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Giorni dell'Europa

Giovedì 3 agosto 2000

1. ITALIA – Il Roma il ministro degli Esteri dell'Ecuador.
Il Ministro Dini incontra oggi il Ministro degli Esteri dell’Ecuador, Heinz Moeller Freile. La visita di Moeller Freile in Italia consente di riprendere i contatti a livello governativo dopo la missione a Quito, nel febbraio del 1999, dell’allora Sottosegretario Patrizia Toia. L’attuale visita costituisce per le autorita’ del Paese andino l’occasione da un lato per riaffacciarsi sulla scena europea dopo le turbolenze istituzionali degli ultimi tempi e per affrontare questioni di carattere economico; dall’altro per manifestare ai Paesi che verranno toccati nel presente periplo (Italia, Spagna, Santa Sede) le crescenti preoccupazioni del governo di Quito per la situazione nella vicina Colombia.
Il defenestramento, nel gennaio scorso, del Presidente Mahuad e la sostituzione, sulla spinta di pressioni di origine indigenista, da parte del suo Vice Noboa avevano posto fine ad una confusa e tormentata fase politica, consentendo il ritorno ad una certa legalita’ istituzionale. Il tutto anche a seguito di pressioni esterne (ed in primo luogo di quelle statunitensi) nel timore di derive autoritarie che avrebbe potuto avere pesanti ripercussioni in una regione, come quella andina, gia’ travagliata da problemi istituzionali in tutti i paesi dell’area (Venezuela, Colombia, Perù e Bolivia).
Il ripristino di una qualche forma di legalita’ non allevia la difficile situazione economica. Persistono, come è inevitabile, tutti i gravi problemi interni di ordine economico e sociale, cosi’ come il peso di un debito estero (14,4, miliardi di dollari con un servizio del debito pari al 32,2% del valore delle esportazioni che nel 1999 hanno raggiunto i 4451 milioni di dollari) che vede l’Italia quale principale creditore nell’ambito del Club di Parigi (254 milioni di dollari).
Per far fronte alla difficile situazione economica, il governo ha adottato una serie di misure macroeconomiche nel quadro di un programma di aggiustamento concordato con l’FMI e che prevede fra l’altro il completa ancoraggio al dollaro dell’economia a partire dal prossimo 13 settembre.
Sul fronte esterno, sono stati avviati negoziati con il Club di Parigi per la ristrutturazione del debito estero dell’Ecuador resa piu’ complessa dal coinvolgimento del settore privato mentre prosegue il contenzioso apertosi in sede OMC con l’Unione Europea, sullo spinoso problema del regime di esportazione delle banane.
In ambito regionale Quito (dopo aver trovato nel 1998 una soluzione al contenzioso territoriale con il Peru’) guarda con preoccupazione a possibili ripercussioni interne della crisi in atto in Colombia e riconosce apertamente le infiltrazioni di narcoguerriglieri nelle sue province amazzoniche. Cresce anche il timore che un’eventuale applicazione del Plan Colombia possa essere all’origine di un’ondata di profughi diretti verso l’Ecuador, stimata fino a 40.000 unita’. E’ quindi prevedibile che lo stesso Moeller colga l’occasione delle visite in Europa per chiedere a Spagna e Italia di aiutare l’Ecuador nell’eventualita’ che venga chiamato a far fronte a tale problema. Queste difficolta’, politiche ed economiche, possono contribuire a spiegare come Quito, dopo alcune esitazioni, abbia deciso di appoggiare la nostra candidatura al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
In un quadro regionale più esteso, l’Ecuador persegue da anni una politica di integrazione latino-americana che vada oltre la Comunità Andina, attraverso il rafforzamento del dialogo con il Mercosur. Questo Governo mostra inoltre un rinnovato interesse verso l’Europa unitamente a una rinnovata attenzione anche ai rapporti con la Russia, mercato dalle notevoli potenzialità per i principali prodotti di esportazione ecuadoriana (greggio e derivati, banane, gamberi, caffe’ e cacao).

2. JUGOSLAVIA - Il Montenegro boicotta le elezioni?.
La presidenza del Montenegro sembra decisa a procedere nella sua intenzione di boicottare le elezioni del prossimo 24 settembre, quando gli elettori jugoslavi dovranno eleggere il nuovo Presidente ed il Parlamento. La notizia è stata resa nota dal primo Ministro Vujanovic dopo che a Podgorica si era svolta una riunione con i rappresentanti dell’opposizione serba.

Giorni dell'Europa


3 agosto 2000
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