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Giorni dell'Europa

Venerdì 16 giugno 2000

1. UNIONE EUROPEA - La mediazione fra Etiopia ed Eritrea.
Il Sottosegretario Serri, Rappresentante della Presidenza dell’Unione Europea per la soluzione del conflitto tra Etiopia ed Eritrea, ha dichiarato ieri che domenica prossima ad Algeri Eritrea ed Etiopia firmeranno la proposta dell’Organizzazione per l’Unità Africana che sancisce la cessazione delle ostilità e lo schieramento della forza di pace.
Secondo il Sottosegretario, che sarà domenica ad Algeri, l'esperienza appena acquisita insegna che una solida convergenza tra l’iniziativa di mediazione dell’OUA e il sostegno motivato e congiunto di Stati Uniti e Unione Europea può ottenere significativi risultati, forse anche in altre aree dell’Africa.
Adesso occorrerà un ulteriore grande impegno politico e finanziario per dispiegare la forza di pace, applicare le clausole dell’accordo, procedere a sminare, a ricostruire, a sostenere le tappe ulteriori del negoziato per risolvere i problemi aperti tra i due paesi, a rilanciare lo sviluppo.
L’Italia continuerà ad avere un ruolo di particolare rilievo come ha avuto fino ad ora, sia perché, pur tra grandi difficoltà, ha sempre tenuto aperto un dialogo impegnativo con i due paesi, sia perché ha prontamente risposto all’emergenza umanitaria che si andava determinando.

2. GEORGIA - Il ruolo dell'Italia nella regione caucasica.
E' terminata la missione nei Paesi caucasici del Sottosegretario Ranieri, effettuata nel quadro della Presidenza di turno italiana del Consiglio d’Europa.
In Georgia, membro del Consiglio d’Europa, il Sottosegretario Ranieri ha incontrato il Presidente della Repubblica Shevardnadze, il Ministro degli Esteri ed i Presidenti del Parlamento e della Suprema Corte, ai quali ha espresso soddisfazione per il livello di collaborazione già raggiunto con l’organizzazione di Strasburgo ed ha auspicato ulteriori progressi soprattutto nel settore dei media e dell’armonizzazione della legislazione interna alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.
Il Sottosegretario Ranieri ha sottolineato che la Commissione di Venezia (Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto) potrà fornire un rilevante aiuto per l’elaborazione di misure giuridiche e costituzionali volte a favorire la soluzione di conflitti etnici, che potrebbero essere utilizzate per i conflitti in Abkazia ed Sud-Ossezia.
Sul piano bilaterale, il Sottosegretario ha ribadito l’appoggio allo sviluppo economico della Georgia, a cui l’Italia potrà contribuire - soprattutto se verrà realizzato un clima più favorevole per gli investimenti stranieri - in particolare nei settori dell’energia,  trasporti, telecomunicazioni e agroindustria.
Al Presidente Shevardnadze, Ranieri ha confermato l’impegno italiano a sostenere il consolidamento delle istituzioni democratiche della Georgia. Tblisi - ha affermato Ranieri - è chiamata ad esercitare un ruolo cruciale per la stabilità e la sicurezza della Regione caucasica e l’Italia intende perciò, anche nell’esercizio della Presidenza del Consiglio d’Europa, favorire il crescente inserimento della Georgia nelle istituzioni europee.
Per avviare a soluzione i problemi del Caucaso e le situazioni di crisi che interessano l’area - ha aggiunto Ranieri - è necessaria una strategia globale, che potrebbe trovare un utile strumento nell’idea di un foro di cooperazione regionale ispirato al modello del Patto di Stabilità per il Sud-est europeo. Lo sviluppo democratico della Regione caucasica potrà inoltre ricevere impulso dal simultaneo ingresso di Armenia e Arzerbaijan nel Consiglio d’Europa, sul quale Schevardnadze ha concordato.
Un ruolo fondamentale nella ricerca di una soluzione per la crisi della Cecenia spetta anche alla Russia. Il Ministro Dini si recherà a Mosca il 24 giugno, su mandato dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, di cui l’Italia detiene la Presidenza di turno. Lo stesso Sottosegretario Ranieri guiderà una delegazione della Presidenza italiana in Cecenia la prossima settimana e parteciperà insieme al Ministro Dini agli incontri nella capitale russa.
In Armenia il Sottosegretario Ranieri ha incontrato il Presidente della Repubblica Kociarian ed il Vice Ministro degli Esteri, ai quali ha ribadito l‘intenzione dell’Italia di favorire la contemporanea adesione dell’Armenia e dell’Azerbaijan al Consiglio d’Europa. La partecipazione dei due Paesi all’organizzazione di Strasburgo può infatti rappresentare un contributo anche sulla via della composizione pacifica del conflitto nel Nagorno-Karabakh.
Il Sottosegretario Ranieri ha espresso compiacimento per gli sforzi finora compiuti dalle autorità di Erevan su indicazione del Consiglio d’Europa in vista dell’adesione ed ha chiesto il proseguimento di tali sforzi in particolare per quanto riguarda la legislazione in materia elettorale e sulle autonomie locali ed i diritti delle minoranze.
Al Presidente Kociarian, Ranieri ha manifestato soddisfazione per il buon andamento delle relazioni bilaterali ed ha confermato l’imminente apertura dell’Ambasciata italiana ad Erevan.

3. ITALIA - Sono 170 i casi di sottrazione internazionale di bambini.
Si è tenuta alla Farnesina una riunione presieduta dal Sottosegretario Danieli e dal Segretario Generale, Ambasciatore Vattani, sui casi di sottrazione internazionale e tutela di minori italiani.
All’incontro hanno preso parte anche il Direttore Generale per gli Italiani all’Estero, Carlo Marsili, il Capo del Contenzioso Diplomatico e Affari Legislativi, Umberto Leanza, il Direttore dell’Ufficio Centrale per la Giustizia Minorile del Ministero di Giustizia, Giuseppe Magno, il Professor Francesco Castro dell’Università di Tor Vergata, e giuristi e docenti esperti di diritto islamico.
Obiettivo della riunione è stato quello di individuare adeguate forme di contrasto verso la significativa crescita di casi di sottrazione internazionale di minori, che ammontano attualmente a 170: 76 in Europa, 67 in Paesi extraeuropei e 27 in Paesi islamici. E’ stata evidenziata l’esigenza di proseguire nell’azione informativa tesa a prevenire il fenomeno attraverso la diffusione in vari uffici di informazioni di carattere generale dirette alle coppie miste. Sarà anche opportuno individuare con i Paesi maggiormente interessati, attraverso negoziati ad hoc, meccanismi adatti a fornire un quadro di riferimento giuridico per una soluzione equa dei casi più complessi. Infine, è stato deciso di rafforzare gli uffici italiani che si occupano di queste delicate vicende, valutando anche la possibilità di creare una struttura interministeriale affiancata da giuristi, assistenti sociali e psicologi dell’infanzia.

Giorni dell'Europa


16 giugno 2000
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