1. CONSIGLIO EUROPEO TRASPORTI - La sicurezza in mare e sulle strade.
Riunione oggi a Bruxelles dei Ministri competenti per i Trasporti dei Quindici.
Il Consiglio discuterà, tra l'altro, della sicurezza delle petroliere, della sicurezza
sulle strade, della rumorosità degli aerei, della realizzazione del sistema di
navigazione satellitare "Galileo". I lavori si apriranno con una relazione sullo
stato di avanzamento del progetto europeo di navigazione satellitare "Galileo"
che, mediante una dotazione finanziaria di 2,7 miliardi di Euro, dovrebbe consentire alla
UE di disporre di un proprio sistema di posizionamento entro il 2005. Si dovrebbe quindi
passare alla discussione di un piano di misure legislative ed un calendario su cinque anni
per ridurre linquinamento acustico in prossimità degli aeroporti.
Quanto alla sicurezza nei trasporti, si discuterà della creazione di unAgenzia per
la Sicurezza della Navigazione Aerea" (AESA), di nuove norme applicabili al controllo
delle petroliere (argomento particolarmente sensibile dopo il naufragio dellErika) e
di una comunicazione della Commissione in tema di sicurezza stradale. Argomento di grande
rilievo sarà inoltre la discussione sullarmonizzazione tecnica delle ferrovie
europee, primo elemento di un "pacchetto ferrovie" che dovrebbe portare alla
liberalizzazione nel settore. Verrà infine discussa la preparazione di una "Carta
dei diritti dei passeggeri aerei nellUE", che la Commissione auspica possa
essere esposta negli aeroporti già dallestate prossima.
Per l'Italia dovrebbe essere presente il Ministro Bersani.
2. ITALIA - Determinanti le privatizzazioni, dice il Fondo
monetario. L'economia italiana e' in ripresa. Tra i più importanti cambiamenti che hanno
segnato il nostro Paese, il FMI segnala le privatizzazioni, perseguite su larga scala, la
liberalizzazione del mercato del lavoro che ha contribuito ad una rapida crescita
dell'occupazione e la riforma della pubblica amministrazione. Secondo gli ispettori del
FMI, molti indicatori segnalano che la ripresa continuerà nel 2000, grazie alla forte
domanda estera e alla maggior fiducia interna. Di qui l'attesa per una crescita che,
secondo il Fondo, dovrebbe attestarsi al 2,75% nel 2000 e nel 2001, ancora un po' al di
sotto della media dell'euro-area. Ci sono tuttavia dei rischi di fondo, avvisano gli
ispettori, relativi alle ripercussioni sull'aumento del prezzo del petrolio, al potenziale
andamento del mercato dei capitali o al cambio dell'euro cosi' come incertezze dovute
all'andamento dei consumi. Questi rischi evidenziano la necessita' di proseguire con le
riforme per rafforzare il dinamismo dell'economia.
Ecco il pacchetto di misure suggerite dal Fondo Monetario Internazionale all'Italia per
risolvere alcuni dei problemi pendenti.
Occupazione: per rilanciarla, bisogna ridurre l'elevato peso fiscale sui redditi da lavoro
ed aumentare i programmi di formazione.
Spesa sociale: occorre ridurla e riorientarla, cercando di ribilanciare il peso molto
elevato dei benefici pensionistici a favore di altre misure di spesa sociale.
Sud: nonostante gli importanti passi avanti, sostiene il FMI, la sfida ''resta enorme''.
Tre le direttive per favorire l'occupazione: maggiore enfasi sulla formazione, riduzione
temporanea dei contributi sociali sui neo assunti, differenziazioni salariali.
Settore energia: la competizione dovrebbe essere aumentata attraverso un rapido
accrescimento della quota di clienti liberi di scegliere i loro fornitori.
FERROVIE: il piano di ristrutturazione deve essere messo in atto vigorosamente con un
occhio al rapido ingresso dei privati.
Società non quotate: il FMI chiede con urgenza la messa in atto dei cambiamenti nella
normativa che le regola e riforme per facilitarne la crescita.
Banche: molto e' stato fatto, ma si deve ancora andare in direzione di una maggiore
razionalizzazione dei costi.
3. JUGOSLAVIA - Ancora incerti i diritti umani. LAlto Commissario per i Rifugiati, Ogata, ha visitato la Serbia, il
Montenegro e il Kossovo, nel quadro di una missione nell'area dei Balcani, ad un anno
dall'inizio dell'azione NATO. Negli incontri con il Ministro degli Esteri Jovanovic e con
il Ministro per i rifugiati orina, le autorità jugoslave hanno ribadito la nota posizione
di forte critica nei confronti delle Nazioni Unite e della NATO in Kossovo: l'UNMIK e la
KFOR non sono state in grado di creare le condizioni di sicurezza per il rientro della
popolazione di etnia non albanese e di costruire le basi di una società multietnica in
quella che continua ad essere considerata parte integrante del territorio serbo e
jugoslavo.
Per quanto riguarda la Serbia, la Sig.ra Ogata ha auspicato che le autorità jugoslave
colgano la disponibilità manifestata dal nuovo governo croato per favorire il rientro dei
profughi delle Krajne e della Slavonia, anche se non ha nascosto che il processo
d'integrazione dei rifugiati nella società serba e' giunto ad un livello molto elevato,
non rendendo appetibile per molti di loro il rientro nelle zone d'origine. Sono state
altresì denunciate le continue violazioni del diritto alla libertà di informazione da
parte delle autorità serbe, ricordando i processi a carico di intellettuali albanesi,
accusati di reati d'opinione, e la tensione etnica nella valle di Presevo, abitata da
albanesi, al confine amministrativo con il Kossovo.
Sulla situazione in Montenegro, la signora Ogata si e' mostrata soddisfatta per la
disponibilità e la collaborazione prestata dalle autorità di Podgorica nell'assistere i
rifugiati dalla Bosnia e i profughi dal Kossovo, auspicando peraltro una maggiore
attenzione per le libertà individuali e la libertà d'informazione, ancora
insufficientemente tutelate in Montenegro.
4. RUSSIA - Gli usa pronti a nuovi aiuti economici. L'amministrazione Clinton avrebbe allo studio un pacchetto di aiuti alla Russia
per rilanciare le relazioni fra Mosca e Washington prima della fine del mandato del
Presidente americano e mettere a tacere le critiche repubblicane alla politica adottata
dalla Casa Bianca con la Russia. Secondo fonti stampa americane, se Putin si dimostrerà
un partner affidabile, se cioè intraprenderà in modo chiaro la strada delle riforme,
Washington sarebbe pronta a promuovere una maggiore assistenza alla Russia da parte
dell'FMI e della Banca mondiale, la ristrutturazione del debito russo e l'appoggio della
americana Export-Import Bank per sostenere gli investimenti in Russia.
Lo scioglimento della grande incognita Putin sarà decisivo, inoltre, per il programma
della Casa Bianca di concludere il mandato di Clinton con la firma di almeno un trattato
sul disarmo. Ovvero con la firma della revisione del trattato Abm firmato nel 1972, con
gli emendamenti necessari a Washington per lanciare il nuovo sistema anti missilistico.
Finora la Russia ha sempre espresso la sua opposizione a riformare il trattato, ma la
recente dichiarazione di Putin, in merito al mantenimento dei principi dell'Abm, sembra
lasciare a Washington un piccolo spazio di manovra.
5. RUSSIA - Migliorano commercio estero e produzione industriale. Diffusi ufficialmente i principali dati relativi alla situazione macroeconomica
della Russia alla fine del 1999. Tali dati denotano come, anche nel quarto trimestre dello
scorso anno, la situazione economica della Federazione russa abbia confermato i segnali di
miglioramento manifestatisi nel trimestre precedente (quali l'accelerazione della raccolta
fiscale, l'aumento delle riserve o lo stretto controllo dell'inflazione), realizzando
altresì risultati di rilievo in importanti settori, come la produzione industriale e il
commercio con l'estero. Se la prima ha ulteriormente beneficiato dell'effetto di
sostituzione dei prodotti importati, nonché della ripresa della domanda interna favorita
dalla sostanziale tenuta del potere d'acquisto interno del rublo e dalla stabilizzazione
generale dell'economia anche sul piano del costo del lavoro, il fortissimo attivo della
bilancia commerciale si e' avvantaggiato dell'eccezionale aumento del prezzo del petrolio
e di quello di molti metalli di esportazione, e dello stesso aumento della produzione
industriale, alimentando un "circolo virtuoso" che ha a sua volta consentito
alle entrate di bilancio di superare lobiettivo programmato.