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1. ITALIA- Scarsi i rapporti economici con il Vietnam.
Durante gli
incontri di oggi a Roma del Segretario Generale del Partito del Vietnam,
Generale Le Kha Phieu, verranno esaminate questioni attinenti alle relazioni
bilaterali e all'attualità regionale.
In campo economico, la nostra presenza, pur modesta, è suscettibile di notevoli
miglioramenti. Per quanto riguarda le esportazioni, l'Italia si situa 17^ posto,
mentre figura al 28^ nella graduatoria degli investitori stranieri. Va però
ricordato che alcuni gruppi italiani (Alenia-Marconi, Ansaldo, Italtel, Finenco,
Danieli etc.) sono in corsa per l’aggiudicazione di importanti contratti e che
quindi il livello della nostra presenza imprenditoriale potrebbe salire
considerevolmente.
Nel settore della cooperazione allo sviluppo, la riduzione dei nostri programmi
di cooperazione all'inizio degli anni ’90 aveva dato origine a qualche
contrasto che si era riflesso sui rapporti bilaterali. Questi contrasti appaiono
ora in via di superamento e l’auspicabile accordo sul contenzioso pregresso
– secondo le proposte da noi formulate – consentirà l’attuazione di un
nuovo consistente pacchetto di aiuti da parte della nostra cooperazione. Tali
aspetti saranno approfonditi in sede di Commissione Mista.
La nostra presenza economica azione si inserisce in un contesto locale
caratterizzato dall'incertezza con cui il Paese sta procedendo sulla strada
della liberalizzazione del sistema economico. In campo politico il Paese appare
maggiormente votato all'innovazione, anche al fine di superare l’isolamento
internazionale conseguente all’invasione della Cambogia. Particolarmente
significativa in tale contesto appare l’adesione vietnamita all’ASEAN,
originariamente sorta in funzione anti-Vietnam e che oggi il Vietnam si sforza
di orientare a contenimento della Cina. Anche con la Cina, sia pure tra alti e
bassi, i rapporti sono in via di normalizzazione, ed il Vietnam guarda anzi con
interesse all’esperienza cinese sulla strada delle riforme, che potrebbe
costituire un esempio da seguire.
I rapporti con gli Stati Uniti sono anch’essi normalizzati, anche se la
mancata firma dell’accordo commerciale ne ha, almeno per il momento,
rallentato lo sviluppo. In crescita anche i rapporti con l’UE, considerata una
importante alternativa ai partners asiatici,
da cui si vuole evitare un’eccessiva dipendenza.
Alle aperture in politica estera corrisponde invece un sostanziale immobilismo
in politica interna a causa dell'indisponibilità del Partito a rinunciare al
rigido controllo sulla vita politica e sociale del Paese.
2. LETTONIA - Potranno votare alle amministrative i
residenti russi.
La recente dichiarazione del nuovo primo ministro lettone Berzins in
favore della concessione ai residenti non cittadini (quasi tutti di etnia russa)
del diritto di voto alle elezioni amministrative costituisce un segnale di
distensione nelle relazioni fra Lettonia e Russia.
Berzins si è detto convinto che nel prossimo futuro, ma non prima delle
amministrative della primavera 2001, tale diritto verrà concesso. Si
tratterebbe della prima volta che il "tabù" del voto dei residenti
non cittadini alle amministrative viene violato e non, come d’uso, da un
qualche esponente dell’opposizione di sinistra, ma addirittura dal capo di un
governo di centro-destra.
26
maggio 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |