1. EUROPA - Fine settimana elettorale in Bosnia, Grecia e Georgia.
Fine settimana di importanti scadenze elettorali in alcuni Paesi europei. In
particolare è da segnalare: BOSNIA-ERZEGOVINA. Vittoria delle opposizioni. Elezioni municipali nel paese
sabato, le seconde dopo gli accordi di Dayton. Le opposizioni hanno vinto nelle due
rispettive entità che formano la Bosnia-Erzegovina: tale risultato, però, si presta ad
una duplice chiave di lettura. Mentre infatti nella Federazione croata-mussulmana si deve
registrare un arretramento delle formazioni nazionaliste, a cominciare dallo SDA, il
principale partito nazionalista mussulmano, nella Repubblica Sprska un miglioramento delle
posizioni è da attribuire al nazionalista SDS dei seguaci dell'ex Presidente Karadzic.
Non è esclusa un'affermazione dei nazionalisti anche a Banja Luka, la capitale
dell'entità serba di Bosnia finora nelle mani dei moderati del Partito socialdemocratico
vicino al Primo Ministro Dodik.
Nella Federazione il principale partito di opposizione, il multietnico SDP di ispirazione
socialdemocratica, potrebbe aver conquistato le quattro municipalità di Sarajevo, oltre
alle amministrazioni di Tuzla, l'unica precedentemente già sotto controllo SDP dal 1997,
Zenica, Bihac e Goradze. GRECIA. Vittoria di misura del PASOK. Simitis confermato Primo Ministro per un
secondo mandato. Elezioni legislative per il rinnovo del Vouli, il Parlamento
monocamerale, ieri dagli esiti fino all'ultimo incertissimi. Dopo aver dominato per mesi
nei sondaggi, i socialisti del Primo Ministro Simitis del PASOK, malgrado la crescita,
hanno dovuto registrare l'inattesa avanzata della formazione di centro-destra di Nea
Demokratia guidata da Costas Karamanlis. La vittoria dei socialisti - con una
differenza di meno di un punto percentuale -è stata riconosciuta da entrambe le
formazioni. Sarà quindi Simitis ed il PASOK a condurre la Grecia nella zona dell'Euro,
molto presumibilmente a partire dal 1° gennaio 2001. Il processo di avvicinamento di
Atene all'Unione Economica e Monetaria si sta compiendo attraverso anche una serie di
profonde e non indolori riforme strutturali che questa adesione comporta, alcune delle
quali già avviate o realizzate nel corso degli ultimi anni. GEORGIA. Conferma quasi plebiscitaria per Shevarnazde. Circa tre milioni di
elettori sono stati chiamati ieri a scegliere il Capo dello Stato per i prossimi cinque
anni. Il grande favorito, il Presidente uscente Edouard Schevarnazde, ha ottenuto la
riconferma già al primo turno, con oltre il 70% di voti a lui favorevoli. Il principale
avversario di Schevarnazde è stato l'ex Presidente del Comitato centrale del Partito
Comunista georgiano all'epoca dell'Unione Sovietica, Djoumber Patiachvili, che non avrebbe
raggiunto neanche il 20% di consensi.
2. UNIONE EUROPEA - Serri riferisce sui rapporti Etiopia-Eritrea. Riunione oggi a Lussemburgo dei Ministri degli Esteri dei Quindici. La
Conferenza Intergovernativa, la riunione del Consiglio di Associazione con la Turchia e
del Consiglio di Cooperazione con la Russia al centro dei lavori.
I Ministri sono chiamati a trovare delle soluzioni di compromesso in particolare su alcune
questioni delicate concernenti le relazioni con la Turchia ed il problema cipriota,
nonché i rapporti con la Russia, alla luce anche delle recenti raccomandazioni
dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa a seguito della crisi cecena.
Fra gli altri punti di politica estera all'o.d.g. della sessione da segnalare la relazione
del Sottosegretario Serri che dovrebbe riferire al Consiglio circa l'attività svolta
nelle ultime settimane in qualità di Rappresentante Speciale della Presidenza a sostegno
dell'azione della Presidenza algerina dell'OUA a favore della risoluzione del conflitto
tra Etiopia ed Eritrea, in vista anche di un possibile auspicato inizio dei proximity
talks tra le parti nei prossimi giorni ad Algeri. Su richiesta britannica sarà
inoltre esaminata la situazione nello Zimbabwe, alla luce degli ultimi preoccupanti
sviluppi soprattutto per l'ordine pubblico nel paese.
La delegazione italiana dovrebbe essere guidata dal Sottosegretario Ranieri.
3. FRANCIA - Annunciato un piano per la cancellazione del debito
dei paesi poveri. Annunciato al vertice euro-africano della settimana scorsa ed alla riunione dei
Ministri delle Finanze dell'area del franco un piano di Parigi per la cancellazione del
debito dei paesi più fortemente indebitati.
L'iniziativa prevede la messa a disposizione di 8 miliardi di Euro e si inserirebbe nella
più generale iniziativa detta Highly Indebted Poor Countries avviata nel 1996 e
ampliata e ampliata e rafforzata con le decisioni assunte dai G7 al vertice di Colonia del
giugno 1999.
Per accedere all'iniziativa i paesi beneficiari dovranno rispettare una serie di
condizioni, tra le quali il mantenimento per un periodo perlomeno triennale di un
programma - avallato dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario - di risanamento
macroeconomico e di riforme strutturali e sociali volte in particolare alla riduzione
della povertà, l'eleggibilità del paese ed un ulteriore periodo triennale di
mantenimento del programma di riforme.
L'assistenza finanziaria francese non assumerà comunque la forma di una cancellazione
pura e semplice del debito. Il beneficiario sarà infatti tenuto comunque a ripagare il
suo debito bilaterale con Parigi che provvederà contestualmente a restituire l'importo al
debitore sotto forma di finanziamenti per specifici programmi sociali.