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Giorni dell'Europa

Mercoledì 5 luglio 2000

1. UNIONE EUROPEA - Confronto tra Francia e Italia.
Il Ministro Dini e il suo omologo francese Vedrine hanno tenuto una videoconferenza sul programma dei lavori del prossimo semestre di Presidenza francese dell’Unione Europea.
Tra i temi trattati, vi sono stati l’andamento della Conferenza Intergovernativa sulla revisione dei Trattati e le cooperazioni rafforzate, la Politica Europea Comune di Sicurezza e Difesa (PECSD), l’allargamento dell’Unione Europea, la situazione nei Balcani e le prospettive del dialogo euro-mediterraneo.

2. GRAN BRETAGNA - Opposizione all'Europa a due velocità.
Nel corso della sua recente visita a Berlino, il Premier Tony Blair ha apparentemente accolto alcune delle innovazioni istituzionali dell'Unione Europea evocate nel recente discorso del Presidente Chirac, fra cui le "cooperazioni rafforzate", ma ha ribadito l’opposizione britannica all’Europa a due velocità.
Riguardo ad eventuali intese a geometria variabile, Blair si è detto contrario all'istituzionalizzazione di un nucleo stabile di paesi che procedano con regole diverse ed a velocità più spedita, perché ciò equivarrebbe ad emarginare il Regno Unito e a sanzionare il fallimento dell’intero progetto dei laburisti verso l’Europa.
Nonostante qualificazioni e riserve di varia natura, risulterebbe dunque acquisita l'adesione complessiva della Gran Bretagna al consenso franco-tedesco sulle riforme istituzionali. I toni usati dal Primo Ministro Blair per manifestare tale assenso hanno sorpreso buona parte della stampa britannica, anche se è probabile che l'intonazione positiva delle posizioni del Primo Ministro sia stata resa possibile dalla natura al momento poco definita del consenso franco - tedesco.

3. OLANDA - Protesta diplomatica per gli incidenti allo stadio di Rotterdam.
Su istruzioni del Ministro Dini, e a seguito del passo formale effettuato dall’Ambasciatore d’Italia a L’Aja, il Segretario Generale, Ambasciatore Vattani, ha convocato l'Ambasciatore dei Paesi Bassi, al quale ha reiterato l'espressione della protesta italiana per le violenze commesse dalla polizia di Rotterdam ai danni di giornalisti ed operatori della RAI incaricati di seguire la partita Italia - Francia.
Nell'attirare l'attenzione del rappresentante diplomatico olandese sulla gravita' dei fatti, documentata nel frattempo da referti medici e di cui costituiscono testimonianza le riprese filmate, l’Ambasciatore Vattani ha espresso l’auspicio di una rigorosa inchiesta sul piano giudiziario ed amministrativo da parte delle competenti Autorità.
Il Segretario Generale ha sottolineato all'Ambasciatore Kroner il disappunto della Farnesina per la scarsa collaborazione prestata all'Ambasciatore d'Italia e allo stesso Presidente della RAI, prontamente intervenuti per ottenere il rilascio dei giornalisti.

4. PORTOGALLO - Conferenza dei ministri dell'Interno dei Paesi del Mediterraneo occidentale.
Ha avuto luogo a Lisbona la IV Conferenza dei Ministri dell’Interno dei Paesi del Mediterraneo Occidentale. Alla riunione di Lisbona hanno preso parte l’Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Malta, tutti rappresentati per la prima volta a livello di ministri.
La riunione di Lisbona, la prima della Presidenza portoghese, segue in ordine di tempo la riunione preparatoria svoltasi ad Algeri ai primi di giugno di quest’anno. I lavori della Conferenza sono stati articolati su quattro specifiche tematiche: immigrazione clandestina, terrorismo, criminalità e protezione civile.
A conclusione dei lavori è stata adottata una dichiarazione finale, denominata “Dichiarazione di Lisbona”. Tale testo contiene una serie di indicazioni sulle principali sfide che attendono i Paesi del bacino occidentale del Mediterraneo in materia di prevenzione di attività criminali, immigrazione clandestina e terrorismo. Nel documento si propone pertanto l’adozione di iniziative congiunte e mirate per combattere tali fenomeni.
Particolare rilievo ha assunto la questione della lotta all’immigrazione clandestina. In questo ambito le posizioni dei Paesi della sponda del Maghreb sono state orientate a dimostrare che tali Paesi non sono più soltanto “esportatori di clandestini” verso l’Europa, ma anche "vittime" di una immigrazione illegale proveniente da aree più povere del continente africano.
Per ciò che concerne il terrorismo, si è convenuto sull’opportunità di effettuare sforzi congiunti per la prevenzione di tale fenomeno, considerato anche in connessione al fondamentalismo religioso.
Molto positivi sono stati i commenti espressi dal Ministro Bianco al termine dei lavori. Il Ministro ha definito la riunione di Lisbona come la più costruttiva sotto il profilo dei contenuti delle riunioni sinora tenute con i suoi omologhi nell’ambito del medesimo esercizio.

5. RUSSIA - Coprifuoco in Cecenia dopo l'attentato suicida.
L’attacco suicida dei separatisti ceceni, che ha provocato – per l’esplosione di cinque camion diretti sulle postazioni russe - 33 morti tra i militari federali, rappresenta l’attentato più organizzato e tragicamente efficace che sia stato condotto in questi ultimi mesi contro le forze di Mosca nella Repubblica caucasica. A seguito del tragico evento è stato imposto il coprifuoco in Cecenia.
Le modalità di attuazione dell'attentato indicano inoltre uno sviluppo nella tattica operativa dei ribelli che fanno ora ricorso anche ad attacchi suicidi.
L’azione militare dei separatisti é stata accompagnata anche da alcune dichiarazioni del loro "leader" Maskhadov, secondo il quale le nuove missioni suicide non consentiranno alle truppe russe di stabilire il proprio controllo sulla Cecenia.
Questo attentato, se da una parte ricorda la precarietà del controllo russo sul territorio della repubblica caucasica, dall'altra sembra confermare che i guerriglieri non sono più in grado di effettuare operazioni militari tradizionali, e debbono quindi ricorrere al terrorismo.

6. RUSSIA - La nuova politica estera di Mosca.
E' imminente la pubblicazione del nuovo concetto russo di politica estera (giá approvato dal presidente Putin), elaborato col decisivo apporto del Ministero degli Esteri russo.
Il nuovo concetto non dovrebbe presentare deviazioni rispetto alle scelte di politica estera già indicate e perseguite dal presidente Putin. Secondo quanto riferito da fonti governative russe, il documento trova il suo inquadramento teorico-dottrinale in quello di sicurezza nazionale recentemente approvato (da cui é derivata anche la nuova dottrina militare) e mira a tratteggiare la visione russa delle relazioni internazionali nel mondo post-guerra fredda, al tempo della globalizzazione.
Mosca vede la nuova architettura delle relazioni internazionali a forma di piramide, con al vertice le Nazioni Unite, quindi le organizzazioni regionali e quelle sub-regionali. Alla base del triangolo starebbero i rapporti bilaterali, ed in particolare quelli con alcuni Partners privilegiati fra cui l’Italia.
I diversi soggetti che, secondo questa geometria, compongono la comunitá internazionale dovrebbero disporsi, negli auspici russi, in un panorama multipolare che é chiamato a svilupparsi secondo una logica cooperativa e non competitiva.
Sul piano tematico, il nuovo documento dovrebbe poi enfatizzare due aspetti: l’importanza prioritaria accordata alla diplomazia economica (sostegno all’interscambio commerciale con i Partners, e interventi a favore degli investimenti stranieri in Russia) e una più attenta e attiva difesa delle minoranze e dei cittadini russi all’estero.
Dal punto di vista geografico, il documento dovrebbe evidenziare il profilo bi-continentale della Russia, dal quale deriva l'interesse prioritario non solo per l'Europa, ma anche per l'Asia. In tale ultimo ambito, assume particolare rilievo il rapporto con la Cina.

Giorni dell'Europa


5 luglio  2000
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