1. UNIONE EUROPEA - Aperte le trattative per l'adesione di altri Stati.
A seguito delle decisioni del Consiglio Europeo di Helsinki dello scorso
dicembre, i Ministri degli esteri dei Quindici riuniti a Bruxelles aprono formalmente i
negoziati con sei nuovi paesi candidati. La Bulgaria, la Lettonia, la Lituania, Malta, la
Romania e la Slovacchia, rappresentati dai Ministri degli Esteri, hanno siglato con il
Commissario responsabile Verheugen l'avvio dei negoziati. I sei nuovi paesi candidati
vengono così ad aggiungersi a Cipro, Estonia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia ed
Ungheria, i cui negoziati per l'adesione sono iniziati nel marzo 1998 e sono in corso.
2. UNIONE EUROPEA - Posizione comune sul nome "grappa". Il Consiglio Affari Generali raggiunge il consenso su una posizione negoziale
da sottoporre a Pretoria sull'uso della denominazione dorigine "grappa".
Il mancato soddisfacimento delle preoccupazioni italiane in merito aveva spinto il Governo
italiano a sospendere la ratifica dell'accordo di associazione tra UE e Sudafrica,
bloccandone, così come previsto dai Trattati, l'entrata in vigore fissata originariamente
al 1° gennaio scorso. Dopo alcune riserve mosse da diversi Stati membri sulla decisione
italiana e la decisa difesa da parte italiana dell'importanza della previa definizione
della questione, soprattutto in riferimento al tema più generale della salvaguardia della
denominazione dorigine dei prodotti, nel corso del Consiglio di ieri la Presidenza
portoghese ha annunciato di aver trovato un consenso su una posizione comune della
Comunità che dovrebbe assicurare alla grappa lo stesso regime previsto per il porto e lo
sherry, dopo un periodo transitorio di cinque anni.
3. KOSSOVO - Si preparano le elezioni municipali. Si è tenuta alle Nazioni Unite una riunione riservata al Gruppo di contatto
allargato per esaminare la preparazione delle elezioni municipali in Kossovo. La fase
preparatoria, che consisterà nella predisposizione delle liste degli aventi diritto,
rientra nelle competenze sia dell'OSCE che dell'UNMIK. A tal fine è previsto per il
prossimo 3 aprile l'inizio dell'attività dei 400 centri di registrazione in Kossovo,
mentre per i rifugiati all'estero le operazioni di registrazione sono state affidate
dall'UNMIK alla IOM. Da parte russa si è anche sottolineato l'urgenza di definire
adeguatamente le circoscrizioni elettorali, nonché di tenere conto dell'asserito flusso
di clandestini albanesi (200.000 secondo Mosca) che si sarebbero stabiliti negli ultimi
mesi in Kossovo e che potrebbero tentare di farsi riconoscere come residenti alterando la
composizione etnica delle liste elettorali.
Al di là dei dettagli tecnici, sarà necessario verificare l'atteggiamento dei serbi
rispetto a queste consultazioni, che necessariamente saranno limitate alla dimensione
municipale per evitare che una consultazione regionale si tramuti in uno scontato
"referendum" per l'indipendenza della provincia, con le ovvie conseguenze che
ciò comporterebbe nell'attuazione della Risoluzione 1244. Per la buona riuscita delle
elezioni sarà infatti fondamentale che la popolazione serba modifichi la prassi finora
seguita di boicottare gli organismi istituiti in Kossovo dalla comunità internazionale.
Se tutti questi complessi preparativi procederanno secondo le previsioni, si reputa alle
Nazioni Unite che le elezioni potranno tenersi nel prossimo mese di ottobre.
4. ULSTER - L'Ira interrompe la trattativa sul disarmo. Il processo di pace nell'Irlanda del Nord alle prese con una nuova grave
difficoltà. L'IRA ha deciso di interrompere il negoziato sul disarmo. Incontro a Londra
tra il Primo Ministro britannico Tony Blair ed il suo omologo irlandese Berthie Ahern. Con
una dichiarazione diffusa nella giornata di ieri l'organizzazione indipendentista ha
annunciato l'interruzione di ogni contatto con la Commissione indipendente sul disarmo
presieduta dal generale canadese de Chastelain e il contemporaneo ritiro di tutte le
proposte finora avanzate in proposito. Il comunicato dell'IRA è giunto al termine di
un'altra ennesima giornata di infruttuosi contatti e negoziati tenuti a Belfast dal
Ministro britannico per l'Irlanda del Nord Peter Mandelson.
Oggi dovrebbero incontrarsi a Londra i premiers britannico ed irlandese per cercare
di sbloccare una situazione che, dopo varie difficoltà frapposte da più parti, è
diventata particolarmente complessa dopo il rifiuto dellIRA di avviare il processo
di smilitarizzazione dei propri arsenali e, di fronte allimpasse delle trattative,
la conseguente decisione britannica dei giorni scorsi di sospendere le istituzioni
politiche create dagli accordi di pace, riassumendo i pieni poteri nell'Ulster. I due
Primi Ministri dovrebbero avere incontri con le delegazioni coinvolte nei negoziati, ma le
prospettive non appaiono al momento particolarmente incoraggianti.