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Giorni dell'Europa

Venerdì 7 aprile 2000

1. UNIONE EUROPEA - Riunione informale del Consiglio Ecofin.
Riunione nella capitale portoghese oggi e domani dei Ministri dell'Economia e delle Finanze dei Quindici. Strategie per la crescita economica e politica del fisco al centro dei colloqui. Secondo quanto comunicato dalla Presidenza portoghese, la riunione sarà aperta nel formato Euro 11 (soltanto i paesi aderenti all'Unione Economica e Monetaria) e comincerà con una discussione sull'andamento macroeconomico in Europa, anche in relazione allo stato dell'economia mondiale, cui seguirà un dibattito sui flussi finanziari da e per l'Unione ed uno scambio di idee in vista delle prossime riunioni in ambito G8 e FMI.
La riunione del gruppo allargato dovrebbe invece esaminare la questione dell'attualizzazione della direttiva europea sull'IVA, alla luce degli sviluppi in corso nel mercato di beni e servizi (quali la diffusione del commercio elettronico o la privatizzazione dei servizi postali), ed il tema del pacchetto fiscale. La riunione passerà poi ad esaminare i seguiti da dare al Consiglio Europeo straordinario di Lisbona, con riferimento agli adempimenti previsti dal documento finale del vertice.
Dovrebbe essere anche esaminata la questione dell'entrata della dracma nell'Euro, con un'analisi della metodologia da adottare per fissare la parità di cambio tra la valuta europea e quella greca.
Per l'Italia dovrebbero partecipare il Ministro del Tesoro, Giuliano Amato, quello delle Finanze, Vincenzo Visco, ed il Governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio.

2. GERMANIA - Riunione congiunta degli ambasciatori italiani e tedeschi nei paesi ex-Urss.
Riunione oggi a Roma degli Ambasciatori italiani e tedeschi nella regione caucasica e nei Paesi dell'Asia centrale. Temi dell'area, ma anche situazione nella regione balcanica, Russia, politica europea di sicurezza e difesa e la Conferenza intergovernativa sulla revisione dei Trattati dell'Unione Europea al centro dei colloqui politici tra i due Ministri Dini e Fischer che concluderanno i lavori. Un'attenzione particolare sarà inoltre dedicata la terrorismo ed ai fenomeni di criminalità organizzata.
Per parte italiana saranno presenti, oltre all'Ambasciatore a Berlino, i Capi Missione in Russia (accreditato anche in Armenia e Turkmenistan), in Uzbekistan (accreditato anche in Tagikistan), in Kazakstan (accreditato anche in Kirghizistan), in Azerbaigian, in Georgia. Da parte tedesca, oltre all'Ambasciatore a Roma, presenti i Capi Missione in Russia, in Kazakstan, in Uzbekistan, in Georgia, in Azerbaigian, in Kirghizistan, in Tagikistan, in Armenia. I lavori inizieranno con un'introduzione dei rispettivi Segretari Generali, Ambasciatori Umberto Vattani e Wolfgang Ischinger, mentre le conclusioni politiche saranno indicate dai due Ministri degli Esteri.
L'obiettivo della riunione è altresì di enucleare alcune conclusioni operative per le attività delle Ambasciate nella regione ed in generale per gli orientamenti delle due Amministrazioni in Caucaso e nell'Asia centrale. In particolare le Ambasciate tedesche ed italiane dovrebbero essere impegnate nello sviluppo di iniziative congiunte nei settori politico, economico e culturale.
L'incontro di Roma è il primo del genere che coinvolge le diplomazie italiana e tedesca. Da parte della Germania si intenderebbe dare una cadenza regolare a tale iniziativa, con una possibile futura riunione da proporre a Berlino su un tema da stabilire.

3. ITALIA - Prima visita in Italia del presidente dello Yemen.
Si conclude oggi la visita in Italia del Presidente della Repubblica di Yemen Saleh. Nel corso del colloqui avuti al Quirinale col Presidente Ciampi, assistito dal Ministro Dini, il Capo dello Stato si è richiamato ai vincoli storici di amicizia fra l’Italia e lo Yemen ed agli interessi comuni in Medio Oriente e nel Corno d’Africa, manifestando apprezzamento per gli sforzi dello Yemen nell’avanzamento economico e sociale, che riceverà il sostegno italiano.
Il Presidente Saleh, in Italia per la prima volta, ha auspicato un rafforzamento dell'interesse italiano per lo Yemen. Da parte italiana, il Presidente Ciampi ha sostenuto che tale interesse esiste ed è in crescita, nell'auspicio di rafforzare i rapporti e di recuperare i legami storici fra i due Paesi. Da parte yemenita è stato in particolare auspicato un aumento degli investimenti italiani.
La cultura costituisce un ulteriore strumento d’avvicinamento tra i due Paesi: è un filone importante non solo sotto il profilo della storia della nostra civiltà ma anche perché possiede un potenziale economico. Il Presidente Ciampi ha ricordato l’importanza della collaborazione culturale basata sulle antiche civiltà, come egli stesso ha illustrato a Luxor nel corso della visita in Egitto del febbraio scorso.
Di rilievo anche l'intesa politica fra le due parti con particolare riferimento al Corno d'Africa. Il conflitto etio-eritreo ha inoltre creato un flusso di rifugiati in Yemen che rappresenta un costo elevato per il Paese.

4. POLONIA - Ci vuole una data certa per l'ingresso nell'Unione Europea.
Nel corso di un incontro a Bruxelles con il Presidente della Commissione Romano Prodi il premier polacco Buzek ribadisce la ferma intenzione di Varsavia di aderire quanto più rapidamente possibile all'Unione.
La questione del processo di allargamento sarebbe stata al centro dei colloqui e da parte del Primo Ministro polacco sarebbe stata perorata la necessità di definire al più presto una data precisa per l'ingresso dei Paesi candidati, chiedendo altresì di accelerare in generale il processo di allargamento dell'Unione.
In un discorso dinanzi al Parlamento Europeo a Bruxelles Buzek avrebbe dichiarato che l'obiettivo strategico di Varsavia sarebbe quello di essere pronta all'adesione al 31 dicembre 2002, sottolineando che la situazione nel paese è da ritenersi soddisfacente per il rispetto degli impegni necessari per tale risultato.

5. RUSSIA - Non preoccupa il possibile calo del prezzo del petrolio.
Reazioni differenziate ma sostanzialmente tranquille sulle conseguenze per l'economia russa dell'accordo OPEC per l'aumento delle quote di produzione del petrolio.
La diminuzione del prezzo del greggio che sta derivando dall'Accordo di Vienna non sarebbe ritenuto preoccupante per il bilancio federale e soltanto qualora si scendesse stabilmente al di sotto dei 25 dollari al barile si potrebbero rendere necessarie alcune lievi manovre addizionali.
Il Ministro delle Finanze avrebbe tuttavia quantificato in circa un centinaio di milioni di dollari al mese le perdite per il bilancio federale, precisando tuttavia che le conseguenze di tali perdite non si dovrebbero evidenziare se non dopo un certo tempo, in considerazione degli inaspettati guadagni che sarebbero invece derivati dal forte innalzamento del prezzo del greggio degli ultimi mesi. Secondo gli osservatori, il tenore tranquillizzante delle attuali analisi resterebbe valido fino a quando i prezzi non scenderanno al di sotto dei 20 dollari, in considerazione della circostanza che il bilancio per l'attuale anno è stato elaborato su una media dei prezzi tra i 17 ed i 19 dollari al barile.

6. TURCHIA - Alla ricerca di un candidato per la presidenza della Repubblica.
Il fallimento del processo di revisione costituzionale, con il voto contrario del Parlamento al pacchetto proposto dal Governo, rende quanto mai urgente l'identificazione di un candidato alla Presidenza della Repubblica stante l'impossibilità giuridica per Demirel a presentarsi per un secondo mandato.
La proposta probabilmente più contestata, e che maggiormente potrebbe aver coagulato quel fronte di "franchi tiratori" che ha finito con il rendere vana l'intesa tra la maggioranza e parte dell'opposizione per l'approvazione della riforma, riguardava proprio la possibilità, per un Capo dello Stato turco in carica, di ripresentarsi per un secondo mandato consecutivo alla suprema magistratura del paese. In tal modo, quindi, l'attuale Presidente Demirel è ormai fuori gioco, mentre la tempistica costituzionale impone alla maggioranza l'identificazione di un candidato entro il prossimo 18 aprile. Sulla carta i numeri sembrerebbero esservi per una soluzione per così dire rapida ed indolore: potrebbero tuttavia emergere difficoltà, soprattutto in considerazione di una distribuzione delle massime cariche del paese tra le varie componenti politiche.
I commenti in generale tenderebbero comunque a mettere in evidenza l'aspettativa che la vicenda non incida sulla stabilità del governo presieduto da Ecevit e che l'esecutivo turco prosegua nel perseguimento degli obiettivi europei.
Al riguardo è da segnalare che da ieri è in corso in Turchia la visita del Presidente tedesco Johannes Rau, la prima dopo l'unificazione della Germania e di un Capo dello Stato tedesco da quasi un quindicennio. L'auspicio di Ankara è di ricevere ulteriore conferma del nuovo impulso nelle relazioni tra i due paesi, soprattutto dopo il rilancio del dialogo tra la Turchia ed i Quindici in prospettiva di una sia pur ancora lontana adesione.

7. YUGOSLAVIA - Visita a Mosca del capo dell'opposizione.
Su invito della Commissione Esteri della Duma russa, si è recentemente recato in visita a Mosca il leader del movimento di opposizione per il rinnovamento serbo Draskovic.
Il leader serbo avrebbe in particolare caldeggiato un appoggio russo alla richiesta delle opposizioni serbe di elezioni anticipate. Non è nota la reazione di Mosca a tale richiesta, anche se è prevedibile che le Autorità di Mosca sollevino la questione in ambito G8 alla prima occasione utile.
La visita di Draskovic, se da una parte testimonia dell'attenzione di Mosca per 1a situazione politica in RFJ nel suo complesso, dall'altra non deve indurre a ritenere che il Governo russo ritenga vacillante la "presa" di Milosevic: il regime viene infatti ritenuto ancora solido e le opposizioni non ancora in grado di costituire una reale e credibile alternativa.

Giorni dell'Europa


7 aprile 2000
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