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1. ITALIA - I consoli onorari incontrano il ministro Dini.
Il Ministro
Dini ha ricevuto ieri una delegazione dell'Unione Consoli Onorari d'Italia
all'estero. Il Ministro Dini ha evidenziato il ruolo dei consoli onorari nel
coltivare il patrimonio inestimabile, di cui dispone il nostro Paese, costituito
dalle numerose collettività italiane residenti all’estero. Non sempre le
risorse a disposizione – anche alla luce delle note esigenze di contenimento
della spesa pubblica – permettono l’istituzione di una rete consolare “di
carriera” capillare: la collaborazione e l’opera dei Consoli Onorari diventa
così essenziale e si inserisce compiutamente nel panorama più ampio delle
iniziative a favore dei nostri concittadini.
I Consoli onorari contribuiscono anche - ha evidenziato il Ministro Dini - al
lavoro, portato avanti dalla nostra rete all'estero, di tutela e promozione
degli interessi generali del nostro Paese, ovviamente in stretto contatto con le
nostre Ambasciate e Consolati.
2. OLANDA - Iniziato il processo ai libici per la
strage di Lockerbie.
E' iniziato, nei pressi di Utrecht in Olanda, il processo ai due
sospettati libici per l'attentato che causò, nel dicembre 1988, l'abbattimento
del velivolo Pan Am, a seguito del quale morirono 270 persone. Nel processo, che
dovrebbe durare un anno, la pubblica accusa è rappresentata dal procuratore
generale scozzese Colin Boyd. I capi di accusa, riguardo ai quali gli imputati
si sono dichiarati innocenti, sono tre: complotto a scopo di uccisione, omicidio
e violazione della legge sulla sicurezza aerea. La consegna dei due accusati al
tribunale da parte del Governo di Tripoli e’ stato
frutto di un lungo e complesso negoziato dal quale e’ anche scaturita,
in contropartita, la rimozione
delle sanzioni ONU contro la Libia.
3. PORTOGALLO - No alla proposta dell'europarlamento
sulla Conferenza intergovernativa.
La Commissione Esteri dell’Assemblea della Repubblica e gli
Eurodeputati portoghesi hanno bocciato la proposta del Parlamento Europeo per la
Conferenza Intergovernativa.
Nel corso di una riunione congiunta svoltasi a Lisbona, il “Rapporto Leinen”
ha ottenuto un solo voto favorevole, mentre tutti gli altri – appartenenti
all’area di Governo o all’Opposizione – hanno votato compatti contro la
linea complessiva espressa dal rapporto. Il
documento nel suo insieme è infatti stato ritenuto contrario agli interessi
nazionali, foriero di gravi squilibri e particolarmente penalizzante per i Paesi
piccoli dell’Unione Europea (a titolo di esempio è stato fatto presente che,
se passasse il documento, il numero degli Eurodeputati nazionali si dimezzerebbe
passando da 25 a 12 o 13).
Se sulla valutazione globale è riemerso il riflesso “protettivo” che aveva
portato molti Eurodeputati dei Paesi meno grandi ad esprimere preoccupazioni già
a Strasburgo, su singoli temi il giudizio è stato però più aperto.
Antonio José Seguro, Presidente degli Eurodeputati socialisti, ha
sottolineato, ad esempio, che il Portogallo non assumerà una posizione
nazionale “egoista” sulla riforma istituzionale dell’UE, che ritiene
essenziale in vista del processo di allargamento. Ha anche difeso la flessibilità
in materia di cooperazioni rafforzate, ricordando anche che i socialisti sono
favorevoli a diminuire il quorum necessario, e che sarebbero disposti ad
accettare la soglia di un terzo dei Paesi membri.
Nel corso della riunione è stato affrontato anche il dossier relativo alla
Carta dei diritti fondamentali. I deputati del Partito socialista, del Partito
comunista e un significativo numero dei socialdemocratici sarebbero favorevoli
ad attribuire un carattere vincolante alla Carta e ad inserirla nei Trattati.
5
maggio 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |