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Giorni dell'Europa

Martedì 4 luglio 2000

1. ALBANIA - L'Italia chiede collaborazione su emigrazione e criminalità.
Si sta svolgendo da ieri alla Farnesina la Commissione Mista italo-albanese, i cui lavori proseguiranno fino al tardo pomeriggio di oggi. La delegazione italiana è guidata dall’On. Ministro Dini, quella albanese dal Ministro degli Esteri, Paskal Milo.
La Commissione
Mista rappresenta un’occasione importante per tracciare un bilancio, per approfondire ed aggiornare le linee strategiche della reciproca cooperazione. Il quadro si rivela diverso da quello che caratterizzò la precedente sessione di Tirana del 1998. Quell’occasione servì per definire un impegnativo programma di cooperazione, mentre oggi s’intende esaminare, in un contesto più ampio, l’intero ventaglio delle relazioni bilaterali con il fine di un loro sviluppo in tutti i settori.
L’ordine del giorno proposto dalla parte italiana comprende i seguenti punti: emigrazione e collaborazione in campo sociale (lotta alla criminalità organizzata, immigrazione clandestina, legge albanese sui detentori di scafi utilizzati per attività illegali, avviamento di flussi migratori dall’Albania, formazione professionale, campagna per la promozione di una migliore immagine dell’Albania in Italia); questioni economiche (seguiti delle precedenti attività di cooperazione e relative prospettive, utilizzo dei fondi comunitari e coordinamento con le iniziative di cooperazione nazionali, processo di privatizzazione albanese e presenza dell’industria italiana, istituzione di un portale informatico monotematico Italia–Balcani, Fiera del Levante); questioni culturali (borse di studio, nuove iniziative, diffusione della lingua italiana); cooperazione in ambito multilaterale (Patto di Stabilità, In.Ce, seguiti della Conferenza di Ancona), tematiche ONU.

2. CROAZIA - Un salto di qualità nelle relazioni con l'Italia.
L’incontro di oggi a Roma tra il Presidente della Repubblica ed il Presidente croato Mesic sigillerà, al livello più alto, cinque mesi di intensi contatti che hanno permesso alle relazioni bilaterali di compiere un ulteriore salto di qualità.
Nei primi sei mesi dell’anno, si sono tenute le visite in Croazia dell’allora Presidente del Consiglio D'Alema e del Ministro per il Commercio Estero Fassino, la missione a Roma del Ministro degli Esteri Picula, la visita a Roma del Primo Ministro Racan, la visita ad Ancona del Ministro della Difesa Rados e numerosi contatti a livello di Sottosegretari.
La positiva fase dei rapporti bilaterali è confermata dalla firma della dichiarazione congiunta dell’8 maggio u.s. da parte dei due Capi di Governo.
All’incontro tra i due Presidenti della Repubblica la nuova dirigenza di Zagabria annette la massima importanza. Esso potrà offrire infatti l'opportunità per una conferma della nostra politica di appoggio agli obiettivi di politica estera del nuovo governo democratico croato: stabilizzazione della regione (grazie anche ad una puntuale applicazione di Dayton da parte di Zagabria) ed accelerazione del tragitto euro-atlantico del Paese.
Appoggiamo dunque le aspirazioni della Croazia: agganciare il Paese al gruppo dei candidati all’U.E. in tempi ravvicinati (a settembre inizieranno i negoziati per un Accordo di Stabilizzazione ed Associazione con l’Unione); progressivo avvicinamento alla NATO dopo il successo ottenuto (grazie anche al nostro appoggio) con l’ingresso nella Partnership for Peace decretato alla riunione ministeriale del maggio scorso a Firenze.
L'apprezzamento croato per la nostra politica di apertura è anche dimostrato con fatti concreti, quali le leggi a favore della nostra minoranza nazionale, il formale appoggio alla nostra candidatura ad un Seggio non permanente del CdS delle Nazioni Unite nel 2001-2002, la chiara volontà politica - anche attraverso il superamento delle difficoltà di carattere normativo esistenti - di risolvere in modo a noi favorevole il problema dei pescherecci sequestrati per sconfinamento.
Gli intensi rapporti di collaborazione economica (siamo, assieme ai tedeschi, i primi partners commerciali ed abbiamo registrato altresì un incremento degli investimenti) e di dialogo politico fra Roma e Zagabria si sono rivelati particolarmente fruttuosi anche per quanto riguarda il trattamento della nostra minoranza autoctona (circa 30.000 persone, abitanti soprattutto in Istria).

3. ITALIA - Riunione annuale degli addetti scientifici all'estero.
Ha avuto inizio ieri e si concluderà oggi a Roma la prima riunione annuale degli Addetti Scientifici. Ai lavori della prima giornata hanno presenziato il ministro Dini, il Sottosegretario Danieli e quello alla Ricerca Scientifica e Tecnologica, Cuffaro, nonché il Segretario Generale, Ambasciatore Vattani.
Dai lavori è emerso come la cooperazione internazionale nel settore della ricerca scientifica e tecnologica rappresenti attualmente una componente strategica della politica estera italiana. A tale riguardo, il gruppo di studio operante nell'ambito della Direzione Generale per la Cooperazione e la Promozione Culturale ha, da un lato, previsto l'aumento del numero degli addetti dai 22 attuali a 35 e, dall'altro, la creazione di una "cabina di regia" che, anche alla luce della riforma del Ministero, si ponga come un punto di riferimento preciso per l'attività degli addetti scientifici.
In futuro questi ultimi saranno chiamati ad un ruolo di maggiore sinergia tra il mondo universitario e della ricerca italiano e quello analogo del paese in cui operano al fine di cogliere le opportunità che il mondo della ricerca tecnologica saprà offrire all'Italia. In tale quadro, si inserisce anche l'estensione agli addetti scientifici dello schema di concertazione esistente tra MAE e Confindustria per una maggiore e più rapida possibile diffusione di informazioni inerenti la materia e che possono potenzialmente rappresentare un'opportunità per il "Sistema Italia".

4. ITALIA - L'appoggio all'apertura della Repubblica Domenicana.
Il Ministro Dini ha recentemente ricevuto il Presidente eletto della Repubblica Dominicana, Hipolito Mejia, in Italia nel quadro di una serie di visite in Paesi europei, in vista del suo insediamento il 16 agosto prossimo.
Il Presidente Mejia era accompagnato dal Ministro degli Esteri designato, Hugo Tolentino.
Il Ministro Dini ha espresso apprezzamento per la determinazione dominicana a perseguire una linea politica di apertura sulla scena internazionale e a sviluppare rapporti attivi con l'area caraibica, i Paesi dell'America Latina e l'Unione Europea,  nel quadro dell’accordo di partenariato U.E. e Paesi dell’Africa, Caraibi e Pacifico (ACP). L’Italia ha dato un significativo contributo a tale partenariato e intende dargli piena attuazione, con particolare attenzione alla promozione dell'integrazione regionale, al consolidamento degli assetti democratici e istituzionali e al rafforzamento delle capacità economico-produttive e di esportazione dei Paesi interessati.
Da parte italiana si guarda con attenzione agli sforzi compiuti dalla Repubblica Dominicana in campo economico e al miglioramento dei dati macroeconomici fondamentali. Anche a tale proposito, è stata espressa soddisfazione per lo sviluppo delle relazioni bilaterali, di cui è stata auspicata una intensificazione in tutti i campi, ivi inclusi quelli della lotta alla droga, della cooperazione giudiziaria, dello sviluppo, della formazione e degli scambi turistici.

5. RUSSIA - I parlamentari del Consiglio d'Europa chiedono trattative in Cecenia.
La sessione estiva dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha approvato a grande maggioranza una Risoluzione con cui reitera le richieste di cessate il fuoco e l’apertura di un dialogo politico in Cecenia. Ampi riconoscimenti sono stati profusi all’impegno della Presidenza italiana.
Nel corso della sessione estiva dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (26-30 giugno 2000) è stata approvata a grande maggioranza una risoluzione con cui l’organo assembleare reitera le richieste formulate con le Raccomandazioni 1444 e 1456, di cessate il fuoco e l’apertura di un dialogo politico in Cecenia. In seno all’Assemblea Parlamentare è prevalsa una valutazione pragmatica della situazione con un implicito riconoscimento dell’impegno profuso dalla Presidenza italiana del Consiglio d’Europa, evitando sia l’adozione di misure ultimative nei confronti del Comitato dei Ministri, sia di ulteriori sanzioni da parte dell’Assemblea stessa. Lo strumento della Risoluzione (che, rispetto alla Raccomandazione, non richiede una risposta da parte del Comitato dei Ministri), sta a sottolineare che al di là delle apparenze, il tono di confronto dialettico fra Assemblea e Comitato si sia sensibilmente attenuato rispetto a due mesi fa.
Nel corso della medesima sessione dell’Assemblea Parlamentare, sono state inoltre approvate a larga maggioranza due raccomandazioni con le quali si invita il Comitato dei Ministri ad avviare le procedure di adesione di Armenia e Azerbaijan all’Organismo europeo.
L’adesione di Armenia e Azerbaijan costituisce uno dei punti prioritari del programma di Presidenza dell’Italia del Consiglio d’Europa. In tale ottica l’On. Sottosegretario Umberto Ranieri ha effettuato dal 13 al 16 giugno scorso una missione in Armenia e Azerbaijan,  per verificare l’effettiva rispondenza dei requisiti dei due Paesi per il loro accesso all’Organismo europeo.
La formale adesione verrà solennemente ratificata dalla sessione ministeriale del Comitato dei Ministri che avrà luogo a Strasburgo a novembre, a conclusione del semestre di Presidenza italiano del Consiglio d’Europa.

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4 luglio  2000
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