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1. UNIONE EUROPEA - La mediazione fra Etiopia ed Eritrea.
Il
Sottosegretario Serri, Rappresentante della Presidenza dell’Unione Europea per
la soluzione del conflitto tra Etiopia ed Eritrea, ha dichiarato ieri che
domenica prossima ad Algeri Eritrea ed Etiopia firmeranno la proposta
dell’Organizzazione per l’Unità Africana che sancisce la cessazione delle
ostilità e lo schieramento della forza di pace.
Secondo il Sottosegretario, che sarà domenica ad Algeri, l'esperienza appena
acquisita insegna che una solida convergenza tra l’iniziativa di mediazione
dell’OUA e il sostegno motivato e congiunto di Stati Uniti e Unione Europea può
ottenere significativi risultati, forse anche in altre aree dell’Africa.
Adesso occorrerà un ulteriore grande impegno politico e finanziario per
dispiegare la forza di pace, applicare le clausole dell’accordo, procedere a
sminare, a ricostruire, a sostenere le tappe ulteriori del negoziato per
risolvere i problemi aperti tra i due paesi, a rilanciare lo sviluppo.
L’Italia continuerà ad avere un ruolo di particolare rilievo come ha avuto
fino ad ora, sia perché, pur tra grandi difficoltà, ha sempre tenuto aperto un
dialogo impegnativo con i due paesi, sia perché ha prontamente risposto
all’emergenza umanitaria che si andava determinando.
2. GEORGIA - Il
ruolo dell'Italia nella regione caucasica.
E' terminata la missione nei Paesi caucasici del
Sottosegretario Ranieri, effettuata nel quadro della Presidenza di turno
italiana del Consiglio d’Europa.
In Georgia, membro del Consiglio d’Europa, il Sottosegretario Ranieri ha
incontrato il Presidente della Repubblica Shevardnadze, il Ministro degli Esteri
ed i Presidenti del Parlamento e della Suprema Corte, ai quali ha espresso
soddisfazione per il livello di collaborazione già raggiunto con
l’organizzazione di Strasburgo ed ha auspicato ulteriori progressi soprattutto
nel settore dei media e dell’armonizzazione della legislazione interna alla
Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.
Il Sottosegretario Ranieri ha sottolineato che la Commissione di Venezia
(Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto) potrà fornire un
rilevante aiuto per l’elaborazione di misure giuridiche e costituzionali volte
a favorire la soluzione di conflitti etnici, che potrebbero essere utilizzate
per i conflitti in Abkazia ed Sud-Ossezia.
Sul piano bilaterale, il Sottosegretario ha ribadito l’appoggio allo sviluppo
economico della Georgia, a cui l’Italia potrà contribuire - soprattutto se
verrà realizzato un clima più favorevole per gli investimenti stranieri - in
particolare nei settori dell’energia, trasporti,
telecomunicazioni e agroindustria.
Al Presidente Shevardnadze, Ranieri ha confermato l’impegno italiano a
sostenere il consolidamento delle istituzioni democratiche della Georgia. Tblisi
- ha affermato Ranieri - è chiamata ad esercitare un ruolo cruciale per la
stabilità e la sicurezza della Regione caucasica e l’Italia intende perciò,
anche nell’esercizio della Presidenza del Consiglio d’Europa, favorire il
crescente inserimento della Georgia nelle istituzioni europee.
Per avviare a soluzione i problemi del Caucaso e le situazioni di crisi che
interessano l’area - ha aggiunto Ranieri - è necessaria una strategia
globale, che potrebbe trovare un utile strumento nell’idea di un foro di
cooperazione regionale ispirato al modello del Patto di Stabilità per il
Sud-est europeo. Lo sviluppo democratico della Regione caucasica potrà inoltre
ricevere impulso dal simultaneo ingresso di Armenia e Arzerbaijan nel Consiglio
d’Europa, sul quale Schevardnadze ha concordato.
Un ruolo fondamentale nella ricerca di una soluzione per la crisi della Cecenia
spetta anche alla Russia. Il Ministro Dini si recherà a Mosca il 24 giugno, su
mandato dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, di cui
l’Italia detiene la Presidenza di turno. Lo stesso Sottosegretario Ranieri
guiderà una delegazione della Presidenza italiana in Cecenia la prossima
settimana e parteciperà insieme al Ministro Dini agli incontri nella capitale
russa.
In Armenia il Sottosegretario Ranieri ha incontrato il Presidente della
Repubblica Kociarian ed il Vice Ministro degli Esteri, ai quali ha ribadito
l‘intenzione dell’Italia di favorire la contemporanea adesione
dell’Armenia e dell’Azerbaijan al Consiglio d’Europa. La partecipazione
dei due Paesi all’organizzazione di Strasburgo può infatti rappresentare un
contributo anche sulla via della composizione pacifica del conflitto nel
Nagorno-Karabakh.
Il Sottosegretario Ranieri ha espresso compiacimento per gli sforzi finora
compiuti dalle autorità di Erevan su indicazione del Consiglio d’Europa in
vista dell’adesione ed ha chiesto il proseguimento di tali sforzi in
particolare per quanto riguarda la legislazione in materia elettorale e sulle
autonomie locali ed i diritti delle minoranze.
Al Presidente Kociarian, Ranieri ha manifestato soddisfazione per il buon
andamento delle relazioni bilaterali ed ha confermato l’imminente apertura
dell’Ambasciata italiana ad Erevan.
3. ITALIA - Sono 170 i casi di sottrazione
internazionale di bambini.
Si è tenuta alla Farnesina una riunione presieduta dal
Sottosegretario Danieli e dal Segretario Generale, Ambasciatore Vattani, sui
casi di sottrazione internazionale e tutela di minori italiani.
All’incontro hanno preso parte anche il Direttore Generale per gli Italiani
all’Estero, Carlo Marsili, il Capo del Contenzioso Diplomatico e Affari
Legislativi, Umberto Leanza, il Direttore dell’Ufficio Centrale per la
Giustizia Minorile del Ministero di Giustizia, Giuseppe Magno, il Professor
Francesco Castro dell’Università di Tor Vergata, e giuristi e docenti esperti
di diritto islamico.
Obiettivo della riunione è stato quello di individuare adeguate forme di
contrasto verso la significativa crescita di casi di sottrazione internazionale
di minori, che ammontano attualmente a 170: 76 in Europa, 67 in Paesi
extraeuropei e 27 in Paesi islamici. E’ stata evidenziata l’esigenza di
proseguire nell’azione informativa tesa a prevenire il fenomeno attraverso la
diffusione in vari uffici di informazioni di carattere generale dirette alle
coppie miste. Sarà anche opportuno individuare con i Paesi maggiormente
interessati, attraverso negoziati ad hoc, meccanismi adatti a fornire un quadro
di riferimento giuridico per una soluzione equa dei casi più complessi. Infine,
è stato deciso di rafforzare gli uffici italiani che si occupano di queste
delicate vicende, valutando anche la possibilità di creare una struttura
interministeriale affiancata da giuristi, assistenti sociali e psicologi
dell’infanzia.
16
giugno 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |