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Giorni dell'Europa

Lunedì 10 aprile 2000

1. EUROPA - Fine settimana elettorale in Bosnia, Grecia e Georgia.
Fine settimana di importanti scadenze elettorali in alcuni Paesi europei. In particolare è da segnalare:
BOSNIA-ERZEGOVINA. Vittoria delle opposizioni. Elezioni municipali nel paese sabato, le seconde dopo gli accordi di Dayton. Le opposizioni hanno vinto nelle due rispettive entità che formano la Bosnia-Erzegovina: tale risultato, però, si presta ad una duplice chiave di lettura. Mentre infatti nella Federazione croata-mussulmana si deve registrare un arretramento delle formazioni nazionaliste, a cominciare dallo SDA, il principale partito nazionalista mussulmano, nella Repubblica Sprska un miglioramento delle posizioni è da attribuire al nazionalista SDS dei seguaci dell'ex Presidente Karadzic. Non è esclusa un'affermazione dei nazionalisti anche a Banja Luka, la capitale dell'entità serba di Bosnia finora nelle mani dei moderati del Partito socialdemocratico vicino al Primo Ministro Dodik.
Nella Federazione il principale partito di opposizione, il multietnico SDP di ispirazione socialdemocratica, potrebbe aver conquistato le quattro municipalità di Sarajevo, oltre alle amministrazioni di Tuzla, l'unica precedentemente già sotto controllo SDP dal 1997, Zenica, Bihac e Goradze.
GRECIA. Vittoria di misura del PASOK. Simitis confermato Primo Ministro per un secondo mandato. Elezioni legislative per il rinnovo del Vouli, il Parlamento monocamerale, ieri dagli esiti fino all'ultimo incertissimi. Dopo aver dominato per mesi nei sondaggi, i socialisti del Primo Ministro Simitis del PASOK, malgrado la crescita, hanno dovuto registrare l'inattesa avanzata della formazione di centro-destra di Nea Demokratia guidata da Costas Karamanlis. La vittoria dei socialisti - con una differenza di meno di un punto percentuale -è stata riconosciuta da entrambe le formazioni. Sarà quindi Simitis ed il PASOK a condurre la Grecia nella zona dell'Euro, molto presumibilmente a partire dal 1° gennaio 2001. Il processo di avvicinamento di Atene all'Unione Economica e Monetaria si sta compiendo attraverso anche una serie di profonde e non indolori riforme strutturali che questa adesione comporta, alcune delle quali già avviate o realizzate nel corso degli ultimi anni.
GEORGIA. Conferma quasi plebiscitaria per Shevarnazde. Circa tre milioni di elettori sono stati chiamati ieri a scegliere il Capo dello Stato per i prossimi cinque anni. Il grande favorito, il Presidente uscente Edouard Schevarnazde, ha ottenuto la riconferma già al primo turno, con oltre il 70% di voti a lui favorevoli. Il principale avversario di Schevarnazde è stato l'ex Presidente del Comitato centrale del Partito Comunista georgiano all'epoca dell'Unione Sovietica, Djoumber Patiachvili, che non avrebbe raggiunto neanche il 20% di consensi.

2. UNIONE EUROPEA - Serri riferisce sui rapporti Etiopia-Eritrea.
Riunione oggi a Lussemburgo dei Ministri degli Esteri dei Quindici. La Conferenza Intergovernativa, la riunione del Consiglio di Associazione con la Turchia e del Consiglio di Cooperazione con la Russia al centro dei lavori.
I Ministri sono chiamati a trovare delle soluzioni di compromesso in particolare su alcune questioni delicate concernenti le relazioni con la Turchia ed il problema cipriota, nonché i rapporti con la Russia, alla luce anche delle recenti raccomandazioni dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa a seguito della crisi cecena.
Fra gli altri punti di politica estera all'o.d.g. della sessione da segnalare la relazione del Sottosegretario Serri che dovrebbe riferire al Consiglio circa l'attività svolta nelle ultime settimane in qualità di Rappresentante Speciale della Presidenza a sostegno dell'azione della Presidenza algerina dell'OUA a favore della risoluzione del conflitto tra Etiopia ed Eritrea, in vista anche di un possibile auspicato inizio dei proximity talks tra le parti nei prossimi giorni ad Algeri. Su richiesta britannica sarà inoltre esaminata la situazione nello Zimbabwe, alla luce degli ultimi preoccupanti sviluppi soprattutto per l'ordine pubblico nel paese.
La delegazione italiana dovrebbe essere guidata dal Sottosegretario Ranieri.

3. FRANCIA - Annunciato un piano per la cancellazione del debito dei paesi poveri.
Annunciato al vertice euro-africano della settimana scorsa ed alla riunione dei Ministri delle Finanze dell'area del franco un piano di Parigi per la cancellazione del debito dei paesi più fortemente indebitati.
L'iniziativa prevede la messa a disposizione di 8 miliardi di Euro e si inserirebbe nella più generale iniziativa detta Highly Indebted Poor Countries avviata nel 1996 e ampliata e ampliata e rafforzata con le decisioni assunte dai G7 al vertice di Colonia del giugno 1999.
Per accedere all'iniziativa i paesi beneficiari dovranno rispettare una serie di condizioni, tra le quali il mantenimento per un periodo perlomeno triennale di un programma - avallato dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario - di risanamento macroeconomico e di riforme strutturali e sociali volte in particolare alla riduzione della povertà, l'eleggibilità del paese ed un ulteriore periodo triennale di mantenimento del programma di riforme.
L'assistenza finanziaria francese non assumerà comunque la forma di una cancellazione pura e semplice del debito. Il beneficiario sarà infatti tenuto comunque a ripagare il suo debito bilaterale con Parigi che provvederà contestualmente a restituire l'importo al debitore sotto forma di finanziamenti per specifici programmi sociali.

Giorni dell'Europa


10 aprile 2000
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