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Giorni dell'Europa

Martedì 7 marzo 2000

1. UNIONE EUROPEA - Prodi fa visita a Ciampi.
L’incontro di oggi fra il Presidente Ciampi ed il Presidente della Commissione Prodi sarà una occasione importante per evocare i temi prioritari dell’agenda dell’Unione Europea, confrontata nell’attuale congiuntura con la duplice sfida dell’allargamento e delle riforme istituzionali, e per fare il punto su questi primi mesi di attività della Commissione Prodi. Sarà anche un’occasione di alto profilo simbolico per ribadire il forte impegno dell’Italia a sostegno di un'Unione Europea autorevole e credibile sul piano internazionale, ed in grado di offrire, sul piano interno, risposte adeguate alla domanda dei cittadini europei di crescita economica, occupazione, coesione sociale, ma anche di giustizia, sicurezza e libertà.
Per quanto riguarda l’allargamento, si ritiene da parte italiana che l’Unione debba saper dimostrare di essere in grado di conciliare questa nuova missione con gli obiettivi originari del processo di integrazione.
Di qui l'importanza dell'altro tema di probabile discussione durante la visita: le riforme istituzionali, che costituiscono la condizione necessaria per il successo dell’allargamento e per evitare che un'Unione allargata perda di vista la propria missione originaria. Ma possono anche essere l’occasione per valorizzare quella dimensione politica rimasta finora più sacrificata in una Unione che pure ha saputo realizzare progressi straordinari nel campo del mercato unico e della moneta unica. Per questo motivo il Governo italiano ha spinto affinchè la Conferenza intergovernativa, che ha iniziato i propri lavori il 14 febbraio scorso, possa operare sulla base di un mandato ambizioso, non esclusivamente circoscritto alle tre note questioni lasciate in sospeso ad Amsterdam, come preferirebbero alcuni Stati membri.
Fra i temi dell’attualità europea che potrebbero essere evocati, figura anche la preparazione del Consiglio europeo straordinario di Lisbona del 23 e 24 marzo, dedicato ai temi della crescita, dell’occupazione, della competitività, della società dell’informazione e della coesione sociale.

2. IRLANDA DEL NORD - Uno spiraglio nella crisi: c'è un piano in sei punti.
Dopo una pausa di riflessione di tre settimane sono ripresi i contatti delle forze politiche nordirlandesi tra di loro e con le autorità di Londra e Dublino. Le polemiche tra i campi opposti circa le responsabilità per il deragliamento del processo di pace non sono in realtà cessate, così come non appare ricucito lo strappo tra Londra e Dublino sulla sospensione del Governo autonomo di Belfast.
Qualche segnale moderatamente incoraggiante inizia comunque a delinearsi sullo scenario del dopo-crisi. La formazione politica interconfessionale "Alliance Party" ha infatti lanciato un piano per il rilancio del processo di pace in sei punti che non è stato respinto né dai repubblicani né dagli unionisti. Il piano, presentato al Ministro degli Affari Esteri irlandese Cowen, prevede la riaffermazione della validità degli accordi di pace, la rinuncia esplicita alla violenza da parte dei gruppi paramilitari, il rilancio dei negoziati sul disarmo, la normalizzazione dell’apparato statuale di sicurezza, lo scongelamento delle istituzioni autonome e un giorno di riconciliazione e disarmo delle comunità rivali.
Al Northern Ireland Office di Londra l’attenzione è comunque puntata su un’altra iniziativa negoziale che si sta delineando in vista della presenza a Washington di tutti i leaders nordirlandesi in occasione del St.Patrick’s Day il 17 marzo prossimo. È infatti opinione diffusa che un "contesto esterno" possa rivelarsi adatto a favorire il superamento dell’impasse, specie in occasione delle celebrazioni del Santo Patrono d’Irlanda.

3. ITALIA - Si conclude a Milano la visita del presidente della Corea del Sud.
Con una sosta a Milano si e’ conclusa la visita di Stato in Italia del Presidente coreano Kim Dae-jung. Una visita storica, la prima in assoluto tra i due paesi da quando nel 1884 essi stabilirono i rapporti diplomatici.
Il Presidente Kim e’ stato ricevuto ed ha avuto colloqui di con il Presidente Ciampi e con le massime autorita’ dello Stato e del Governo affrontando i principali temi politici, economici, culturali che interessano i due paesi. Al centro dell’attenzione sono stati i rapporti con la Corea del Nord alla luce dell’iniziativa dell’On Ministro di allacciare rapporti diplomatici con la Corea del Nord. La stretta consultazione e la trasparenza mantenuta tra i due paesi su tale dossier ha consentito di effettuare un ulteriore passo in avanti attraverso l’annuncio da parte del Presidente D’Alema della prossima visita a Pyungyang dell’On. Ministro.
Al forte interesse governativo per un rilancio dei rapporti economici ha trovato un riscontro piu’ operativo nella visita di Milano nel corso della quale lo stesso Presidente coreano, accompagnato da una delegazione di oltre cinquanta imprenditori del suo Paese, ha avuto contatti con il mondo imprenditoriale lombardo. Alla presenza del Ministro Fassino si e’ tenuto un seminario sulle opportunità di investimento e di scambi commerciali. Al centro dell’attenzione le prospettive di collaborazione tra piccole e medie imprese soprattutto nel campo del tessile e della moda, settori nei quali la parte coreana desidera privilegiare la collaborazione. Si e’ data cosi’ immediata attuazione alle intese formalizzate nei giorni precedenti nei settori della piccola e media impresa, design industriale e turismo. Il giorno precedente il Presidente coreano si era incontrato con i massimi dirigenti della Fiat per discutere di concreti progetti nel settore automobilistico.

4. SVEZIA - Per l'autunno l'ingresso nell'Area Schegen.
Secondo i piani del Governo, la Svezia dovrebbe essere pronta ad applicare gli accordi di Schengen a partire da questo autunno. In realtà gli stessi responsabili tecnici dell’esecutivo di Stoccolma dubitano che la tabella di marcia possa essere rispettata.
La messa a punto del sistema svedese al fine di renderlo compatibile con gli accordi di Schengen sta procedendo, ma soffre di ritardi dovuti alla mancata tempestiva disponibilità dei necessari finanziamenti aggiuntivi già deliberati dal Governo. Di tale situazione è vittima soprattutto la polizia di Stoccolma, che dovrebbe assumere circa 300 persone da destinare al "sistema Schengen".
I responsabili amministrativi dell’attuazione del progetto nazionale Schengen prevedono che, in queste condizioni, e quand’anche tutti i finanziamenti fossero sbloccati in occasione del bilancio straordinario di primavera, la Svezia non sarà pronta per settembre-ottobre prossimo e non ritengono quindi che vi siano possibilità di "passare l’esame" degli ispettori degli altri paesi Schengen previsto per quel periodo.
Se le cose dovessero procedere con il ritmo attuale, la partecipazione della Svezia al sistema Schengen non potrebbe diventare operativa prima della fine di marzo 2001.

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7 marzo 2000
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