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Giorni dell'Europa
Mercoledì 5 aprile 2000
1. UNIONE EUROPEA - Il contributo dell'Italia al vertice euroafricano.
Si è concluso ieri al Cairo il primo Vertice dei Capi di Stato e di Governo
tra Africa ed Europa, sotto legida dellOUA e dellU.E.
Debito estero, integrazione dellAfrica nelleconomia mondiale e cooperazione
regionale, sviluppo sostenibile, diritti umani e democrazia sono stati i principali temi
del dibattito ed i punti più qualificanti evocati nei due documenti finali (la
Dichiarazione del Cairo ed il Piano di Azione), sui quali è stato raggiunto un
soddisfacente compromesso tra le varie posizioni.
Lintervento del Presidente del Consiglio, accompagnato dal Ministro Dini e dal
Sottosegretario Serri, è stato incentrato sulle questioni dellintegrazione
dellAfrica nelleconomia mondiale, mettendo in risalto limportanza
dellapertura dei mercati, le esigenze di soluzione dei conflitti in corso, le
iniziative italiane a favore della cancellazione del debito estero dei paesi più poveri e
la proposta di istituire presso le IFI due Trust Fund a favore della Salute e
dellEducazione.
Lintervento in Assemblea di Gheddafi ha visto come noto il leader
libico riproporre posizioni oltranziste con richiami allimperialismo occidentale ed
al colonialismo europeo, posizioni queste definite deludenti dal Presidente DAlema
nellincontro avuto con la stampa.
Lo svolgimento del Vertice, in un ambito di continuità (il prossimo sarà convocato nel
2003) e con un adeguato meccanismo di follow-up (gruppo bi-regionale di alti funzionari e
riunioni a livello ministeriale), rappresenta un dato politico in sé. Il Summit, pur
condizionato dallimpostazione conferitagli soprattutto dai paesi del Nordafrica, ha
rappresentato per quel continente un momento di riferimento politico unificante nei suoi
rapporti con lEuropa sul quale i partners africani hanno molto insistito e rispetto
al quale lUnione Europea sarà chiamata a svolgere un crescente ruolo di
interlocutore politico e non solo di primo fra i donatori.
A margine dei lavori il Presidente del Consiglio ha incontrato, oltre che il leader libico
Gheddafi, il Presidente nigeriano Obasanjo, il Presidente egiziano Mubarak ed il
Presidente del Mozambico Chissano, con i quali ha esaminato larticolato e positivo
andamento dei rapporti bilaterali dellItalia con ciascuno di questi Paesi.
2. BOSNIA - Primo arresto fra i ricercati per crimini di guerra.
Il recente arresto dell'ex membro serbo della presidenza tripartita Momcilo
Krajisnik costituisce il maggior successo sinora conseguito contro i ricercati per crimini
di guerra nell'ex-Yugoslavia.
Stretto collaboratore di Karadzic durante e dopo il recente conflitto, già presidente
della prima assemblea nazionale della repubblica Srpska, nonché personaggio di spicco
all'interno dell'SDS, Krajisnik aveva ricoperto la carica di membro serbo della presidenza
tripartita dal 1996 sino alle elezioni del 1998, a seguito delle quali venne sconfitto da
Radisic, candidato dalla coalizione moderata. A Krajisnik ha inoltre sempre fatto capo la
corrente oltranzista dell'SDS, anche a seguito del suo progressivo abbandono della scena
politica.
L'arresto di Krajisnik, effettuato ieri da truppe francesi, potrebbe avere ripercussioni
sulle imminenti elezioni municipali nella Repubblica Srpska, anche se è difficile
prevedere in quale senso, non potendosi escludere che si verifichi un aumento dei consensi
all'SDS. Non mancheranno inoltre le ripercussioni sulla scena politica serbo-bosniaca,
dove le reazioni sinora registrate sono scontate nei contenuti e nei toni: per l'SDS si è
per il momento pronunciato il Vice Presidente del Parlamento statale che, nel condannare
l'azione della SFOR, ha dichiarato che l'SDS è ''sorpreso e preoccupato ma non
terrorizzato''. L'ex co-presidente del consiglio dei ministri Mihajlovic ha stigmatizzato
l'approccio, a suo dire, palesemente anti-serbo seguito sino ad oggi dal tribunale
dell'Aja che avrebbe fatto propri i punti di vista dei musulmani.
3. ITALIA - Numerosi incontri del segretario generale dell'Onu.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite inizia oggi una visita in Italia per
presiedere a Roma una delle due sessioni annuali del Comitato Amministrativo di
Coordinamento, organismo delle Nazioni Unite cui sono demandati importanti compiti di
coordinamento dei programmi approvati dalle varie Agenzie ed Organizzazioni internazionali
che fanno capo all'ONU.
Nel quadro della visita si terranno numerosi incontri bilaterali con le Autorità
italiane: Kofi Annan sarà infatti ricevuto dal Presidente Ciampi, dal Presidente D'Alema
e dal Ministro Dni.
Nel corso di tali incontri potranno essere approfonditi temi di particolare rilievo
nell'ambito delle Nazioni Unite, quali la riforma del Consiglio di Sicurezza, la riforma
finanziaria e questioni internazionali che ci vedono particolarmente impegnati come quella
del debito dei Paesi in Via di Sviluppo. Saranno trattate anche le crisi regionali, quali
quelle del Kossovo e dell'Iraq, strettamente legate ai compiti di mantenimento della pace
e sicurezza internazionale da parte dell'ONU.
Un ulteriore argomento in trattazione sarà sicuramente la prossima convocazione, dal 6
all'8 settembre, del Vertice del Millennio che precederà, alla presenza dei Capi di Stato
e di Governo degli Stati Membri, l'apertura dei lavori della 55ma Assemblea Generale delle
Nazioni Unite. In vista di tale evento, il Segretario Generale ha presentato nei giorni
scorsi un rapporto, nel quale si pone l'accento sulle nuove sfide aperte dalla
globalizzazione internazionale. Le Nazioni Unite non devono limitarsi ad osservare la
creazione di un unico, vasto mercato mondiale, ma operare per assicurare che venga
tutelata la dimensione sociale e politica dello sviluppo economico, dettata dalle nuove
forme di interazione ed integrazione internazionale. Tale obiettivo potrà essere
raggiunto tramite l'azione delle Nazioni Unite in tre settori prioritari: lotta contro la
povertà, lotta contro l'insicurezza (occorre che la Comunità degli Stati torni a porre
l'accento sulla prevenzione dei conflitti, sulla protezione internazionale delle vittime
civili e sulla legalità internazionale) e perseguimento di un "futuro
sostenibile", basato su uno sviluppo che si riveli compatibile con l'ambiente.
4. ITALIA - Importante verifica della cooperazione con lo Yemen.
Inizia oggi la visita in Italia del Presidente della Repubblica dello Yemen
Saleh, che incontrerà il Presidente Ciampi e il Ministro Dini. Essa si inserisce nel
quadro della priorità accordata da Sanaa alle relazioni con i Paesi Occidentali,
anche nellottica degli indispensabili aiuti allo sviluppo del Paese.
Il Presidente Saleh, che proviene da una visita negli Stati Uniti, ha infatti già
compiuto visite ufficiali in Francia, Germania, Gran Bretagna e alla Commissione di
Bruxelles. Ulteriori obiettivi della politica estera del Presidente Saleh sono quelli di
inserirsi a pieno titolo, dopo la lunga stagione di isolamento politico per la scelta di
campo pro-irachena, nel consesso dei Paesi arabi, nonché di consolidare i buoni rapporti
con i Paesi dellaltra sponda del Mar Rosso e del Corno dAfrica, delle cui
vicende costituisce un osservatore privilegiato.
Su tali tematiche nonché sulle altre vicende dellarea che fanno parte del perimetro
dellinfluenza geopolitica dello Yemen (Processo di Pace, Iraq, Golfo) il Presidente
Saleh vorrà impostare il dialogo politico con lItalia, ora ripreso al più alto
livello. Il patrimonio di simpatia da noi accumulato per la nostra tradizionale politica
di cooperazione con lo Yemen, molto apprezzata da Sanaa, ci è valso lappoggio
yemenita, già formalizzato, alla nostra candidatura al Consiglio di Sicurezza per il
2000-2002.
In campo economico, il Presidente Saleh non mancherà di menzionare il vasto programma di
riforme intrapreso sotto legida delle IFI, che hanno notevolmente migliorato le
performance macroeconomiche del Paese e che, con soddisfazione del FMI, hanno portato ad
un deficit annuale del bilancio del 3% del PIL ed un tasso di inflazione inferiore al 4%
(se depurato dei prezzi amministrati).
Di primaria importanza nelle relazioni con lo Yemen è poi la nostra cooperazione allo
sviluppo, molto apprezzata da Sanaa, le cui iniziative, per un valore complessivo di
cinque milioni di dollari, riguardano il recupero e conservazione del patrimonio culturale
(ivi inclusa la realizzazione di un centro di formazione nel settore archeologico), il
settore sanitario e sociale, mentre i fondi disponibili sulla vigente programmazione
(2000-2002), pari a 2 miliardi, potrebbero essere utilizzati per la realizzazione di un
programma relativo allo smaltimento dei rifiuti urbani.
Tradizionale e qualificata è inoltre la cooperazione culturale tra i due Paesi,
soprattutto nel settore dellarcheologia e dellistruzione. Un Accordo di
Cooperazione in materia di cultura, istruzione e scienza è in corso di ratifica.
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