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Giorni dell'Europa

Martedì 28 marzo 2000

1. CONSIGLIO EUROPEO TRASPORTI - La sicurezza in mare e sulle strade.
Riunione oggi a Bruxelles dei Ministri competenti per i Trasporti dei Quindici. Il Consiglio discuterà, tra l'altro, della sicurezza delle petroliere, della sicurezza sulle strade, della rumorosità degli aerei, della realizzazione del sistema di navigazione satellitare "Galileo". I lavori si apriranno con una relazione sullo stato di avanzamento del progetto europeo di navigazione satellitare "Galileo" che, mediante una dotazione finanziaria di 2,7 miliardi di Euro, dovrebbe consentire alla UE di disporre di un proprio sistema di posizionamento entro il 2005. Si dovrebbe quindi passare alla discussione di un piano di misure legislative ed un calendario su cinque anni per ridurre l’inquinamento acustico in prossimità degli aeroporti.
Quanto alla sicurezza nei trasporti, si discuterà della creazione di un’Agenzia per la Sicurezza della Navigazione Aerea" (AESA), di nuove norme applicabili al controllo delle petroliere (argomento particolarmente sensibile dopo il naufragio dell’Erika) e di una comunicazione della Commissione in tema di sicurezza stradale. Argomento di grande rilievo sarà inoltre la discussione sull’armonizzazione tecnica delle ferrovie europee, primo elemento di un "pacchetto ferrovie" che dovrebbe portare alla liberalizzazione nel settore. Verrà infine discussa la preparazione di una "Carta dei diritti dei passeggeri aerei nell’UE", che la Commissione auspica possa essere esposta negli aeroporti già dall’estate prossima.
Per l'Italia dovrebbe essere presente il Ministro Bersani.

2. ITALIA - Determinanti le privatizzazioni, dice il Fondo monetario.
L'economia italiana e' in ripresa. Tra i più importanti cambiamenti che hanno segnato il nostro Paese, il FMI segnala le privatizzazioni, perseguite su larga scala, la liberalizzazione del mercato del lavoro che ha contribuito ad una rapida crescita dell'occupazione e la riforma della pubblica amministrazione. Secondo gli ispettori del FMI, molti indicatori segnalano che la ripresa continuerà nel 2000, grazie alla forte domanda estera e alla maggior fiducia interna. Di qui l'attesa per una crescita che, secondo il Fondo, dovrebbe attestarsi al 2,75% nel 2000 e nel 2001, ancora un po' al di sotto della media dell'euro-area. Ci sono tuttavia dei rischi di fondo, avvisano gli ispettori, relativi alle ripercussioni sull'aumento del prezzo del petrolio, al potenziale andamento del mercato dei capitali o al cambio dell'euro cosi' come incertezze dovute all'andamento dei consumi. Questi rischi evidenziano la necessita' di proseguire con le riforme per rafforzare il dinamismo dell'economia.
Ecco il pacchetto di misure suggerite dal Fondo Monetario Internazionale all'Italia per risolvere alcuni dei problemi pendenti.
Occupazione: per rilanciarla, bisogna ridurre l'elevato peso fiscale sui redditi da lavoro ed aumentare i programmi di formazione.
Spesa sociale: occorre ridurla e riorientarla, cercando di ribilanciare il peso molto elevato dei benefici pensionistici a favore di altre misure di spesa sociale.
Sud: nonostante gli importanti passi avanti, sostiene il FMI, la sfida ''resta enorme''. Tre le direttive per favorire l'occupazione: maggiore enfasi sulla formazione, riduzione temporanea dei contributi sociali sui neo assunti, differenziazioni salariali.
Settore energia: la competizione dovrebbe essere aumentata attraverso un rapido accrescimento della quota di clienti liberi di scegliere i loro fornitori.
FERROVIE: il piano di ristrutturazione deve essere messo in atto vigorosamente con un occhio al rapido ingresso dei privati.
Società non quotate: il FMI chiede con urgenza la messa in atto dei cambiamenti nella normativa che le regola e riforme per facilitarne la crescita.
Banche: molto e' stato fatto, ma si deve ancora andare in direzione di una maggiore razionalizzazione dei costi.

3. JUGOSLAVIA - Ancora incerti i diritti umani.
L’Alto Commissario per i Rifugiati, Ogata, ha visitato la Serbia, il Montenegro e il Kossovo, nel quadro di una missione nell'area dei Balcani, ad un anno dall'inizio dell'azione NATO. Negli incontri con il Ministro degli Esteri Jovanovic e con il Ministro per i rifugiati orina, le autorità jugoslave hanno ribadito la nota posizione di forte critica nei confronti delle Nazioni Unite e della NATO in Kossovo: l'UNMIK e la KFOR non sono state in grado di creare le condizioni di sicurezza per il rientro della popolazione di etnia non albanese e di costruire le basi di una società multietnica in quella che continua ad essere considerata parte integrante del territorio serbo e jugoslavo.
Per quanto riguarda la Serbia, la Sig.ra Ogata ha auspicato che le autorità jugoslave colgano la disponibilità manifestata dal nuovo governo croato per favorire il rientro dei profughi delle Krajne e della Slavonia, anche se non ha nascosto che il processo d'integrazione dei rifugiati nella società serba e' giunto ad un livello molto elevato, non rendendo appetibile per molti di loro il rientro nelle zone d'origine. Sono state altresì denunciate le continue violazioni del diritto alla libertà di informazione da parte delle autorità serbe, ricordando i processi a carico di intellettuali albanesi, accusati di reati d'opinione, e la tensione etnica nella valle di Presevo, abitata da albanesi, al confine amministrativo con il Kossovo.
Sulla situazione in Montenegro, la signora Ogata si e' mostrata soddisfatta per la disponibilità e la collaborazione prestata dalle autorità di Podgorica nell'assistere i rifugiati dalla Bosnia e i profughi dal Kossovo, auspicando peraltro una maggiore attenzione per le libertà individuali e la libertà d'informazione, ancora insufficientemente tutelate in Montenegro.

4. RUSSIA - Gli usa pronti a nuovi aiuti economici.
L'amministrazione Clinton avrebbe allo studio un pacchetto di aiuti alla Russia per rilanciare le relazioni fra Mosca e Washington prima della fine del mandato del Presidente americano e mettere a tacere le critiche repubblicane alla politica adottata dalla Casa Bianca con la Russia. Secondo fonti stampa americane, se Putin si dimostrerà un partner affidabile, se cioè intraprenderà in modo chiaro la strada delle riforme, Washington sarebbe pronta a promuovere una maggiore assistenza alla Russia da parte dell'FMI e della Banca mondiale, la ristrutturazione del debito russo e l'appoggio della americana Export-Import Bank per sostenere gli investimenti in Russia.
Lo scioglimento della grande incognita Putin sarà decisivo, inoltre, per il programma della Casa Bianca di concludere il mandato di Clinton con la firma di almeno un trattato sul disarmo. Ovvero con la firma della revisione del trattato Abm firmato nel 1972, con gli emendamenti necessari a Washington per lanciare il nuovo sistema anti missilistico. Finora la Russia ha sempre espresso la sua opposizione a riformare il trattato, ma la recente dichiarazione di Putin, in merito al mantenimento dei principi dell'Abm, sembra lasciare a Washington un piccolo spazio di manovra.

5. RUSSIA - Migliorano commercio estero e produzione industriale.
Diffusi ufficialmente i principali dati relativi alla situazione macroeconomica della Russia alla fine del 1999. Tali dati denotano come, anche nel quarto trimestre dello scorso anno, la situazione economica della Federazione russa abbia confermato i segnali di miglioramento manifestatisi nel trimestre precedente (quali l'accelerazione della raccolta fiscale, l'aumento delle riserve o lo stretto controllo dell'inflazione), realizzando altresì risultati di rilievo in importanti settori, come la produzione industriale e il commercio con l'estero. Se la prima ha ulteriormente beneficiato dell'effetto di sostituzione dei prodotti importati, nonché della ripresa della domanda interna favorita dalla sostanziale tenuta del potere d'acquisto interno del rublo e dalla stabilizzazione generale dell'economia anche sul piano del costo del lavoro, il fortissimo attivo della bilancia commerciale si e' avvantaggiato dell'eccezionale aumento del prezzo del petrolio e di quello di molti metalli di esportazione, e dello stesso aumento della produzione industriale, alimentando un "circolo virtuoso" che ha a sua volta consentito alle entrate di bilancio di superare l’obiettivo programmato.

Giorni dell'Europa


28 marzo 2000
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