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1. ALBANIA - L'Italia chiede collaborazione su
emigrazione e criminalità.
Si sta svolgendo da ieri alla Farnesina la Commissione Mista
italo-albanese, i cui lavori proseguiranno fino al tardo pomeriggio di oggi. La
delegazione italiana è guidata dall’On. Ministro Dini, quella albanese dal
Ministro degli Esteri, Paskal Milo.
La Commissione Mista
rappresenta un’occasione importante per tracciare un bilancio, per
approfondire ed aggiornare le linee strategiche della reciproca cooperazione. Il
quadro si rivela diverso da quello che caratterizzò la precedente sessione di
Tirana del 1998. Quell’occasione servì per definire un impegnativo programma
di cooperazione, mentre oggi s’intende esaminare, in un contesto più ampio,
l’intero ventaglio delle relazioni bilaterali con il fine di un loro sviluppo
in tutti i settori.
L’ordine del giorno proposto dalla parte italiana comprende i seguenti punti: emigrazione
e collaborazione in campo sociale (lotta alla criminalità organizzata,
immigrazione clandestina, legge albanese sui detentori di scafi utilizzati per
attività illegali, avviamento di flussi migratori dall’Albania, formazione
professionale, campagna per la promozione di una migliore immagine
dell’Albania in Italia); questioni
economiche (seguiti delle precedenti attività di cooperazione e relative
prospettive, utilizzo dei fondi comunitari e coordinamento con le iniziative di
cooperazione nazionali, processo di privatizzazione albanese e presenza
dell’industria italiana, istituzione di un portale informatico monotematico
Italia–Balcani, Fiera del Levante); questioni
culturali (borse di studio, nuove iniziative, diffusione della lingua
italiana); cooperazione in ambito
multilaterale (Patto di Stabilità, In.Ce, seguiti della Conferenza di
Ancona), tematiche ONU.
2. CROAZIA - Un salto di
qualità nelle relazioni con l'Italia.
L’incontro di oggi a Roma tra il
Presidente della Repubblica ed il Presidente croato Mesic sigillerà, al livello
più alto, cinque mesi di intensi contatti che hanno permesso alle relazioni
bilaterali di compiere un ulteriore salto di qualità.
Nei primi sei mesi dell’anno, si sono tenute le visite in Croazia
dell’allora Presidente del Consiglio D'Alema e del Ministro per il Commercio
Estero Fassino, la missione a Roma del Ministro degli Esteri Picula, la visita a
Roma del Primo Ministro Racan, la visita ad Ancona del Ministro della Difesa
Rados e numerosi contatti a livello di Sottosegretari.
La positiva fase dei rapporti bilaterali è confermata dalla firma della
dichiarazione congiunta dell’8 maggio u.s. da parte dei due Capi di Governo.
All’incontro tra i due Presidenti della Repubblica la nuova dirigenza di
Zagabria annette la massima importanza. Esso potrà offrire infatti l'opportunità
per una conferma della nostra politica di appoggio agli obiettivi di politica
estera del nuovo governo democratico croato: stabilizzazione della regione
(grazie anche ad una puntuale applicazione di Dayton da parte di Zagabria) ed
accelerazione del tragitto euro-atlantico del Paese.
Appoggiamo dunque le aspirazioni della Croazia: agganciare il Paese al gruppo
dei candidati all’U.E. in tempi ravvicinati (a settembre inizieranno i
negoziati per un Accordo di Stabilizzazione ed Associazione con l’Unione);
progressivo avvicinamento alla NATO dopo il successo ottenuto (grazie anche al
nostro appoggio) con l’ingresso nella Partnership for Peace decretato alla
riunione ministeriale del maggio scorso a Firenze.
L'apprezzamento croato per la nostra politica di apertura è anche dimostrato
con fatti concreti, quali le leggi a favore della nostra minoranza nazionale, il
formale appoggio alla nostra candidatura ad un Seggio non permanente del CdS
delle Nazioni Unite nel 2001-2002, la chiara volontà politica - anche
attraverso il superamento delle difficoltà di carattere normativo esistenti -
di risolvere in modo a noi favorevole il problema dei pescherecci sequestrati
per sconfinamento.
Gli intensi rapporti di collaborazione economica (siamo, assieme ai tedeschi, i
primi partners commerciali ed abbiamo registrato altresì un incremento degli
investimenti) e di dialogo politico fra Roma e Zagabria si sono rivelati
particolarmente fruttuosi anche per quanto riguarda il trattamento della nostra
minoranza autoctona (circa 30.000 persone, abitanti soprattutto in Istria).
3. ITALIA - Riunione
annuale degli addetti scientifici all'estero.
Ha avuto inizio ieri e si
concluderà oggi a Roma la prima riunione annuale degli Addetti Scientifici. Ai
lavori della prima giornata hanno presenziato il ministro Dini, il
Sottosegretario Danieli e quello alla Ricerca Scientifica e Tecnologica, Cuffaro,
nonché il Segretario Generale, Ambasciatore Vattani.
Dai lavori è emerso come la cooperazione internazionale nel settore della
ricerca scientifica e tecnologica rappresenti attualmente una componente
strategica della politica estera italiana. A tale riguardo, il gruppo di studio
operante nell'ambito della Direzione Generale per la Cooperazione e la
Promozione Culturale ha, da un lato, previsto l'aumento del numero degli addetti
dai 22 attuali a 35 e, dall'altro, la creazione di una "cabina di
regia" che, anche alla luce della riforma del Ministero, si ponga come un
punto di riferimento preciso per l'attività degli addetti scientifici.
In futuro questi ultimi saranno chiamati ad un ruolo di maggiore sinergia tra il
mondo universitario e della ricerca italiano e quello analogo del paese in cui
operano al fine di cogliere le opportunità che il mondo della ricerca
tecnologica saprà offrire all'Italia. In tale quadro, si inserisce anche
l'estensione agli addetti scientifici dello schema di concertazione esistente
tra MAE e Confindustria per una maggiore e più rapida possibile diffusione di
informazioni inerenti la materia e che possono potenzialmente rappresentare
un'opportunità per il "Sistema Italia".
4. ITALIA - L'appoggio all'apertura della Repubblica
Domenicana.
Il Ministro Dini ha recentemente ricevuto il Presidente eletto
della Repubblica Dominicana, Hipolito Mejia, in Italia nel quadro di una serie
di visite in Paesi europei, in vista del suo insediamento il 16 agosto prossimo.
Il Presidente Mejia era accompagnato dal Ministro degli Esteri designato, Hugo
Tolentino.
Il Ministro Dini ha espresso apprezzamento per la determinazione dominicana a
perseguire una linea politica di apertura sulla scena internazionale e a
sviluppare rapporti attivi con l'area caraibica, i Paesi dell'America Latina e
l'Unione Europea, nel quadro
dell’accordo di partenariato U.E. e Paesi dell’Africa, Caraibi e Pacifico (ACP).
L’Italia ha dato un significativo contributo a tale partenariato e intende
dargli piena attuazione, con particolare attenzione alla promozione
dell'integrazione regionale, al consolidamento degli assetti democratici e
istituzionali e al rafforzamento delle capacità economico-produttive e di
esportazione dei Paesi interessati.
Da parte italiana si guarda con attenzione agli sforzi compiuti dalla Repubblica
Dominicana in campo economico e al miglioramento dei dati macroeconomici
fondamentali. Anche a tale proposito, è stata espressa soddisfazione per lo
sviluppo delle relazioni bilaterali, di cui è stata auspicata una
intensificazione in tutti i campi, ivi inclusi quelli della lotta alla droga,
della cooperazione giudiziaria, dello sviluppo, della formazione e degli scambi
turistici.
5. RUSSIA - I parlamentari del Consiglio d'Europa
chiedono trattative in Cecenia.
La sessione estiva dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio
d’Europa ha approvato a grande maggioranza una Risoluzione con cui reitera le
richieste di cessate il fuoco e l’apertura di un dialogo politico in Cecenia.
Ampi riconoscimenti sono stati profusi all’impegno della Presidenza italiana.
Nel corso della sessione estiva dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio
d’Europa (26-30 giugno 2000) è stata approvata a grande maggioranza una
risoluzione con cui l’organo assembleare reitera le richieste formulate con le
Raccomandazioni 1444 e 1456, di cessate il fuoco e l’apertura di un dialogo
politico in Cecenia. In seno all’Assemblea Parlamentare è prevalsa una
valutazione pragmatica della situazione con un implicito riconoscimento
dell’impegno profuso dalla Presidenza italiana del Consiglio d’Europa,
evitando sia l’adozione di misure ultimative nei confronti del Comitato dei
Ministri, sia di ulteriori sanzioni da parte dell’Assemblea stessa. Lo
strumento della Risoluzione (che, rispetto alla Raccomandazione, non richiede
una risposta da parte del Comitato dei Ministri), sta a sottolineare che al di là
delle apparenze, il tono di confronto dialettico fra Assemblea e Comitato si sia
sensibilmente attenuato rispetto a due mesi fa.
Nel corso della medesima sessione dell’Assemblea Parlamentare, sono state
inoltre approvate a larga maggioranza due raccomandazioni con le quali si invita
il Comitato dei Ministri ad avviare le procedure di adesione di Armenia e
Azerbaijan all’Organismo europeo.
L’adesione di Armenia e Azerbaijan costituisce uno dei punti prioritari del
programma di Presidenza dell’Italia del Consiglio d’Europa. In tale ottica
l’On. Sottosegretario Umberto Ranieri ha effettuato dal 13 al 16 giugno scorso
una missione in Armenia e Azerbaijan, per
verificare l’effettiva rispondenza dei requisiti dei due Paesi per il loro
accesso all’Organismo europeo.
La formale adesione verrà solennemente ratificata dalla sessione ministeriale
del Comitato dei Ministri che avrà luogo a Strasburgo a novembre, a conclusione
del semestre di Presidenza italiano del Consiglio d’Europa.
4
luglio 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |