COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Il blocco dopo una verifica chiesta da Minsk
Il senatore Bedin interviene
presso l'ambasciata di Bielorussia:
"Sbloccare le procedure per le adozioni"

Coinvolte numerose famiglie padovane

Sono numerose le famiglie padovane (in particolare dei Colli e della Bassa padovana) che hanno iniziato il percorso che consentirà loro di adottare un bambino orfano in Bielorussia. Di fronte a loro però da alcuni mesi si trovano un muro: le autorità della Bielorussia hanno richiesto le relazioni sulla situazione dei loro bambini già adottati in Italia e in attesa di vederle hanno bloccato tutte le procedure.
Da mesi in senatore Tino Bedin, sollecitato dalle famiglie in attesa ed anche da amministratori locali, segue passo passo l'evoluzione della pratica presso la presidenza del Consiglio: "Ormai - spiega il parlamentare padovano - mancano meno di trenta relazioni e la loro presentazione è questione di qualche settimana, perché sia l'Italia che l'ambasciata di Bielorussia a Roma procedono senza interruzione. Ma nonostante questo non giungono segnali da Minsk, la capitale della Bielorussia; anzi quelli che arrivano sono poco incoraggianti".
Per questo il senatore Tino Bedin ha compiuto un passo formale presso l'ambasciata di Bielorussia a Roma, anche nella sua qualità di componente del Gruppo interparlamentare Italia-Bielorussia. "Ho chiesto - informa il senatore Bedin - che l'ambasciatore incontri una delegazione delle famiglie padovane. Questo avverrà prevedibilmente assai presto, perché anche l'ambasciatore è interessato. Ma soprattutto ho segnalato che la vicinanza tra Italia e Bielorussia, aiutata proprio dalle famiglie italiane che ospitano o che accolgono definitivamente bambini di quel paese, potrebbe incrinarsi e questo non gioverebbe alla Bielorussia".
Contemporaneamente il senatore Tino Bedin si sta interessando per evitare che durante le vacanze di Natale non si ripetano i ritardi nei visti per l'Italia, come è successo quest'estate, per i bambini dell'area contaminata dalla centrale di Cernobyl che passano qualche settimana nel Padovano, in particolare sui colli Euganei.
Questo il testo della lettera scritta dal senatore Tino Bedin.
Egregio Console Moisef, come membro del Gruppo parlamentare di amiciaizia Italia-Bielorussia sono interessato a realizzare stretti legami tra i due paesi, le loro Istituzioni e i loro cittadini.
Nella provincia che rappresento al Senato ci sono numerose famiglie che già sono amiche della Bielorussia, attraverso i bambini: sia quelli che trascorrono qualche periodo in provincia di Padova, sia quelli che qui hanno trovato una famiglia attraverso l'adozione.
Come ho già avuto modo di segnalarLe, particolarmente penosa si presenta in questo momento la situazione delle adozioni, per il blocco che secondo le famiglie sarebbe stato deciso dalle Autorità della Bielorussia. Numerose famiglie padovane e venete sono da mesi pronte ad accogliere un figlio, ma si sentono continuamente rinviare i tempi della procedura a causa di questo blocco.
Non mi permetto ovviamente di giudicare la decisione delle Autorità della Bielorussia, ma come parlamentare amico del vostro Paese non posso che segnalare che questa situazione rischia di ridurre quel senso di amicizia e di simpatia che proprio per i rapporti finora intercorsi esiste nei confronti della Bielorussia. So che Lei, assieme al competente Ufficio della Presidenza del Consiglio italiana, state procedendo a rimuovere gli ostacoli. Mi permetto di insistere perché questo avvenga nel minor tempo possibile e soprattutto mi permetto di chiedere che si ripristinino definitivamente condizioni che, nella tutela giuridica e psicologica dei bambini bielorussi, consentano la ripresa delle procedure di adottabilità.
Come Le ho detto, la situazione attuale mi preoccupa come parlamentare e come vostro amico. Ne vorrei parlare personalmente sia con S.E. l'Ambasciatore che con Lei, assieme ad una piccola rappresentanza delle famiglie interessate. Le sarò grato se potrà organizzare questo incontro presso l'Ambasciata di Bielorussia a Roma o in altra sede che voi ritenete opportuna.
Le rinnovo la gratitudine per quello che sta facendo e cordialmente la saluto.

20 novembre 2003


20 novembre 2003
ci-028
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Tino Bedin