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Giorni dell'Europa

Lunedì 12 giugno 2000

1. UNIONE EUROPEA - Si riunisce il Consiglio affari generali.
Il Consiglio discuterà approfonditamente della preparazione del Consiglio Europeo di Feira del 19 e 20 giugno ed in particolare del mandato della Conferenza Intergoverntiva.
Da parte italiana ci sta impegnando affinché Feira riesca a conferire al negoziato sulle riforme istituzionali quell'impulso politico che finora è mancato e che appare indispensabile per raggiungere alla fine dell'anno, a Nizza, un accordo soddisfacente ed all'altezza delle aspettative. In particolare,  la questione delle cooperazione rafforzate e quella della Carta dei diritti Fondamentali meritano la massima attenzione; la prima, affinché in un'Europa allargata un gruppo di Stati sia posto in grado di indicare la strada, costituendo un'avanguardia aperta, funzionale al processo di integrazione; la seconda come fonte di legittimità dell'Unione nei riguardi dei cittadini europei e come concretizzazione del concetto, finora vago, di cittadinanza europea.

2. CONSIGLIO D’EUROPA - Il calendario della presidenza italiana.
In occasione del semestre italiano di presidenza del Consiglio d'Europa, iniziato un mese fa, la commissione Affari politici del Consiglio è da oggi a Roma.
Tra gli obiettivi più immediati della presidenza italiana ci sono il rilancio dell'impegno per l'abolizione della pena di morte, il sostegno della presenza del Consiglio d'Europa in Cecenia, l'azione del Consiglio nell'ambito del piano d'azione per il Kossovo adottato dall'organizzazione, il suo ruolo nel più ampio quadro del Patto di stabilita' per i paesi dell'Europa sudorientale.
Sotto la presidenza italiana si terranno, tra l'altro, la Conferenza internazionale sul razzismo, discriminazione razziale, xenofobia (Strasburgo 11-13 ottobre) e la Conferenza dei ministri competenti per i diritti umani (Roma 3-4 novembre), che si concluderà con le celebrazioni per il 50mo anniversario della Convenzione europea dei diritti dell'uomo.

3. ALBANIA - Cresce il ruolo della Turchia nei rapporti bilaterali.
La Turchia, nell'ambito dei paesi maggiormente presenti in Albania, sta assumendo, grazie ad una politica particolarmente dinamica, una visibilità crescente e un ruolo sempre più di  primo piano.
Ciò e' testimoniato anche dai numerosi incontri ai massimi livelli che sono intervenuti nel corso della prima  meta' di quest'anno tra i rappresentati dei due Paesi. Il Governo di Tirana, da parte sua, appare molto interessato a coltivare e a sviluppare le relazioni con la Turchia. In questo senso il Governo di Ankara ha, rispetto ad altri paesi dell'area balcanica (come la Grecia), il  vantaggio di non aver particolari problemi con l’Albania connessi alle minoranze.
I settori che caratterizzano le relazioni turco-schipetare sono, oltre alla tradizionale cooperazione militare, la lotta ai traffici illeciti, la cooperazione culturale e, soprattutto, i rapporti economico-commerciali. Nel quadro della cooperazione militare si inserisce il notevole contributo finanziario della Turchia a favore dell’Albania che fino ad ora e' stato pari a 42 milioni di dollari e che sarebbe destinato a raddoppiare entro la fine del 2004.
Nel campo della lotta ai traffici illeciti, si e' osservata una crescente attenzione da parte dei governi di Tirana e di Ankara. In questi ultimi mesi, in particolare, si e' potuta constatare una sempre più stretta collaborazione tra i rispettivi ministeri dell'interno nel contrastare il traffico di droga (soprattutto cocaina) che dalla Turchia passa per l’Albania per poi entrare, attraverso l'Italia, in Europa occidentale.
Il settore più caratterizzante del crescente ruolo che la Turchia sta assumendo in Albania e' quello delle relazioni economiche. Per quanto riguarda l'interscambio commerciale, la Turchia si mantiene saldamente al quarto posto, con circa il 4 per cento sul totale schipetaro, dopo Italia (45 per cento), Grecia (25 per cento) e Germania (6 per cento) (con trend crescente: 3 per cento nel 1998).
Ciò dimostra, nonostante i bassi valori sia in termini percentuali che assoluti che caratterizzano l'interscambio turco-albanese, la determinazione con cui il governo di Ankara persegue una sempre maggiore penetrazione commerciale in Albania.

4. FRANCIA-INGHILTERRA - L'Onu accoglie la mozione congiunta sull'Iraq.
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha approvato all’unanimità il progetto di risoluzione n. 1302 presentato da Francia e Gran Bretagna, che proroga il programma, ''oil for food'' per altri 180 giorni a partire dal 9 giugno, giorno successivo alla scadenza della VII fase.
Il dibattito che ha portato all'adozione dell'ottava fase non e' stato senza difficoltà: una proposta britannica, suggerita dagli Stati Uniti, prevedeva infatti la durata di un anno della fase, ponendo quindi una scadenza temporale che si collocava dopo una possibile sospensione parziale delle sanzioni. Sulla base dei tempi tecnici previsti dalla risoluzione 1284 (1999), la sospensione delle sanzioni potrebbe infatti essere decisa, in teoria, ben prima del giugno del prossimo anno, anche se di fatto ciò e' poco probabile. Il messaggio era comunque sgradito all’Iraq, che ha infatti fatto conoscere la propria contrarietà. La Francia ha quindi a sua volta presentato un proprio progetto di risoluzione nel quale si autorizzava l'Iraq a riprendere i collegamenti aerei civili internazionali e a pagare con i fondi della ''Oil for Food'' gli arretrati dovuti all’ONU. Il testo approvato e' scaturito, dopo lunghe riunioni, dopo il ritiro delle suddette proposte francesi e britanniche.

5. SPAGNA - Azione comune con l'Italia sull'immigrazione.
Un'iniziativa congiunta sull'immigrazione che preme dalla sponda sud del Mediterraneo e creazione di un gruppo di lavoro comune tra i Ministeri dell'Interno e della Giustizia per risolvere il problema dei latitanti italiani in Spagna.  Sono questi i frutti concreti della due giorni del vertice italo-spagnolo di Napoli.
"I governi possono collaborare per creare un quadro giuridico comune", ha spiegato il presidente del Consiglio Amato. Di qui il comitato tecnico che si metterà "subito" al lavoro per un protocollo aggiuntivo volto a ricercare una soluzione. Inoltre i due Pesi presenteranno una proposta congiunta a livello UE affinché un mandato di cattura per reati di terrorismo, droga e traffico di persone abbia valore in tutti gli Stati membri. Aznar ha assicurato che vi e' "la volontà del governo spagnolo di collaborare intensamente perché i latitanti italiani possano essere riconsegnati al più presto".
Sull'immigrazione si delinea quindi una strategia comune fra Italia e Spagna: da una parte attraverso il rilancio del dialogo euromediterraneo, che può creare "un clima migliore" per i Paesi della sponda sud e quindi ridurre le pressioni migratorie. Dall'altro attraverso un'iniziativa in ambito UE affinché organizzazione e responsabilità della sorveglianza delle frontiere esterne siano condivise da tutti gli Stati membri, con "regole comuni su ammissioni ed espulsioni".

Giorni dell'Europa


12 giugno 2000
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