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1. UNIONE EUROPEA - Attenzione per i diritti umani in Egitto.
Acquista
sempre maggiore rilievo il caso dell'arresto del noto intellettuale e attivista
nel campo dei diritti civili Saad Eddin Ibrahim, accusato di aver ottenuto
finanziamenti illeciti, in parte volti a produrre materiale diffamatorio
dell'Egitto.
Secondo esponenti di ONG umanitarie egiziane, l'arresto del Direttore del Centro
Ibn Khaldoum del Cairo (attivo nel campo dello sviluppo della società civile e
degli studi sociali) sarebbe avvenuto senza prove concrete. L'arresto ha
riguardato anche i collaboratori che lavoravano con Saad Eddin Ibrahim al Centro
Ibn Khaloum, che è stato chiuso.
Mentre la stampa locale continua a sostenere la colpevolezza di Saad Eddine
Ibrahim, la Presidenza francese dell'Unione Europea ha effettuato la prevista demarche
al Ministero degli Esteri egiziano. L'intenzione dell'Unione è quella di far
conoscere alle Autorità egiziane che la questione viene seguita da vicino e che
assume particolare rilievo nell'ambito più generale delle relazioni con
l'Egitto, che ormai, anche grazie al quadro di cooperazione Euro-mediterraneo,
abbracciano tutti i settori, fra cui anche quello dei diritti umani e dello
sviluppo della società civile.
2. BULGARIA -
Crescono le imprese italiane.
Il Sottosegretario Ranieri ha presieduto a Roma, insieme al
Vice Ministro dell’Economia Bulgaro Michailovski, la riunione del Gruppo di
lavoro tra Italia e Bulgaria sulle questioni economiche e gli affari generali.
Sono state esaminate le prospettive delle relazioni economiche bilaterali che,
grazie anche al buon andamento dell’economia bulgara, si avviano verso una
fase di decisa espansione. Al positivo trend dell’interscambio commerciale
(l’Italia è il terzo partner commerciale della Bulgaria, dopo Russia e
Germania) si sta aggiungendo l’elemento nuovo di una crescente presenza in
Bulgaria di imprese italiane interessate alle privatizzazioni e, più in
generale, alle possibilità di investimento.
Il Sottosegretario Ranieri ha confermato l’appoggio italiano alle aspirazioni
di integrazione euro-atlantica di Sofia ed ha auspicato che la Bulgaria
consolidi i risultati ottenuti ed intensifichi la preparazione all’adesione
all’Unione Europea, in particolare nei settori nucleare, ambientale ed
agricolo. E’ stato inoltre concordato un raccordo tra Roma e Sofia per
valorizzare l’Iniziativa Centro-Europea (INCE), foro di concertazione e di
intervento di cui l’Italia assumerà la Presidenza nel 2001.
E’ stato infine effettuato uno scambio di vedute sulla situazione nel Sud-est
europeo. Ai segnali molto incoraggianti che provengono dalla Croazia - ha
affermato Ranieri - si accompagnano gli elementi di forte problematicità
presenti in Kossovo, Serbia e Montenegro e sarà quindi necessario un rinnovato
impegno della comunità internazionale, anche nell’ambito del Patto di
Stabilità, per favorire la stabilizzazione e l’evoluzione democratica della
regione.
3. ITALIA - Un altro passo per il voto degli
italiani all'estero.
Il Sottosegretario Danieli ha espresso soddisfazione per il voto, da
parte della Camera dei Deputati, sul testo di modifica costituzionale degli
articoli 56 e 57, relativa alla rappresentanza in Parlamento degli italiani
all’estero.
Il Sottosegretario ha sottolineato il passo avanti compiuto nel lungo e faticoso
iter di modifica costituzionale che riguarda il voto degli italiani
all’estero, grazie alla rapidità con la quale la Commissione ha esaminato il
provvedimento approvato dalla Camera dei Deputati dopo l’esame da parte del
Senato.
Il termine di luglio, quale limite massimo per la conclusione della prima
lettura, è stato dunque rispettato. Questo potrà consentire, permanendo la
volontà politica, di concludere la riforma costituzionale entro l’autunno,
contestualmente alla discussione e approvazione della necessaria legge
ordinaria.
4. SLOVENIA - Il presidente della Repubblica da
Ciampi e Amato.
L’incontro di oggi tra il Presidente della Repubblica Ciampi ed il
suo omologo sloveno Milan Kucan, che incontrerà anche il Presidente Amato, si
colloca in un momento particolare delle relazioni tra i due Paesi,
caratterizzato dalla recentissima approvazione, da parte della Camera dei
Deputati, della legge sulla tutela della minoranza slovena in Italia.
Si tratta del primo incontro tra i due Presidenti, nella scia di rapporti
abbastanza frequenti, negli anni scorsi, tra il Presidente Kucan (al vertice
dello Stato sloveno fin da prima della sua indipendenza nel 1991) ed i
Presidenti Cossiga e, soprattutto, Scalfaro.
La visita si svolge a ridosso di una crisi politica interna in Slovenia durata
quasi due mesi, trascorsi i quali il Parlamento sloveno ha approvato al secondo
scrutinio, con la maggioranza di un solo voto (46 voti su 90), un governo di una
coalizione di centro-destra (di matrice prevalentemente cattolica). Tale governo
ha sostituito quello di centro-sinistra guidato, per otto anni circa, seppure
con varie modifiche nella coalizione, da Janez Drnovsek.
Il programma di governo, anche in ragione della limitatezza del tempo (sono
infatti in scadenza elezioni politiche nel prossimo autunno, probabilmente in
ottobre), è sostanzialmente analogo a quello dell’uscente Drnovsek: priorità
al processo di adesione all’U.E. ed alla NATO, forse con un’attenzione
maggiore alla denazionalizzazione dei beni, che, anche secondo la Commissione
Europea, ha proceduto finora troppo lentamente.
Il processo di avvicinamento della Slovenia all'Unione Europea ha trovato una
tappa fondamentale nella firma dell'accordo di associazione, avvenuta nel marzo
1996, in notevole ritardo rispetto agli altri Paesi candidati all'adesione,
principalmente per via dell'indisponibilità della Slovenia ad accettare
l'apertura del mercato immobiliare, considerato particolarmente importante
dall'Italia in relazione all'interesse degli esuli istriani a poter riacquisire
proprietà nella loro terra natale, dalla quale partirono dopo la seconda guerra
mondiale a seguito dell'occupazione jugoslava. La questione è stata
definitivamente risolta con il varo del cosiddetto "compromesso Solana",
che prevede un'apertura graduale del mercato immobiliare sloveno con corsia
preferenziale per coloro che, come i nostri esuli, sono stati in passato
residenti nell'attuale territorio della Slovenia.
La Slovenia aspira poi ad essere compresa in una seconda fase di allargamento
della NATO. Le autorità di Lubiana perseguono con determinazione questo
obiettivo e a tal fine definiscono la Slovenia “anello mancante” nel
contesto strategico tra Italia e Ungheria, nonché elemento chiave per la
stabilità dei Balcani.
Gli stretti rapporti bilaterali con l'Italia sono ormai un dato acquisito, e da
parte slovena è stato espresso il compiacimento per la recentissima
approvazione, da parte della Camera dei Deputati, della legge di tutela della
minoranza slovena in Italia, che ora deve passare al Senato. Il testo approvato
consente agli appartenenti alla minoranza, residenti nelle provincie di Trieste,
Gorizia e Udine, di utilizzare nomi sloveni precedentemente italianizzati e di
usare la lingua slovena nei rapporti con gli uffici pubblici. Altre disposizioni
riguardano l'insegnamento della lingua slovena e la toponomastica. Da parte
italiana si auspica un rilancio dei rapporti bilaterali anche con riferimento
alla nostra presenza imprenditoriale in Slovenia, nonché un avvicinamento delle
posizioni di Lubiana alle nostre in tema di riforma Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite.
Questi argomenti verranno sollevati in occasione degli incontri a Roma del
Presidente Kucan, oltre che tematiche regionali di comune interesse come le
prospettive di collaborazione in ambito INCE.
14
luglio 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |