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1. UNIONE EUROPEA - Balcani e banane al Consiglio affari generali.
Prima riunione oggi a Bruxelles sotto Presidenza
francese dei Ministri degli Esteri dei Quindici. La situazione nei Balcani
Occidentali, la Conferenza Intergovernativa ed il regime di importazione delle
banane tra i temi principali in trattazione.
Per sottolineare l'importanza che la Francia annette alla questione balcanica,
il dibattito pubblico con il quale tradizionalmente si apre il primo CAG di ogni
nuova Presidenza sarà completamente dedicato al tema dei Balcani Occidentali ed
il Presidente di turno, il Ministro Vedrine, dovrebbe ribadire i due obiettivi
di fondo ai quali si intende ispirare l'azione dell'UE: stabilizzazione della
regione ed ancoraggio dei Balcani occidentali all'Unione. Da parte di Vedrine
sarà anche dato opportuno risalto al progetto di vertice tra l'UE ed i paesi
dell'ex Jugoslavia, approvato al recente Consiglio Europeo di Feira su
iniziativa francese.
La discussione sarà poi ripresa in forma non pubblica nel corso della seduta
plenaria ed in tale occasione dovrebbero essere dati maggiori dettagli sugli
aspetti organizzativi ed i contenuti del prossimo vertice, che si dovrebbe
svolgere in Croazia (Zagabria o Dubrovnik) a livello di Capi di Stato e di
Governo probabilmente in novembre. Incerta invece la partecipazione: mentre da
parte europea dovrebbe prevalere la tesi della Presidenza - da noi appoggiata -
di una partecipazione a quindici, per quanto riguarda la controparte la
questione appare più complessa. Da un lato c'è chi sostiene l'opportunità di
estendere l'invito a tutti i Paesi ai quali si indirizza il Patto di Stabilità,
mentre l'orientamento della Presidenza è di limitare la partecipazione a
Croazia, FYROM, Bosnia-Erzegovina ed Albania, mentre la Slovenia sarà coinvolta
soltanto qualora lo desideri. Il governo di Belgrado non sarà in nessun caso
coinvolto, ma non si esclude una qualche partecipazione - come inviti a
carattere personale - a rappresentati del Montenegro, del Kossovo e della società
civile serba. Quanto ai contenuti, il vertice dovrà dare piena visibilità
all'impegno politico, finanziario e militare dell'Unione nella regione, nonché
confermare l'aggancio che l'Europa offre ai Paesi dell'area mediante accordi di
Stabilizzazione ed Associazione, preferenze commerciali, disegnando per ciascuno
un percorso di avvicinamento che tenga conto della sua peculiare situazione.
Per quanto riguarda la Conferenza Intergovernativa, il Presidente del Parlamento
Europeo Fontaine dovrebbe prendere la parola per sottolineare l'esigenza di
passare quanto più rapidamente possibile dall'analisi tecnica alla dimensione
politica del negoziato. Dopo il Ministro Vedrine illustrerà il Programma dei
lavori della CIG, con una presentazione a carattere essenzialmente procedurale.
2. GERMANIA - Dopo più di vent'anni arriva un
governante iraniano.
Inizi oggi la visita in Germania del Presidente iraniano Khatami, la
prima di un alto dirigente iraniano dalla rivoluzione islamica del 1979.
La visita è interpretata da entrambi i paesi come una delle più importanti
occasioni in epoca recente per rilanciare rapporti una volta particolarmente
intensi ma progressivamente raffreddatisi negli anni. Ancora oggi tuttavia la
Germania mantiene il primato in Europa nel volume dell'interscambio con il paese
asiatico, in particolare per quanto concerne le esportazioni: e di aspetti
economici e commerciali si dovrebbe largamente parlare nel corso della missione
di tre giorni di Khatami sul suolo tedesco.
Non sono mancate le critiche alla visita del Capo dello Stato della Repubblica
Islamica, visita fortemente voluta dal Cancelliere Schroeder e dal suo Ministro
degli Esteri Fischer: oltre 170 deputati del Bundestag hanno chiesto nei giorni
scorsi l'annullamento dell'invito e Berlino appare blindata da considerevoli
misure di sicurezza.
Da parte del dirigente iraniano, il viaggio in Germania rappresenta un decisivo
tassello nella strategia della normalizzazione con l'Occidente, avviato
dall'indomani della sua ascesa alla Presidenza della Repubblica e che già lo ha
portato in primis in Italia nella primavera dello scorso anno e dopo pochi mesi
in Francia.
3. ITALIA - Riunito il "parlamentino"
degli italiani all'estero.
Si sono conclusi venerdì i lavori dell'Assemblea Plenaria del
Consiglio Generale degli Italiani all'Estero, riunitosi da mercoledì scorso al
Ministero degli Esteri. Il "Parlamentino" delle nostre collettività
all'estero, ha effettuato un ampio giro d'orizzonte delle tematiche d'attualità.
Particolare attenzione è stata dedicata alla questione del voto all'estero.
L'avanzamento dell'iter parlamentare per la modifica degli Artt. 56 e 57 della
Costituzione costituisce il prossimo passo che il CGIE auspica venga realizzato
già a partire da domani quando l'Aula della Camera dovrà pronunciarsi su tale
provvedimento. Per completare l'iter di riforma costituzionale sarà poi
necessario procedere alla seconda lettura da parte dei due rami del Parlamento.
Ancora una volta il CGIE ha ribadito la propria sensibilità per una sollecita
conclusione di tutti i provvedimenti che sarà necessario varare per consentire
agli italiani all'estero di esercitare in loco il loro diritto di voto.
Altrettanto vivo è risultato il dibattito sulla Prima Conferenza degli Italiani
nel Mondo, programmata per il prossimo mese di dicembre e che sarà preceduta
dalla Conferenza dei Parlamentari di origine italiana. Tali eventi vengono
percepiti come una occasione da non perdere per mettere in luce i traguardi
conseguiti dalle nostre collettività nel mondo ed al tempo stesso per
presentare al Paese le istanze delle collettività stesse.
Per quanto riguarda il tema sensibile dell'insegnamento dell'italiano -
fondamentale strumento di mantenimento di legami sostanziali con l'Italia - è
stato concordato di accentuare il coordinamento ed il coinvolgimento delle
organizzazioni rappresentative delle nostre collettività nell'elaborazione dei
Piani Paese mediante cui vengono
definite le linee d'azione nei singoli Paesi e disposta la distribuzione delle
risorse disponibili.
Particolare attenzione è stata inoltre dedicata alla questione dell'assistenza sociale in favore degli
italiani residenti in America Latina - un approfondito studio viene coordinato
in questo settore dalle nostre rappresentanze diplomatico-consolari dell'area -,
in cui si registrano sacche di emarginazione e situazioni di particolare
bisogno. E' stato auspicato un intervento dello Stato volto a far fronte a
questo preoccupante fenomeno.
L'Assemblea Plenaria del CGIE ha anche affrontato approfonditamente le tematiche
della ristrutturazione della rete consolare e della formazione professionale per
gli italiani all'estero.
10
luglio 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |