Lincontro di oggi fra il Presidente Ciampi ed il Presidente della
Commissione Prodi sarà una occasione importante per evocare i temi prioritari
dellagenda dellUnione Europea, confrontata nellattuale congiuntura con
la duplice sfida dellallargamento e delle riforme istituzionali, e per fare il punto
su questi primi mesi di attività della Commissione Prodi. Sarà anche unoccasione
di alto profilo simbolico per ribadire il forte impegno dellItalia a sostegno di
un'Unione Europea autorevole e credibile sul piano internazionale, ed in grado di offrire,
sul piano interno, risposte adeguate alla domanda dei cittadini europei di crescita
economica, occupazione, coesione sociale, ma anche di giustizia, sicurezza e libertà.
Per quanto riguarda lallargamento, si ritiene da parte italiana che lUnione
debba saper dimostrare di essere in grado di conciliare questa nuova missione con gli
obiettivi originari del processo di integrazione.
Di qui l'importanza dell'altro tema di probabile discussione durante la visita: le riforme
istituzionali, che costituiscono la condizione necessaria per il successo
dellallargamento e per evitare che un'Unione allargata perda di vista la propria
missione originaria. Ma possono anche essere loccasione per valorizzare quella
dimensione politica rimasta finora più sacrificata in una Unione che pure ha saputo
realizzare progressi straordinari nel campo del mercato unico e della moneta unica. Per
questo motivo il Governo italiano ha spinto affinchè la Conferenza intergovernativa, che
ha iniziato i propri lavori il 14 febbraio scorso, possa operare sulla base di un mandato
ambizioso, non esclusivamente circoscritto alle tre note questioni lasciate in sospeso ad
Amsterdam, come preferirebbero alcuni Stati membri.
Fra i temi dellattualità europea che potrebbero essere evocati, figura anche la
preparazione del Consiglio europeo straordinario di Lisbona del 23 e 24 marzo, dedicato ai
temi della crescita, delloccupazione, della competitività, della società
dellinformazione e della coesione sociale.
2. IRLANDA DEL NORD - Uno spiraglio nella crisi: c'è un piano in
sei punti. Dopo una pausa di riflessione di tre settimane sono ripresi i contatti delle
forze politiche nordirlandesi tra di loro e con le autorità di Londra e Dublino. Le
polemiche tra i campi opposti circa le responsabilità per il deragliamento del processo
di pace non sono in realtà cessate, così come non appare ricucito lo strappo tra Londra
e Dublino sulla sospensione del Governo autonomo di Belfast.
Qualche segnale moderatamente incoraggiante inizia comunque a delinearsi sullo scenario
del dopo-crisi. La formazione politica interconfessionale "Alliance Party" ha
infatti lanciato un piano per il rilancio del processo di pace in sei punti che non è
stato respinto né dai repubblicani né dagli unionisti. Il piano, presentato al Ministro
degli Affari Esteri irlandese Cowen, prevede la riaffermazione della validità degli
accordi di pace, la rinuncia esplicita alla violenza da parte dei gruppi paramilitari, il
rilancio dei negoziati sul disarmo, la normalizzazione dellapparato statuale di
sicurezza, lo scongelamento delle istituzioni autonome e un giorno di riconciliazione e
disarmo delle comunità rivali.
Al Northern Ireland Office di Londra lattenzione è comunque puntata su
unaltra iniziativa negoziale che si sta delineando in vista della presenza a
Washington di tutti i leaders nordirlandesi in occasione del St.Patricks Day il 17
marzo prossimo. È infatti opinione diffusa che un "contesto esterno" possa
rivelarsi adatto a favorire il superamento dellimpasse, specie in occasione delle
celebrazioni del Santo Patrono dIrlanda.
3. ITALIA - Si conclude a Milano la visita del presidente della
Corea del Sud. Con una sosta a Milano si e conclusa la visita di Stato in Italia del
Presidente coreano Kim Dae-jung. Una visita storica, la prima in assoluto tra i due paesi
da quando nel 1884 essi stabilirono i rapporti diplomatici.
Il Presidente Kim e stato ricevuto ed ha avuto colloqui di con il Presidente Ciampi
e con le massime autorita dello Stato e del Governo affrontando i principali temi
politici, economici, culturali che interessano i due paesi. Al centro dellattenzione
sono stati i rapporti con la Corea del Nord alla luce delliniziativa dellOn
Ministro di allacciare rapporti diplomatici con la Corea del Nord. La stretta
consultazione e la trasparenza mantenuta tra i due paesi su tale dossier ha consentito di
effettuare un ulteriore passo in avanti attraverso lannuncio da parte del Presidente
DAlema della prossima visita a Pyungyang dellOn. Ministro.
Al forte interesse governativo per un rilancio dei rapporti economici ha trovato un
riscontro piu operativo nella visita di Milano nel corso della quale lo stesso
Presidente coreano, accompagnato da una delegazione di oltre cinquanta imprenditori del
suo Paese, ha avuto contatti con il mondo imprenditoriale lombardo. Alla presenza del
Ministro Fassino si e tenuto un seminario sulle opportunità di investimento e di
scambi commerciali. Al centro dellattenzione le prospettive di collaborazione tra
piccole e medie imprese soprattutto nel campo del tessile e della moda, settori nei quali
la parte coreana desidera privilegiare la collaborazione. Si e data cosi
immediata attuazione alle intese formalizzate nei giorni precedenti nei settori della
piccola e media impresa, design industriale e turismo. Il giorno precedente il Presidente
coreano si era incontrato con i massimi dirigenti della Fiat per discutere di concreti
progetti nel settore automobilistico.
4. SVEZIA - Per l'autunno l'ingresso nell'Area Schegen. Secondo i piani del Governo, la Svezia dovrebbe essere pronta ad applicare gli
accordi di Schengen a partire da questo autunno. In realtà gli stessi responsabili
tecnici dellesecutivo di Stoccolma dubitano che la tabella di marcia possa essere
rispettata.
La messa a punto del sistema svedese al fine di renderlo compatibile con gli accordi di
Schengen sta procedendo, ma soffre di ritardi dovuti alla mancata tempestiva
disponibilità dei necessari finanziamenti aggiuntivi già deliberati dal Governo. Di tale
situazione è vittima soprattutto la polizia di Stoccolma, che dovrebbe assumere circa 300
persone da destinare al "sistema Schengen".
I responsabili amministrativi dellattuazione del progetto nazionale Schengen
prevedono che, in queste condizioni, e quandanche tutti i finanziamenti fossero
sbloccati in occasione del bilancio straordinario di primavera, la Svezia non sarà pronta
per settembre-ottobre prossimo e non ritengono quindi che vi siano possibilità di
"passare lesame" degli ispettori degli altri paesi Schengen previsto per
quel periodo.
Se le cose dovessero procedere con il ritmo attuale, la partecipazione della Svezia al
sistema Schengen non potrebbe diventare operativa prima della fine di marzo 2001.