1. UNIONE EUROPEA - Primo bilancio della Presidenza portoghese.
Il Segretario di Stato per gli Affari Europei, Sexas Da Costa, ha tracciato un bilancio
dei primi due mesi di presidenza portoghese alla luce delle sei priorità stabilite da
Lisbona (impiego e coesione sociale, riforma istituzionale, nuove strutture di difesa e di
sicurezza, allargamento, giustizia e affari interni, sicurezza alimentare). Consiglio straordinario di Lisbona E il primo grande appuntamento per
la Presidenza portoghese ed il Governo di Lisbona si propone di raccogliere i frutti degli
intensi lavori preparatori per modernizzare il modello socio-economico europeo al fine di
migliorare la competitività e la performance economica dellUE a livello mondiale e,
al tempo stesso, la diffusione dellinformazione. Riforme istituzionali Da Costa ha rivendicato lintenzione di definire
esattamente il "perimetro" dei possibili risultati della Conferenza
Intergovernativa (che vedrà i suoi frutti solo durante il semestre di presidenza
francese). Carta dei diritti fondamentali La presidenza portoghese vuole
uninterpretazione massimalista della carta, favorendo una soluzione estesa che
trasponga le ampie garanzie che lo stesso Portogallo assicura sul piano interno ai propri
cittadini sul piano comunitario. Sicurezza e difesa comune La Presidenza portoghese intende favorire la
creazione, nellambito degli eserciti nazionali, di unità di intervento rapido cui
fare ricorso in momenti di crisi così da porre lEuropa in grado di reagire a
situazioni di emergenza o instabilità in regioni limitrofe. Turchia Decisioni molto importanti sono già state prese in occasione del
Consiglio di Helsinki. Per la Presidenza portoghese la Turchia è ritenuta un elemento
essenziale per la sicurezza europea e deve ora effettuare ogni sforzo per adattarsi ai
comuni standard europei e per fornire una tangibile dimostrazione di buona volontà,
avendo riguardo allimportante questione di Cipro, già candidato a diventare nuovo
membro dellUE.
2. RUSSIA - Precario il controllo del territorio in Cecenia. Mosca ammette la precarietà del controllo del territorio da parte delle forze
armate russe. La resistenza che continuano ad opporre i guerriglieri ceceni e la loro
palese capacita' di effettuare micidiali sortite ai danni delle truppe di mosca, impongono
al governo russo di riconoscere questa situazione sul terreno.
In merito ad un eventuale ruolo dellOSCE, Mosca evoca come primo obiettivo l'ambito
umanitario, facendo riferimento al coordinamento delle attività delle organizzazioni meno
attrezzate. LOSCE potrebbe poi fornire il proprio contributo nel futuro processo
elettorale che, nelle intenzioni di Mosca, dovrebbe permettere una graduale ricostituzione
del tessuto amministrativo locale.
In ogni caso Mosca ribadisce il limite invalicabile per i russi al coinvolgimento
internazionale in Cecenia, sottolineando che qualunque spiraglio venisse aperto non
potrebbe in alcun caso preludere all'accettazione da parte russa di mediazioni o di
contributi verso la definizione dello status politico della Cecenia. Inoltre, sempre
nellottica di Mosca, l'autorizzazione al Consiglio dEuropa ad includere propri
rappresentanti nell'ufficio per i diritti umani in Cecenia, anziché accrescere il clima
di fiducia, provoca polemiche sulla sfera di autonomia di cui dovranno beneficiare.