
concordato con l’FMI e che prevede fra l’altro il completa ancoraggio al
dollaro dell’economia a partire dal prossimo 13 settembre.
Sul fronte esterno, sono stati avviati negoziati con il Club di Parigi per la
ristrutturazione del debito estero dell’Ecuador resa piu’ complessa dal
coinvolgimento del settore privato mentre prosegue il contenzioso apertosi in
sede OMC con l’Unione Europea, sullo spinoso problema del regime di
esportazione delle banane.
In ambito regionale Quito (dopo aver trovato nel 1998 una soluzione al
contenzioso territoriale con il Peru’) guarda con preoccupazione a possibili
ripercussioni interne della crisi in atto in Colombia e riconosce apertamente le
infiltrazioni di narcoguerriglieri nelle sue province amazzoniche. Cresce anche
il timore che un’eventuale applicazione del Plan Colombia possa essere
all’origine di un’ondata di profughi diretti verso l’Ecuador, stimata fino
a 40.000 unita’. E’ quindi prevedibile che lo stesso Moeller colga
l’occasione delle visite in Europa per chiedere a Spagna e Italia di aiutare
l’Ecuador nell’eventualita’ che venga chiamato a far fronte a tale
problema. Queste difficolta’, politiche ed economiche, possono contribuire a
spiegare come Quito, dopo alcune esitazioni, abbia deciso di appoggiare la
nostra candidatura al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
In un quadro regionale più esteso, l’Ecuador persegue da anni una politica di
integrazione latino-americana che vada oltre la Comunità Andina, attraverso il
rafforzamento del dialogo con il Mercosur. Questo Governo mostra inoltre un
rinnovato interesse verso l’Europa unitamente a una rinnovata attenzione anche
ai rapporti con la Russia, mercato dalle notevoli potenzialità per i principali
prodotti di esportazione ecuadoriana (greggio e derivati, banane, gamberi,
caffe’ e cacao).
2. JUGOSLAVIA - Il Montenegro boicotta le elezioni?.
La presidenza del Montenegro sembra decisa a procedere nella sua
intenzione di boicottare le elezioni del prossimo 24 settembre, quando gli
elettori jugoslavi dovranno eleggere il nuovo Presidente ed il Parlamento. La
notizia è stata resa nota dal primo Ministro Vujanovic dopo che a Podgorica si
era svolta una riunione con i rappresentanti dell’opposizione serba.
3
agosto 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |