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Giorni dell'Europa

Venerdì 28 aprile 2000

1. RUSSIA - Una mozione dell'Unione Europea sulla Cecenia.
È stata approvata con larga maggioranza una risoluzione presentata dall’Unione Europea alla Commissione per i Diritti Umani dell’ONU sulla situazione in Cecenia.
La risoluzione - approvata con 25 voti a favore, 7 contrari (tra cui Russia e Cina) e 19 astensioni - esorta la Russia ad istituire con urgenza una Commissione indipendente che faccia luce sulla violazione dei diritti umani in Cecenia, ad autorizzare le Organizzazioni umanitarie a recarsi nella regione e, in particolare, a consentire l’accesso dei delegati del Comitato Internazionale della Croce Rossa ai luoghi di detenzione, quali i campi di "filtraggio". Il testo approvato prevede, infine, che l’Alto Commissario dell’ONU per i diritti umani, Mary Robinson, elabori un dettagliato rapporto sulla situazione nella Repubblica Federata Caucasica.
Nei giorni scorsi la Presidenza portoghese e la Troika U.E. avevano tentato di giungere ad un "Chairman’s statement" con la Rappresentanza russa. Una tale soluzione - fortemente caldeggiata dal Governo statunitense - avrebbe infatti permesso di mantenere i contenuti fondamentali del progetto di risoluzione U.E., attribuendo però al documento un carattere consensuale che avrebbe incoraggiato passi in avanti verso una soluzione internazionalmente concordata della crisi.
Dopo un iniziale irrigidimento della posizione russa, la Presidenza portoghese aveva inoltre elaborato una nuova bozza di compromesso, che teneva conto delle controproposte di Mosca, pur continuando a fare riferimento alla gravità degli abusi e delle violazioni dei diritti umani in Cecenia ed alla necessità di creare quanto prima una Commissione di inchiesta.
Nonostante iniziali aperture incoraggianti, la delegazione russa è poi tornata sulle posizioni iniziali. L'Unione Europea ha quindi riproposto il proprio progetto di risoluzione, non senza ribadire il rammarico per il mancato raggiungimento di una soluzione consensuale.

2. TURCHIA - Voto interlocutorio sul presidente.
Il candidato alle presidenziali della maggioranza, Sezer, non ha raggiunto il quorum per l’elezione al primo turno. Il conteggio gli ha assegnato 281 voti contro i 376 necessari. I rimanenti consensi si sono distribuiti tra gli altri 10 candidati, tra i quali l’esponente del Partito Islamico è risultato il più votato.
Dai risultati sembra potersi affermare che abbia trovato riscontro l’orientamento dei partiti di opposizione – enunciato poche ore prima dello scrutinio – di voler osservare se la maggioranza avrebbe tenuto intorno al proprio candidato, prima di riversare i propri voti su Sezer (coerentemente con l’impegno già assunto nei confronti dei leaders della maggioranza stessa). Se questa premessa dovesse trovare riscontro, Sezer potrebbe essere eletto al secondo turno (per il quale è necessario lo stesso numero di voti) fissato per lunedì primo maggio. In caso contrario, e se non dovesse verificarsi alcun rimescolamento di voti all’interno della coalizione di Governo, Sezer dovrebbe comunque ottenere i necessari consensi al terzo turno, per il quale sono sufficienti 276 voti.
Occorrerà in ogni caso monitorare con grande attenzione l’evoluzione degli eventi nei prossimi giorni, visto che nella storia delle elezioni presidenziali turche non sono mancate sorprese, anche clamorose.

Giorni dell'Europa


28 aprile 2000
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