1. GRECIA - Si prosegue sulla via del dialogo con la Turchia.
La Grecia riconferma la volontà di proseguire nell'azione intesa a consolidare
il proprio ruolo nel sud-est europeo. Nei rapporti con la Turchia, Atene si dice disposta
ad avviare un dialogo bilaterale anche su questioni di maggior rilievo, tra cui il
contenzioso sulla piattaforma territoriale, dopo gli incontri degli scorsi mesi e la firma
di nove accordi su varie materie.
Riproporre largomento della piattaforma continentale con determinazione, proprio
alla vigilia di elezioni politiche, in relazioni alle quali l'argomento specifico potrebbe
risultare tutt'altro che pagante, ha un significato particolare, soprattutto ove messo in
relazione - come intende Papandreou - con la trasformazione dopo Helsinki, sotto molti
profili, dei rapporti greco-turchi in rapporti euro-greco-turchi.
2. RUSSIA - Con la Cina cooperazione nel settore spaziale. Prosegue l'esercizio delle autorità di Mosca di dare quanto maggiore risonanza
possibile alla cooperazione con la Cina, che si andrebbe concretando principalmente nel
settore scientifico e spaziale. L'obiettivo di fondo russo è di sostenere la direttrice
asiatica della politica estera di Mosca al fine di evitare eventuali spiazzamenti
derivanti da tentativi occidentali di isolarla o di indebolirla nel settore nucleare
grazie al progetto statunitense di difesa anti-missile.
La campagna di "diplomazia pubblica" fa da contraltare alle intervista
rilasciata nei giorni scorsi dal Premier russo alla BBC, nella quale era stata amplificata
la questione della possibile entrata della Russia nella NATO, tesi peraltro fermamente
"raffreddata" da rappresentanti del Ministero della Difesa di Mosca che non la
ritengono all'ordine del giorno.
La collaborazione russo-cinese che, a detta delle stesse autorità russe non ha avuto un
maggiore successo in passato per i costi ritenuti troppo elevati da Pechino, si
concreterà in una serie di progetti congiunti. In primo luogo, Russia e Cina
intenderebbero lavorare allo sviluppo congiunto di un veicolo spaziale. Mentre ha già
trovato formalizzazione l'accordo per la formazione in Russia di cosmonauti cinesi che
formeranno parte di futuri equipaggi sulla "Mir" (le operazioni della vecchia
navicella spaziale russa sono state prorogate grazie anche allutilizzazione da parte
di Mosca di fondi della NASA destinati alla realizzazione di una nuova stazione spaziale
russo-americana, la cui messa in opera ha subito prolungati ritardi). Inoltre, la Russia
avrebbe espresso il proprio consenso a che la Cina utilizzi il proprio sistema di
navigazione satellitare, finora utilizzato dalla sola Difesa russa. Dietro quest'ultima
decisione ci sarebbe il basso sfruttamento del sistema (meno del 50% della sua
potenzialità) che non garantirebbe il suo buon funzionamento.