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Giorni dell'Europa

Giovedì 9 marzo 2000

1. GERMANIA - Con l'Italia si discute di Medio Oriente.
Il colloquio di oggi fra il Presidente della Repubblica ed il Presidente del Bundestag, Wolfgang Thierse giunge a conclusione della visita in Italia di quest'ultimo. Dopo aver incontrato a Milano il Sindaco Albertini, oggi il Presidente Thierse avrà una visita in Vaticano e quindi colloqui, oltre che col Presidente della Repubblica, con il Presidente D'Alema e il Presidente Violante.
Al centro dei colloqui, oltre che la situazione politica interna dei due Paesi, sarà il processo di pace mediorientale e la questione del dialogo fra diverse culture: il Presidente del Bundestag, che è reduce da una visita in Israele e nei territori dell'Autonomia Palestinese effettuata nel mese di novembre e più recentemente da un viaggio in Egitto, è infatti particolarmente interessato a tale tema, oltre che alla questione islamica ed al dialogo interreligioso.

2. ITALIA - Violante visita il Libano.
Nel corso della sua recente visita in Libano, il Presidente Violante ha avuto incontri con i Presidenti della Repubblica Lahoud, del Consiglio Hoss e del Parlamento Berri.
Nel corso dei colloqui si è naturalmente discusso del binario siro-libanese del processo di pace. In tale contesto, da parte libanese è stata espressa soddisfazione per l'annunciato ritiro israeliano dal sud del Libano, anche se tale mossa dovrebbe avvenire, secondo le Autorità di Beirut (che condividono l’atteggiamento di Damasco), nel quadro di un accordo con la Siria che includa il ritiro dal Golan.
Gli interlocutori del Presidente Violante hanno ribadito la contrarietà libanese all'insediamento in Libano dei profughi palestinesi, per i quali dovrà essere trovata una soluzione accettabile.

3. ITALIA - Sostegno al recupero agricolo del Mozambico.
Italia sosterrà l’intero fabbisogno di sementi e attrezzi agricoli necessari al ripristino dell’agricoltura nelle regioni alluvionate del Mozambico. Questo è il primo risultato operativo al quale è pervenuta la task force della Cooperazione italiana che il Ministro Dini ha inviato nei giorni scorsi in Mozambico e che sta operando presso l’Ambasciata d’Italia a Maputo.
Utilizzando la somma di dodici miliardi messa a disposizione del Mozambico, la task force, che ieri ha effettuato una ricognizione della regione di Beira, ha previsto anche interventi nel settore socio-sanitario, ricorrendo alla collaborazione sia dell’UNDP che delle ONG italiane.
Oltre all’intervento di emergenza in corso, l’impegno italiano in favore dello sviluppo del Mozambico ammonta, per il prossimo triennio, a centocinquanta miliardi di lire: tale impegno sarà esaminato anche in occasione della Conferenza dei Paesi donatori che l’Italia ha offerto di ospitare a Roma a fine marzo.

4. POLONIA - Contrasti interni sui rapporti con la Russia.
Le relazioni con Mosca restano un argomento sensibile nel dibattito politico interno del Paese. Due differenti concezioni di fondo - sostenute tra l'altro da un lato dal Presidente della Repubblica Kwasniewski e dall'altro dal Ministro degli Esteri Geremek - continuano a confrontarsi a Varsavia senza riuscire a trovare una sintesi tra desideri di riequilibrio paritetico e volontà di conservare un rapporto privilegiato con il grande paese vicino.
Mentre si attende nei prossimi giorni la definizione da parte del Governo di un documento sui principi-guida nei rapporti con Mosca, il tema ha recentemente contrapposto, sia pure in maniera indiretta sulla stampa, i due uomini politici polacchi, con critiche da parte del Capo dello Stato al titolare della diplomazia per il perdurare della tensione e l'invito a superare i retaggi del passato che, a suo dire, ancora graverebbero sulle relazioni con la Russia.
Al di là del singolo episodio - che si aggiunge alle frizioni delle ultime settimane per la posizione polacca sulla crisi cecena e le reazioni russe che hanno portato all'annullamento della prevista visita a Varsavia del Ministro degli Esteri russo Ivanov - sembra riproporsi ancora una volta la diversa concezione dei rapporti con Mosca che divide il mondo politico polacco. Da un lato, una linea di maggior fermezza che vede il miglioramento dei rapporti con l'ex "potenza imperiale" passare attraverso un riorientamento verso l’occidente delle priorita’ di politica estera e un riequilibrio in senso più paritetico delle relazioni bilaterali, affermando anche attraverso momenti di chiara contrapposizione tale esigenza; dall'altro la convinzione della necessità di salvaguardare a fortiori un rapporto privilegiato con la Russia, anche in un'ottica di riequilibrio della politica estera polacca dopo l'ingresso del paese nella NATO.
Spesso questa contrapposizione sembra riflettere anche l'eventuale retaggio comunista dei diversi esponenti politici, ma in realtà la questione assume delle sfaccettature più complesse ed in un certo senso sembra testimoniare la complessità della posizione della Polonia e del suo dibattito politico interno: frange limitate, ad esempio, contestano l'opportunità della scelta atlantica. Più in generale, il dibattito testimonia la difficile strada per la presa di coscienza definitiva nel paese del nuovo ruolo che, anche a seguito della futura adesione all'Unione Europea, Varsavia giocherà negli equilibri continentali. Non a caso in questi giorni il Presidente della Commissione Prodi ha indicato nella Polonia uno dei cardini della stabilità europea.

5. SLOVENIA - Investimenti economici e culturali dell'Italia.
Nel corso dell'incontro a Roma tra i Ministri Dini e Rupel sono stati formalizzati un accordo per la protezione e la promozione degli investimenti ed un secondo di cooperazione culturale. E'' stato passato in rassegna lo stato dei negoziati di adesione con riferimento anche alla scadenza della fine del 2002, a partire dalla quale l'UE sara' pronta ad accogliere nuovi membri. In tale prospettiva, anche la questione delle proprieta' italiane in Slovenia dovra' trovare rapida soluzione. Da parte italiana, e' stata espressa soddisfazione per la finalizzazione da parte slovena dell'iter parlamentare per la ratifica dell'intesa 'Trilaterale' (che prevede la costituzione di una Brigata congiunta di peacekeeping), di cui si attende ora la ratifica del Parlamento italiano.
Per quanto riguarda la minoranza slovena in Italia, il Ministro Dini ha confermato l'impegno del governo italiano per la finalizzazione della relativa Legge di Tutela, attualmente all'esame del Parlamento, ed ha ricordato al contempo che, lo scorso dicembre, e' stata approvata una Legge sulle lingue minoritarie, con norme anche in favore di quella slovena. In relazione alla collettivita' italiana in Slovenia, e' stata sottolineata l'importanza di una sua piena partecipazione alla vita del Paese.
Il ministro Dini e il ministro Rupel hanno poi passato in rassegna le relazioni economiche bilaterali, giudicandole positive (l'Italia e' il secondo partner commerciale della Slovenia, dopo la Germania) e sottolineando l'impegno per il loro ulteriore sviluppo. E' stato infine espresso l'auspicio di una sempre maggiore apertura dei due paesi agli investimenti reciproci, del rafforzamento della collaborazione nel settore dei trasporti stradali e ferroviari, del potenziamento dei corridoi intermodali e delle reti infrastrutturali.

Giorni dell'Europa


9 marzo 2000
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