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1. UNIONE EUROPEA - Confronto tra Francia e Italia.
Il Ministro
Dini e il suo omologo francese Vedrine hanno tenuto una videoconferenza sul
programma dei lavori del prossimo semestre di Presidenza francese dell’Unione
Europea.
Tra i temi trattati, vi sono stati l’andamento della Conferenza
Intergovernativa sulla revisione dei Trattati e le cooperazioni rafforzate, la
Politica Europea Comune di Sicurezza e Difesa (PECSD), l’allargamento
dell’Unione Europea, la situazione nei Balcani e le prospettive del dialogo
euro-mediterraneo.
2. GRAN BRETAGNA - Opposizione all'Europa a due
velocità.
Nel corso della sua recente visita a Berlino, il Premier Tony Blair
ha apparentemente accolto alcune delle innovazioni istituzionali dell'Unione
Europea evocate nel recente discorso del Presidente Chirac, fra cui le
"cooperazioni rafforzate", ma ha ribadito l’opposizione britannica
all’Europa a due velocità.
Riguardo ad eventuali intese a geometria variabile, Blair si è detto contrario
all'istituzionalizzazione di un nucleo stabile di paesi che procedano con regole
diverse ed a velocità più spedita, perché ciò equivarrebbe ad emarginare il
Regno Unito e a sanzionare il fallimento dell’intero progetto dei laburisti
verso l’Europa.
Nonostante qualificazioni e riserve di varia natura, risulterebbe dunque
acquisita l'adesione complessiva della Gran Bretagna al consenso franco-tedesco
sulle riforme istituzionali. I toni usati dal Primo Ministro Blair per
manifestare tale assenso hanno sorpreso buona parte della stampa britannica,
anche se è probabile che l'intonazione positiva delle posizioni del Primo
Ministro sia stata resa possibile dalla natura al momento poco definita del
consenso franco - tedesco.
3. OLANDA - Protesta diplomatica per gli incidenti
allo stadio di Rotterdam.
Su istruzioni del Ministro Dini, e a seguito del passo formale
effettuato dall’Ambasciatore d’Italia a L’Aja, il Segretario Generale,
Ambasciatore Vattani, ha convocato l'Ambasciatore dei Paesi Bassi, al quale ha
reiterato l'espressione della protesta italiana per le violenze commesse dalla
polizia di Rotterdam ai danni di giornalisti ed operatori della RAI incaricati
di seguire la partita Italia - Francia.
Nell'attirare l'attenzione del rappresentante diplomatico olandese sulla
gravita' dei fatti, documentata nel frattempo da referti medici e di cui
costituiscono testimonianza le riprese filmate, l’Ambasciatore Vattani ha
espresso l’auspicio di una rigorosa inchiesta sul piano giudiziario ed
amministrativo da parte delle competenti Autorità.
Il Segretario Generale ha sottolineato all'Ambasciatore Kroner il disappunto
della Farnesina per la scarsa collaborazione prestata all'Ambasciatore d'Italia
e allo stesso Presidente della RAI, prontamente intervenuti per ottenere il
rilascio dei giornalisti.
4. PORTOGALLO -
Conferenza dei ministri dell'Interno dei Paesi del Mediterraneo occidentale.
Ha avuto luogo a Lisbona la IV Conferenza dei Ministri
dell’Interno dei Paesi del Mediterraneo Occidentale. Alla riunione di Lisbona
hanno preso parte l’Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Libia, Tunisia,
Algeria, Marocco e Malta, tutti rappresentati per la prima volta a livello di
ministri.
La riunione di Lisbona, la prima della Presidenza portoghese, segue in ordine di
tempo la riunione preparatoria svoltasi ad Algeri ai primi di giugno di
quest’anno. I lavori della Conferenza sono stati articolati su quattro
specifiche tematiche: immigrazione clandestina, terrorismo, criminalità e
protezione civile.
A conclusione dei lavori è stata adottata una dichiarazione finale, denominata
“Dichiarazione di Lisbona”. Tale testo contiene una serie di indicazioni
sulle principali sfide che attendono i Paesi del bacino occidentale del
Mediterraneo in materia di prevenzione di attività criminali, immigrazione
clandestina e terrorismo. Nel documento si propone pertanto l’adozione di
iniziative congiunte e mirate per combattere tali fenomeni.
Particolare rilievo ha assunto la questione della lotta all’immigrazione
clandestina. In questo ambito le posizioni dei Paesi della sponda del Maghreb
sono state orientate a dimostrare che tali Paesi non sono più soltanto
“esportatori di clandestini” verso l’Europa, ma anche "vittime"
di una immigrazione illegale proveniente da aree più povere del continente
africano.
Per ciò che concerne il terrorismo, si è convenuto sull’opportunità di
effettuare sforzi congiunti per la prevenzione di tale fenomeno, considerato
anche in connessione al fondamentalismo religioso.
Molto positivi sono stati i commenti espressi dal Ministro Bianco al termine dei
lavori. Il Ministro ha definito la riunione di Lisbona come la più costruttiva
sotto il profilo dei contenuti delle riunioni sinora tenute con i suoi omologhi
nell’ambito del medesimo esercizio.
5. RUSSIA -
Coprifuoco in Cecenia dopo l'attentato suicida.
L’attacco suicida dei separatisti ceceni, che ha provocato
– per l’esplosione di cinque camion diretti sulle postazioni russe - 33
morti tra i militari federali, rappresenta l’attentato più organizzato e
tragicamente efficace che sia stato condotto in questi ultimi mesi contro le
forze di Mosca nella Repubblica caucasica. A seguito del tragico evento è stato
imposto il coprifuoco in Cecenia.
Le modalità di attuazione dell'attentato indicano inoltre uno sviluppo nella
tattica operativa dei ribelli che fanno ora ricorso anche ad attacchi suicidi.
L’azione militare dei separatisti é stata accompagnata anche da alcune
dichiarazioni del loro "leader" Maskhadov, secondo il quale le nuove
missioni suicide non consentiranno alle truppe russe di stabilire il proprio
controllo sulla Cecenia.
Questo attentato, se da una parte ricorda la precarietà del controllo russo sul
territorio della repubblica caucasica, dall'altra sembra confermare che i
guerriglieri non sono più in grado di effettuare operazioni militari
tradizionali, e debbono quindi ricorrere al terrorismo.
6. RUSSIA - La
nuova politica estera di Mosca.
E' imminente la pubblicazione del nuovo concetto russo di
politica estera (giá approvato dal presidente Putin), elaborato col decisivo
apporto del Ministero degli Esteri russo.
Il nuovo concetto non dovrebbe presentare deviazioni rispetto alle scelte di
politica estera già indicate e perseguite dal presidente Putin. Secondo quanto
riferito da fonti governative russe, il documento trova il suo inquadramento
teorico-dottrinale in quello di sicurezza nazionale recentemente approvato (da
cui é derivata anche la nuova dottrina militare) e mira a tratteggiare la
visione russa delle relazioni internazionali nel mondo post-guerra fredda, al
tempo della globalizzazione.
Mosca vede la nuova architettura delle relazioni internazionali a forma di
piramide, con al vertice le Nazioni Unite, quindi le organizzazioni regionali e
quelle sub-regionali. Alla base del triangolo starebbero i rapporti bilaterali,
ed in particolare quelli con alcuni Partners privilegiati fra cui l’Italia.
I diversi soggetti che, secondo questa geometria, compongono la comunitá
internazionale dovrebbero disporsi, negli auspici russi, in un panorama
multipolare che é chiamato a svilupparsi secondo una logica cooperativa e non
competitiva.
Sul piano tematico, il nuovo documento dovrebbe poi enfatizzare due aspetti:
l’importanza prioritaria accordata alla diplomazia economica (sostegno
all’interscambio commerciale con i Partners, e interventi a favore degli
investimenti stranieri in Russia) e una più attenta e attiva difesa delle
minoranze e dei cittadini russi all’estero.
Dal punto di vista geografico, il documento dovrebbe evidenziare il profilo
bi-continentale della Russia, dal quale deriva l'interesse prioritario non solo
per l'Europa, ma anche per l'Asia. In tale ultimo ambito, assume particolare
rilievo il rapporto con la Cina.
5
luglio 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |