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Giorni dell'Europa

Venerdì 23 giugno 2000

1. EUROPA - A Budapest dal riunione dell'Ince.
Hanno inizio oggi a Szeged (Ungheria) i lavori della riunione ministeriale dell’Iniziativa Centroeuropea (INCE) cui prende parte, in rappresentanza dell’On. Ministro Dini, il Sottosegretario Intini.
La riunione si protrarrà fino alla sera di domani.  Gli argomenti di discussione in agenda sono, nel corso della sessione informale, il tema della trasformazione economica, dell’efficienza e della cooperazione regionale e, nella sessione plenaria, le questioni relative al Patto di Stabilità, alla Jugoslavia, al Kossovo ed al futuro della cooperazione in seno all’INCE.

2. GRECIA - Festeggiamenti per l'ingresso nell'euro.
Grande soddisfazione in Grecia dove si celebra l'ingresso  nell'Unione  Monetaria Europea, sancito  dal  consiglio  europeo  di  Feira,  con  la  consapevolezza che tale  decisione "non  e' comunque  la panacea  di  tutti  i  suoi  problemi".
I commenti del giorno dopo sono stati improntati ad un certo e giustificato autocompiacimento. Tutti gli osservatori hanno sottolineato la dimensione "storica" ed "epocale" di quello che viene considerato un "indiscutibile successo nazionale" della Grecia. Con la decisione di Feira il paese ellenico viene in tal modo a trovarsi di diritto "nel gruppo dei paesi piu' sviluppati del mondo", ed in una posizione che la rafforza non solo sul piano economico ma che le da lustro anche dal punto di vista politico. In una tale  cornice, sono state registrate con rilievo anche le congratulazioni indirizzate a Simitis dai colleghi europei, dal Presidente della Commissione Prodi (atteso domani ad Atene per incontri con Simitis e Karamanlis), nonché dal Presidente Clinton.
Dal coro di generale soddisfazione ed autocompiacimento si è discostato il Kke  (partito comunista), fortemente contrario all'ingresso nell'Ume, che, sottolineando posizioni estremistiche, sarebbe foriero di "una politica ancora piu' barbara e  disumana, che rafforza il capitale attraverso lo sfruttamento del lavoro".
La borsa di Atene, che aveva da tempo scontato l'ingresso del paese nell'Ume, ha  registrato una fisiologica leggera diminuzione del volume degli scambi e dell'indice.
Sia Simitis che Papantoniou hanno da parte loro tenuto a sottolineare che l'ingresso  nell'Unione monetaria, pur coronando gli sforzi e i sacrifici di molti anni, non risolve  tutti i problemi della Grecia e anzi le pone nuove sfide. Denotando una singolare sintonia con il suo principale antagonista, il leader di "nuova democrazia" Karamanlis, Simitis ha indicato nel raggiungimento di una "convergenza reale" il nuovo obbiettivo  prioritario della Grecia. In  tale ottica, lo stesso primo ministro, ha  ribadito l'impegno a contrastare la disoccupazione e l'esclusione sociale, a  migliorare  la qualita' dell'istruzione e della formazione per consentire al paese di corrispondere  alle nuove realtà della società dell'informazione e della conoscenza.
Papantoniou, considerato "l'architetto" della convergenza ellenica, ha dal canto suo    sottolineato l'esigenza di "mantenere la stabilita' finanziaria, che garantisce la  riduzione del debito pubblico", nonché la necessità che i finanziamenti del terzo  pacchetto di sostegno comunitario vengano utilizzati al meglio" e che si accelerino i  tempi "per i cambiamenti strutturali, per la liberalizzazione del sistema economico e  per la introduzione delle nuove tecnologie". Al riguardo, il Ministro Papantoniou ha  peraltro rilevato che tali sviluppi dovranno comunque verificarsi in un contesto di  accordo tra governo e sindacati, al fine di preservare la pace sociale.

3. ITALIA - Prima riunione del Forum di dialogo italo-argentino.
Si svolge oggi a Milano alla presenza dei Ministri degli Esteri, Dini e Giavarini, la prima riunione del "Forum di Dialogo italo-argentino", istituito, con cadenza biennale, dalla dichiarazione firmata a Roma dai Ministri degli Esteri dei due Paesi, il 29 marzo 1999.
La riunione del “Foro di dialogo italo argentino” costituisce un ulteriore momento nel coinvolgimento dei diversi protagonisti della società italiana allo sviluppo dei rapporti con l’Argentina, nella costruzione di un rapporto in  cui la “partnership” italiana acquista una sempre maggiore credibilità ed affidabilità nei confronti di un Paese come l’Argentina, in grado di proiettare sempre di più nel Mercosud, ma anche nell’intera regione, assetti di stabilità democratica e progresso economico secondo modelli e valori in assonanza con quelli italiani.
Il Foro di dialogo italo-argentino e l’incontro fra l’On. Ministro ed il Ministro degli Esteri argentino avviene in un momento significativo delle relazioni bilaterali. Si è infatti alla vigilia della ratifica del “Trattato Generale di Amicizia e Cooperazione Privilegiate tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Argentina”, che potranno contribuire a migliorare ulteriormente le già ottime relazioni politiche ed a sviluppare quelle in ambito economico. La ormai prossima entrata in vigore del Trattato generale di amicizia e cooperazione apre nuove prospettive, avviando una relazione che, a livello politico (Vertici politici bilaterali, consultazioni politiche ordinarie e straordinarie), non si discosta molto da quella già esistente con i principali paesi europei, almeno per quanto attiene all’intensità dei contatti ed alla loro ampiezza.
Il momento politico in cui si colloca la visita è significativo. Conclusa l'epoca della presidenza Menem, ha ormai preso il largo, a seguito delle elezioni dello scorso dicembre, l'esperienza governativa del Presidente De La Rua che, oltre a costituire  una alternanza politica nei confronti della precedente, decennale gestione giustizialista, rappresenta un consolidamento delle istituzioni democratiche del Paese, con effetti positivi per tutta l’area.
Per quanto attiene le questione di carattere multilaterale, in questa fase durante gli incontri con delegazioni di paesi sudamericani particolare rilevanza viene riservata ai rapporti con il Mercosud, sia come Italia che come Ue. In tale quadro si potrebbe quindi ribadire la posizione italiana favorevole ad un veloce processo di liberalizzazione degli scambi con il Mercosud, manifestata sia a Rio e Vilamoura, sia in sede di negoziato UE-Mercosud, dettata da ragioni politiche di rafforzamento dei rapporti con l’America Latina, in considerazione non solo delle profonde radici storiche, sociali e culturali, ma anche del reciproco interesse commerciale che deriverebbe da tale apertura.
Si potrà ricordare inoltre che l’Italia condivide con i Paesi dell’America Latina, la convinzione che sarebbe interesse strategico di entrambe le parti poter concludere un accordo con il Mercosud prima dell’istituzione della zona di libero scambio delle Americhe (ALCA o FTAA), progetto che è in corso d’esame tra l’insieme dei 34 Paesi del continente americano, primi tra i quali gli Stati Uniti previsto per il 2005.

Giorni dell'Europa


23  giugno 2000
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