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Giorni dell'Europa

Lunedì 21 febbraio 2000

1. ITALIA - Il presidente del Consiglio in Giordania e Siria.
Prende l'avvio oggi la visita di due giorni che condurrà il Presidente del Consiglio in due paesi cruciali del Medio Oriente: Siria e Giordania. Il Presidente del Consiglio arriva in visita in un paese, la Giordania, in cui è in atto un processo di ammodernamento dei vertici iniziato con l'ascesa al potere di Re Abdullah II. L’importanza della Giordania sulla scena internazionale è essenzialmente riconducibile al ruolo moderato e costruttivo da essa giocato nell’ambito del Processo di pace. Il riconoscimento della centralità di tale ruolo e la sua valorizzazione, soprattutto in funzione dello scenario del dopo-Pace, quando la nostra partecipazione potrà accrescersi in termini di concretezza e visibilità, costituirà un obiettivo qualificante della visita dell’On. Presidente del Consiglio. Tale aspetto per l'Italia si arricchisce con considerazioni strategiche riferite, in particolare, al dialogo euro-med ed alle sue prospettive, rispetto a cui la Giordania ha stabilito con noi una collaborazione soddisfacente, in un quadro di intensificazione dei rapporti bilaterali che incontra il convinto apprezzamento delle autorità giordane. Il nostro interesse a rafforzare la posizione dell’Italia in Giordania si incontra con un interesse convergente di Amman a confermare i binari privilegiati tradizionalmente seguiti dalla propria politica estera ed a consolidare i rapporti con i partners da essa considerati più importanti. Tale attivismo ha trovato forma nell'accentuato dinamismo sulla scena internazionale di Re Abdullah II finalizzato al rilancio della dimensione "araba" della politica estera giordana, che ha portato negli ultimi mesi ad un deciso miglioramento delle relazioni con Siria, Libano e Kuwait e alla conferma delle relazioni privilegiate con l’Occidente, anche al fine di ottenerne il necessario sostegno economico e la riduzione del debito estero. Allargando il campo, la Giordania ha partecipato fino ad oggi in maniera esemplare anche al Partenariato euro-mediterraneo e il Parlamento di Amman ha di recente ratificato l’accordo di associazione con l’Unione Europea, permettendo in tal modo di compiere un significativo passo in avanti nella direzione del rafforzamento dei legami con l’U.E. e della modernizzazione dell’economia giordana e della piena integrazione di quest’ultima nell’economia mondiale, azione per la quale il Presidente del Consiglio non mancherà di esprimerà soddisfazione per la serietà e la profondità dell’impegno profuso dalle autorità giordane. La visita del Presidente del Consiglio in Siria consentirà di entrare nel merito del negoziato di pace, anche al fine di sottolineare la prospettiva che si offre anche all'Italia in tema di "dividendi della pace", e avrà risvolti sul piano bilaterale, che, considerata l'importanza della Siria nell'area, possono rappresentare un buon viatico per la futura presenza italiana nella regione. Elevare il livello del rapporto bilaterale italo-siriano potrebbe equivale quindi ad innalzare il nostro profilo nella regione nella prospettiva di un dopo-pace in cui i dividendi saranno assai visibili. Diviene quindi importante per l’Italia ritagliarsi in questo momento la sua nicchia fra i Paesi che influenzeranno forma e contenuti del programma di ricostruzione, e Damasco rimane in ciò un crocevia essenziale.
Il Presidente del Consiglio farà stato dell’intenzione italiana di assicurare la presenza, eventualmente sotto un ombrello europeo, alla forza di interposizione o monitoraggio che sarà decisa nell’ambito dell’attuazione dei futuri accordi di Pace, nella quale il nostro ruolo dovrà essere adeguatamente riconosciuto e valorizzato. L’Italia intende inoltre presentarsi in prima fila all’appuntamento e dare un contributo di primo piano alla stabilizzazione dei futuri assetti regionali soprattutto quando bisognerà affrontare i seri problemi di ricostruzione infrastrutturale e di sminamento che seguiranno la fine dell’attuale situazione di confronto.
Il nostro aiuto si esprimerà anche migliorando l’offerta dell’UE a modernizzare il Paese e renderlo partecipe dei vantaggi di una globalizzazione governata, in particolare rendendo più progressivo lo smantellamento tariffario e l’apertura del sistema produttivo e offrendo un’attenzione particolare al problema delle risorse idriche. La Siria, peraltro, ha cercato di compensare questa situazione accentuando il suo avvicinamento verso l’Europa, inserendosi sia pur con qualche problema nel Partenariato euro-mediterraneo.

Giorni dell'Europa


21 febbraio 2000
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