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1. UNIONE EUROPEA - L'Egitto pronto a firmare l'accordo di
Associazione all'Ue.
Fonti
ufficiali egiziane hanno recentemente dichiarato che il Presidente Mubarak
avrebbe conferito mandato al Primo Ministro ed al Ministro degli Esteri
l'incarico di siglare l'accordo di Associazione con l'Unione Europea, che potrà
entrare in vigore in Egitto dopo la firma finale e l'approvazione da parte
dell'Assemblea del Popolo.
Tale decisione è stata presa dal Presidente egiziano dopo una serie di riunioni
con tutti i Ministri economici. Il Presidente, nelle cui mani era da tempo stata
rimessa la decisione finale in merito all'Accordo, ha voluto in effetti
esaminare attraverso i rapporti di tutti i Dicasteri interessati le implicazioni
dell'Accordo stesso. I documenti di lavoro su cui maggiormente si è concentrato
l'esame sono stati quelli prodotti dal Ministro dell'Agricoltura,
dell'Industria, delle Finanze, oltre a quelli delle banche e di altri settori
pubblici.
Nonostante le perplessità che ancora alcuni di tali rapporti ministeriali
contenevano sull'opportunità di siglare l'accordo, la decisione del Presidente
era comunque per certi versi una scelta obbligata per evitare da un lato
l'allontanamento dell'Egitto dal processo di integrazione nel Mediterraneo,
dall'altro per non correre il rischio di incorrere in crescenti difficoltà in
ambito WTO. L'accordo di associazione è anche visto quale tappa per la
modernizzazione del Paese, grazie alle riforme economiche che verranno
realizzate in campo agricolo, industriale e dei servizi. Nonostante l'annuncio
dell'imminente parafatura, non si può escludere che i tempi dell'adesione
egiziana siano ancora lunghi. Del resto, la stessa fase preparatoria è stata
alquanto elaborata, se si considera che i negoziati UE - Egitto si erano
conclusi prima della scorsa estate.
L'adesione egiziana costituirebbe una tappa essenziale nel processo di adesione
dei paesi della riva sud del Mediterraneo agli accordi di associazione con
l'Unione Europea. Finora hanno aderito a questi accordi, previsti nel quadro del
Partenariato Euromediterraneo lanciato a Barcellona nel 1995, Giordania, Tunisia
e Marocco. Scopo di questi accordi è quello di creare una zona di libero
scambio nel Mediterraneo dopo un periodo transitorio in cui l'Unione Europea si
impegnerà a sostenere le riforme economiche e l'ammodernamento industriale dei
Partners mediterranei.
2. BULGARIA - Venduta a Unicredito la più
importante banca bulgara.
E' stato recentemente firmato il contratto di vendita della più
importante banca bulgara (Bulbank) al gruppo bancario italiano Unicredito, che
ha battuto la concorrenza di altri gruppi stranieri.
Unicredito acquisirà direttamente il 90% delle azioni, mentre una quota del 5%
sarà rilevata dal gruppo tedesco Allianz, per l’occasione consorziatosi con
Unicredito. Il contratto, che di per sé è il principale contratto finora
concluso nel settore delle privatizzazioni, è considerato strategico da parte
bulgara, sia per le dimensioni dell'operazione (da sola essa costituisce un
terzo del totale degli investimenti stranieri previsti per il 2000), sia per la
"qualità" dell'acquirente. Si ritiene infatti a Sofia che Unicredito,
importante gruppo bancario europeo, già attivamente impegnato nell’Europa
Centro-orientale, sia un partner di rilievo, anche in quanto appartenente ad un
Paese considerato prioritario.
Dal punto di vista italiano, il contratto, che fa guadagnare all'Italia la
posizione di primo Paese investitore in Bulgaria, potrebbe fungere da volano per
un elevato numero di altre operazioni.
Sul piano commerciale, l'Italia è il terzo partner commerciale della Bulgaria,
con un interscambio annuo che supera il miliardo di dollari.
12
luglio 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |