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1. EUROPA - Interesse negli Usa per la "Grande Borsa"
europea.
Ha suscitato grande
interesse negli ambienti finanziari di New York la notizia di una possibile
fusione tra le borse di Francoforte e Londra, a cui in prospettiva potrebbero
aderire Milano e Madrid, in quanto legata sia al tipo di sviluppo che avrà il
mercato dei capitali in Europa sia alle ripercussioni che una tale prospettiva
potrà avere su quello statunitense.
Gli osservatori d'oltreoceano sono abbastanza concordi nel ritenere che il
processo di consolidamento delle borse europee sia ormai senza ritorno e
delineano due tipi di scenari possibili. Nel primo si prefigura un assetto
bipolare (da una parte il nucleo facente capo a Parigi e dall'altra il polo
guidato da Francoforte e Londra), nel secondo non viene scartata a priori la
possibilità che in un futuro possa nascere un unico nucleo borsistico europeo.
In ognuno degli scenari gli operatori statunitensi vedono tanto opportunità di
crescita, in funzione delle aumentate opportunità di investimento che un
mercato notevolmente più solido e liquido può offrire, tanto delle sfide
insite alla status quo attuale, nel
quale i due mercati di New York, il più tradizionale NYSE ed il NASDAQ, si
trovano in una posizione di assoluta predominanza.
Le opportunità dovranno essere vagliate anche alla luce della capacità che
dimostreranno di avere i nascituri poli finanziari europei di sapersi adeguare
alle stringenti normative previste dalla legislazione statunitense affinché i
titoli europei siano direttamente accessibili agli investitori d'oltreoceano.
Effetti più diretti sulla stessa struttura del mercato dei titoli mobiliari
statunitense potrebbero aversi qualora dovesse realmente prendere in qualche
modo forma la collaborazione tra il NASDAQ, il mercato dei titoli tecnologici, e
il polo borsistico anglo-tedesco. In tal caso a correre dei rischi potrebbe
essere lo stesso storico Stock Exchange. Da parte sua, Wall Street potrebbe però
avere pronte le risposte sia sul piano delle alleanze, provando a realizzare una
collaborazione con il polo francese, sia su quello organizzativo. Infatti, sulla
falsa riga di quanto si appresterebbero a fare altre importanti mercati
borsistici nel mondo, il NYSE potrebbe trasformarsi in una società di capitali,
arrivando fino alla quotazione del suo stesso titolo.
2. ITALIA - Conclusa la visita in Ciampi in Brasile.
Il Presidente della Repubblica Ciampi ha concluso domenica la sua visita
ufficiale in Brasile durante la quale ha visitato Rio de Janeiro, Brasilia, San
Paolo e le cascate di Iguaçu. Egli ha avuto una fitta serie di incontri
riguardanti i settori chiave dei nostri rapporti bilaterali: politico,
economico, culturale e quello della numerosa ed attiva collettività residente
in Brasile, i cui rappresentanti sono intervenuti a due grandi incontri svoltisi
a Rio ed a San Paolo.
A Brasilia il Presidente Ciampi è stato ricevuto dal suo omologo, il Presidente
della Repubblica Fernando Henrique
Cardoso, e dai massimi esponenti dei tre poteri. Dagli incontri è emersa la
volontà di rafforzare i già eccellenti rapporti esistenti fra i due Paesi
rendendoli più articolati e diversificati. In particolare, è stata manifestata
la volontà di dare piena attuazione all’accordo di cooperazione economica.
E’ stata ribadita la comunanza di valori democratici, civili e sociali nonché
il reciproco interesse a collaborare sui temi fondamentali dalla lotta alla
criminalità organizzata all’ambiente, ai traffici di droga e di armi.
“In un’America Latina caratterizzata da volontà di crescita, da rigore di
risanamento finanziario e da rispetto delle regole di democrazia, il Brasile
rappresenta un esempio essenziale in presenza di situazioni politiche delicate
in altri Paesi del continente” ha affermato il Presidente Ciampi
nell’indirizzo rivolto in modo generale al Parlamento brasiliano.
3. RUSSIA - Si consolida la ripresa economica.
Ufficializzati i principali dati relativi alla situazione macroeconomica del
Paese alla fine del primo trimestre di quest'anno. I dati denotano come la
ripresa delineatasi nella seconda meta' dello scorso anno appaia ora
consolidarsi, anche grazie alla prosecuzione di un forte trend di crescita della
produzione nazionale, a fronte di un rublo stabile e di un'inflazione ancora
assai contenuta.
L'ulteriore rafforzamento del già consistente attivo commerciale (grazie
soprattutto alle esportazioni di prodotti energetici), il buon andamento della
riscossione fiscale e il rallentamento del fenomeno della fuoriuscita di
capitali hanno consentito altresì di realizzare un notevole incremento delle
riserve ufficiali, nonostante l'oneroso servizio del debito. D'altro canto, la
forte crescita registrata dall'industria leggera e il buon aumento del commercio
al dettaglio appaiono indici di una significativa ripresa della domanda interna
di beni di consumo, aumentata non solo per effetto della sostituzione delle
importazioni.
4. SLOVENIA - Il nuovo governo punta su Ue e Nato.
Il neo Primo
Ministro sloveno, Andrej Bajuk, ha presentato la lista del suo governo di
centro-destra che sara' in grado, secondo lo stesso Bajuk, di accelerare
l'integrazione del suo Paese nell'UE e nella NATO. Il nuovo Governo, che deve
ancora ottenere l'approvazione del Parlamento, subentra a quello di
centrosinistra di Janes Drnovsek, caduto l'8 aprile in seguito ad un voto di
sfiducia.
Bajuk ha annunciato ieri che sara' provvisoriamente responsabile delle Finanze.
Lojze Peterle (Sls- Skd-Partito del popolo sloveno) sara' Ministro degli Esteri,
mentre Janez Jansa (Partito socialdemocratico, Sds) assumera' la carica di
Ministro della Difesa.
Il Premier ha subito auspicato che il cambiamento di governo non provochi un
rallentamento dei negoziati in corso per l'ingresso della Slovenia nell'UE e per
la sua candidatura alla NATO, annunciando al riguardo la creazione di un
Ministero senza portafoglio, col fine di armonizzare la legislazione nazionale
con quella comunitaria. Il nuovo Governo si compone di 17 ministri: sette
Sls-Skd, cinque Sds e cinque indipendenti.
16
maggio 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |