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Giorni dell'Europa

Martedì 20 giugno 2000

1. GRECIA - L'Euro ha ora dodici Stati.
La Grecia dodicesimo Stato membro ammesso nell'area della moneta unica europea a partire dal gennaio 2001.
La Repubblica ellenica era l'unico Paese tra i Quindici a non far parte di Eurolandia per non aver rispettato, nel maggio 1998, i c.d. criteri di Maastricht: l'esclusione di Atene fu quindi decretata, nel corso del Consiglio Europeo di Bruxelles, non per volontà dello Stato greco a non voler entrare nell'area della moneta unica. Gli altri tre stati che non hanno aderito - Danimarca, Regno Unito e Svezia - hanno invece preso questa decisione autonomamente, pur avendo le carte in regole per una loro eventuale partecipazione. Non è dato attualmente di prevedere se e quando anche questi Stati membri dell'UE entreranno a far parte dell'area dell'Euro: l'unico fatto certo è il referendum che si terrà in Danimarca in settembre in proposito, dagli esiti peraltro affatto scontati.
La decretata cooptazione della Grecia giunge invece a termine di quasi sei anni di notevoli sforzi di quelle Autorità per il risanamento dell'economia nazionale: oggi Atene rispetta tutti i criteri richiesti e la sua entrata nella moneta unica è favorevolmente commentata, sia da parte degli ambienti governativi che dall'opposizione. La Grecia incomincerà subito a partecipare alle riunioni dei ministri dell'area Euro che ormai tradizionalmente precedono i Consigli ECOFIN.

2.
ITALIA - Libero lo studioso rapito nello Yemen.
Liberato in nottata Alberto Alessio, lo studioso italiano rapito nei giorni scorsi nel paese arabo. Fonti dell'Ambasciata confermano che l'archeologo italiano è atteso in giornata a Sanaa e non si esclude un suo immediato rientro in Italia.

3.
POLONIA - Buono l'avvicinamento ai parametri europei.
La congiuntura economica polacca registra risultati più che soddisfacenti, ma permangono preoccupazioni che potrebbero derivare dal quadro politico e da un allentamento, a scopi pre-elettorali, dell'attuale politica di contenimento della spesa pubblica.
Le valutazioni sul processo di aggiustamento compiuto dal paese nei poco più di dieci anni trascorsi a partire dalla fine del sistema socialista e dall'introduzione del libero mercato premiano, nella valutazione degli analisti, la Polonia come uno dei paesi dell'Europa orientale più "virtuosi" e coerenti. Le stime OCSE sull'evoluzione della congiuntura sarebbero inoltre estremamente promettenti, in considerazione anche della circostanza che per entrambe le aree geografiche destinatarie delle produzioni polacche, l'Unione Europea e la Russia, sono stati individuati importanti trend di ripresa. La BERS, da parte sua, ha sottolineato l'ottima capacità di resistenza agli shocks del quale ha dato prova il sistema polacco, dimostrando sia la sua vitalità che la elevata diversificazione. Il Fondo Monetario ha infine espresso valutazioni più che positive, in particolare per quanto riguarda lo sforzo compiuto da Varsavia nella riduzione della spesa pubblica. Il primo risultato di tutto ciò è l'innalzamento dell'indice di solvibilità della Polonia da parte dei principali istituti di analisi internazionali, mentre sondaggi condotti da importanti consulting anglosassoni tra le maggiori compagnie multinazionali proverebbero che il paese si piazza sistematicamente in una posizione molto elevata nella valutazione di affidabilità formulata da parte degli investitori stranieri.
Segnali non altrettanto incoraggianti provengono però dal quadro politico. Sul tema del proseguimento delle politiche di austerità fiscale, così come peraltro esplicitamente indicato dall'ultima missione esplorativa del Fondo Monetario che, nel plaudere agli ottimi risultati ottenuti con la finanziaria 2000 metteva in evidenza l'importanza di proseguire nella stessa direzione nel 2001 continuando ad operare sulla leva fiscale, si è spaccata la coalizione composta dall'Unione delle Libertà (UW) e l'Azione elettorale Solidarnosc (AWS). La crisi politica ha successivamente portato nelle settimane scorse  alla costituzione di un governo di minoranza monocolore composto dalla sola AWS: della precedente coalizione governativa questa era però la componente che peggio sopportava la politica dell'austerità fiscale e la crisi politica ha inoltre rafforzato quelle componenti più squisitamente sindacali della formazione di Solidarnosc, ritenute a torto o a ragione quelle più adatte ad imbastire una strategia che permetta di contenere l'alto livelli di consensi di cui attualmente sembra di godere il principale partito di opposizione della sinistra, lo SLD, ritenute quelle meno sensibili ai richiami imposti dalle scelte di austerità.
Gli operatori, sia polacchi che internazionali, terrebbero quindi per il momento sotto "osservazione speciale" il nuovo governo di minoranza, cercando di determinare quale sarà l'ampiezza del distacco dei nuovi orientamenti di politica economica da quelli a suo tempo tracciati dal precedente esecutivo: le aspettative perché il precedente programma possa essere considerevolmente cambiato, sotto la spinta di considerazione elettorali, sarebbero elevate.

Giorni dell'Europa


20 giugno 2000
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