ESTE
Costruita non sugli anni ma sulla memoria delle persone
San Girolamo in Este:
trent'anni sono l'inizio di una storia

Un'identità costruita nel dialogo con la città e con la Chiesa

Sono trent'anni che il quartiere di Meggiaro ad Este è anche una parrocchia. Dalla fondazione, nell'autunno del 1975, San Girolamo in Este ha come parroco don Orlando Zampieri. Il senatore Tino Bedin, che come giornalista alla "Difesa del Popolo" ha seguito la nascita e lo sviluppo della parrocchia, ora come senatore di Este ne apprezza il ruolo nella città. Ecco un suo commento al trentesimo compleanno di questa comunità cristiana e civile.

di Tino Bedin senatore di Este

Non so se sia una scelta voluta, di sicuro è un segno: il Premio "Fernanda Guariento" per l'apostolato ecclesiale, istituito dalla parrocchia di San Girolamo in Este, quest'anno viene consegnato alle suore Elisabettine che operano alle Cucine popolari di Padova. È il segno di una piccola Chiesa, che nell'anno del suo trentesimo compleanno ribadisce la propria origine: fare una comunità attraverso la solidarietà e la carità. Trent'anni fa per la gente di Meggiaro questa è stata una scelta necessaria per rispondere alle condizioni sociali e civili del quartiere. Si è poi mantenuta nel tempo perché ha diffuso carità e solidarietà anche fuori di sé.
È scelta ecclesiale, certo; ma capace - come sempre accade quando il cristianesimo si invera nella città dell'uomo - di alimentare anche scelte personali, familiari, civiche. Il quartiere di Meggiaro è oggi il frutto dell'insieme di tutte queste scelte. Non ho però dubbi che esse siano state animate ed unificate nella chiesa - in questo caso l'edificio - che anno dopo anno don Orlando Zampieri, il parroco di allora ed il parroco di oggi, ha fatto vivere come la casa della comunità.
Don Orlando Zampieri ha fatto in modo che mai gli abitanti di San Girolamo "si abituassero" alla loro chiesa. Come non ci si abitua ai figli che crescono, proprio perché crescono e cambiano, così gli abitanti di San Girolamo hanno costruito, completato, ornato, abbellito per trent'anni la prima chiesa del loro quartiere; continuando così a vivere nella novità delle origini e il desiderio della completezza. Anche per il trentesimo compleanno aggiungono un segno: la benedizione di cinque nuove campane.
La chiesa non è che uno dei luoghi che prima non c'era e che ora fanno parte della storia di Meggiaro, non perché sono passati gli anni, ma perché si è accumulata la memoria delle persone. Questa parte del territorio di Este è disseminata di segni comunitari realizzati in questi trent'anni: portano nomi, ricordano figure di cui gli abitanti conoscono il significato e il valore; sono stati benedetti in occasioni particolari delle vite personali, la Cresima, ad esempio, per cui sono diventati non solo segno di comunità ma anche memorie familiari.
E non sono solo i luoghi religiosi, i capitelli, le edicole votive a svolgere questo ruolo. Inevitabilmente, naturalmente, anche i luoghi civili diventano segnalibri di una storia nella quale la comunità di San Girolamo diventa adulta. Niente di più naturale quindi che proprio quest'anno la scuola comunale per l'infanzia di Meggiaro venga dedicata a Giovanni Paolo II, Papa della storia della Chiesa ma Papa anche nella storia di San Girolamo che spesso è andata ad incontrarlo, fino all'ultimo gesto di filiale devozione sulla sua tomba.
Questo condividere la vita di comunità con la vita più generale è un'altra delle risorse di cui San Girolamo si arricchisce da trent'anni, ma non da sola: anche con l'intera città di Este. Nata per dare identità ad un quartiere che non l'aveva, la parrocchia ha compiuto questa sua missione non chiudendosi ma conquistando ed esigendo un suo ruolo in Este. Vi ha indubbiamente contribuito il parroco don Orlando Zampieri, con la sua cultura e la sua disponibilità. La puntigliosa ed efficace pazienza con cui proprio da Meggiaro sono state promosse o sostenute ricerche storiche, in particolare sul contributo dei cattolici alla vita sociale civile e politica di Este, è diventata una ricchezza cui molti hanno potuto attingere. Mi metto anch'io tra questi, come cattolico e come parlamentare.
Il Premio "Fernanda Guariento" ha proiettato questa ricchezza oltre Este e la sta consolidando con la proposta di esperienze esistenziali che in vario modo nel nostro tempo stanno traducendo la dottrina sociale della Chiesa in un servizio alla città dell'uomo. Proprio a Meggiaro esisteva un santuario preromano; venuto alla luce nel 1999, ci ha consegnato, attraverso le lamine di bronzo degli ex-voto, immagini devoti che si immaginavano ed erano soprattutto soldati, militari armati di tutto punto. Duemilacinquento anni dopo in questa stessa zona un'altra comunità, religiosa anch'essa, ci consegna attraverso il Premio "Fernanda Guariento" immagini di persone che sono forti soprattutto della loro generosità.
Trent'anni sono bastati a San Girolamo in Este per cominciare un'altra storia, nella novità del Vangelo.

22 agosto 2005, Beata Vergine Maria Regina


22 agosto 2005
es-022
scrivi al senatore
Tino Bedin