i-co07

Una relazione del segretario di collegio
Rilanciare le proposte dei Popolari
per il Conselvano e il Piovese
Sulla sicurezza, far sentire ai cittadini la partecipazione delle istituzioni; la risposta alle esigenze delle varie età della vita; i compiti degli enti sovracomunali

di Giacomo Zanellato

Dopo il rinnovo della segreteria regionale del PPI, con la elezione all'unanimità di Margherita Miotto è tempo di affrontare la questione del rilancio dell’azione politica nel collegio e nella provincia.
Dalle elezioni provinciali e regionali ad oggi, sono maturate alcune condizioni che possono costituire un’opportunità interessante perché il nostro lavoro possa essere proficuo:
la nascita di "Insieme per il Veneto" ci permette di operare in un ambito più ampio di quello, che dopo le elezioni europee, sembrava essere divenuto ormai troppo angusto, ma nel contempo ha determinato anche l’acquisizione di una grande responsabilità; i cittadini ci hanno affidato il ruolo di leader dello schieramento riformista nel Veneto e questo comporta un aumento significativo degli oneri da sostenere.
Altra opportunità che si apre e che non possiamo lasciar cadere, è la costituenda confederazione di quattro partiti (Partito Popolare, Partito Democratico, UDEUR e Rinnovamento Italiano) in un nuovo unico soggetto politico.
Tale positivo raggruppamento di partiti, sull'esempio di "Insieme per il Veneto" e della "Margherita" trentina può rafforzare il "Centro" del Centro-sinistra.
Noi oggi vogliamo porre le basi per una discussione che coinvolga tutti i cittadini, dentro e fuori il partito, per offrire un contributo al territorio, sia in termini di risposte ai problemi contingenti, sia soprattutto in termini di un progetto credibile e autorevole che giunga a maturazione per le elezioni politiche della prossima primavera.
Vogliamo incentivare il dialogo all’interno del partito per progettare insieme il futuro del collegio e della provincia.
Quelli che elencheremo di seguito sono flash su alcune questioni, che non possono esaurirne i contenuti e che hanno l’unico scopo di stimolare tutti voi ad arricchirli o a fornirne altri.

Sicurezza
E' sicuramente l’argomento principe, per livello di interesse, nel dialogo con i cittadini.
Pongo alla Vostra attenzione alcuni spunti tratti dal documento
"Sicurezza Urbana – note sulle politiche di prevenzione e riduzione della microcriminalità diffusa".
E’ utile chiarire a priori che non è compito dell’Ente Comune - in particolare del Consiglio Comunale - stabilire le strategie di pubblica sicurezza, a meno che non si voglia cadere nella tentazione di strumentalizzare l’emotività collettiva per catturare facili consensi.
Piuttosto che enfatizzare i sentimenti di paura presenti nella popolazione incentivando interventi decisi sull’onda dell’emergenza, è utile ragionare in un’ottica di medio-lungo periodo tenendo presenti alcune linee guida:
evitare di amplificare il sentimento di disagio, di reciproca diffidenza e le tentazioni autodifensive da Far West;
emarginare la cultura dell’apartheid, COEDUCANDO alla vita civica tutti i soggetti che "fanno" la città, questa funzione spetta all’ente pubblico locale che deve funzionare da catalizzatore delle relazioni di scambio e di condivisione dei processi di costruzione e di utilizzo della città e/o del comune;
promuovere la cultura della condivisione degli interessi, dei servizi e degli spazi; per muoversi in quest’ottica occorre prevenire la formazione di ghetti e la suddivisione del territorio per aree "mono-tematiche" o "mono-funzionali" (si pensi alla zona banche, alla zona centri commerciali, ecc.), dall’altro lato è necessario favorire opportunità di incontro nelle periferie.
Entro tali indirizzi si può inserire il controllo sociale diffuso (..la somma degli sguardi, delle aspettative e dei comportamenti, che ogni cittadino esercita sugli altri..), mezzo più potente anche dello stesso controllo di polizia.
Occorre però abbandonare l’assistenzialismo del welfare prima maniera, che lasciava i cittadini come destinatari passivi di beni e servizi, senza farli partecipare alle scelte e ai costi che essi comportano, ma occorre comunque intervenire nel libero gioco delle forze in campo per evitare che la deregulation neo-liberista determini comunque il prevalere del più forte.
Il documento è sicuramente molto più ampio e articolato e comunque anch’esso non può essere se non una base di discussione, vista la complessità dell’argomento.

Facciamo comunque attenzione alla premessa:
i cittadini devono sapere che noi siamo preoccupati almeno quanto loro per i fenomeni criminali che viviamo quotidianamente, ma mettere al centro della propria azione amministrativa il tema della Pubblica Sicurezza e della Giustizia, significa volersi assicurare il consenso elettorale con la demagogia e il populismo, sapendo già di parlare di cose nelle quali l’amministrazione locale non ha titolo per intervenire.
Noi preferiamo lavorare per incidere sulle condizioni ambientali nelle quali i fenomeni criminali crescono e si perpetuano; è un lavoro difficile, di prospettiva, ma è l’unico impegno che può assumersi un amministratore attento e sensibile allo sviluppo della comunità che amministra.
Alla clandestinità e alla criminalità vanno applicate severe misure e accordi con i paesi di origine per l'immediato rientro dei soggetti interessati o idonee misure repressive.

2) Nido Integrato/scuola materna integrata
Soprattutto nelle zone di recente espansione urbanistica (insediamento di nuovi PEEP), si riscontra l’inadeguatezza dell’offerta di spazi per i bimbi in età pre-materna.
Esistono iniziative di alcune scuole private che si prefiggono di realizzare interventi educativi di qualità e nel contempo di raggiungere importanti economie di gestione integrando la parte logistica della struttura adibita a scuola materna con quella adibita ad asilo nido.
I Comuni devono contribuire con risorse proprie ad incentivare questi progetti; si cominci da quelli già in fase di realizzazione si prosegua poi con il sostegno ad iniziative analoghe.

3) Debito Internazionale, problema di giustizia e solidarietà
L’8 novembre 1999, su La Libertà, scrivevamo: " Il debito internazionale è un macigno di 2.300 MLD di dollari che grava in maniera opprimente sui popoli più poveri del mondo.."; dopo le iniziative che si sono tenute a Padova nell’autunno scorso sul tema, abbiamo chiesto in molti Comuni l'impegno di 1.000 lire per abitante per contribuire all’azzeramento del debito. Una somma pressoché simbolica per le casse comunali , ma ricca di significati positivi: la richiesta è stata spesso bocciata, noi continueremo a ripresentarla finché non sarà accolta.

4) Potenziamento delle Case di Riposo di Conselve, Piove di Sacco e Pontelongo e dell’ADI (assistenza domiciliare integrata)
Perciò ci facciamo portavoce di:
- un deciso rafforzamento dell’Assistenza Domiciliare Integrata;
- Sperimentazione del progetto anziani in comunità e in famiglia
- Programmazione di un potenziamento della residenzialità extraospedaliera per anziani e disabili (R.S.A, Comunità Alloggio) in collaborazione con le Case di Riposo e il privato sociale ;
- Riorganizzazione dei servizi delle II.PP.AA.BB, , con lo scopo di gestire in modo unificato vari servizi compreso il personale.

5) Enti Sovracomunali
Si sta assistendo ad una corsa alle aggregazioni per conquistare il nuovo mercato (fibre ottiche, servizi avanzati e integrati, old e new-economy, quotazione in borsa) ed essere pronti alle gare per lla gestione dei servizi all'utenza ( ciclo integrato dell' acqua, rifiuti, gas, telecomunicazioni etc) dei prossimi anni senza essere schiacciati dai colossi privati o dalle grandi concentrazioni straniere (vedi General de Eaux, ecc.).
Ai nostri sindaci chiediamo di prestare attenzione a tale processo politico-amministrativo-economico per tutelare gli interessi dei concittadini primi azionisti degli enti del territorio (COSECON, APGA, Centro Veneto Servizi, ecc.) altrimenti in futuro mancherà loro l'interlocutore diretto (passiamo infatti da servizi di primo livello ed altri di quarto/quinto livello).
I nostri amministratori, essendo la parte pubblica maggioritaria nei citati enti, devono pretendere una ricaduta benefica per i cittadini del territorio in termini di tariffe agevolate, servizi di qualità e fruibili da casa on - line o face -to-face, con investimenti mirati per migliorare il territorio (viabilità, infrastrutture, sanità, scuola, ecc.).

6) Tasse Comunali
Agli amministratori comunali rivolgiamo l'invito a non aumentare indiscriminatamente tutti i tributi comunali anche se spesso necessari per assicurare servizi ai cittadini.
Innanzitutto proponiamo di mettere nella condizione il cittadino di sapere che il suo contributo serve per qualificare al meglio questo e/o quel servizio specificando le condizioni di attuazione e soprattutto i risultati raggiunti.
Di primaria importanza risulta poi per noi Popolari, nell'ottica della solidarietà e sussidiarietà, differenziare la richiesta di tariffe e tributi in base ai consumi e al reddito (pensiamo all'ICI) in modo da aiutare i cittadini delle fasce più deboli (pensionati, giovani coppie, famiglie numerose, possessori di prima casa, ecc.).

7) Servizi comunali: consorzi
Vediamo con favore il proliferare delle aggregazioni (consorzi, convenzioni, ecc.) fra vari comuni della Provincia per gestire in comune taluni servizi (polizia urbana, buste paga dei dipendenti, uffici tecnici e urbanistica, sfalcio dell'erba, ecc.) purchè corrispondano a diversa e migliore qualità del servizio e ad un risparmio per le casse dei comuni.
Ciò in definitiva deve costituire interesse e tutela del cittadino!

8) Ospedali
Il territorio del collegio appartiene a due Aziende Sanitarie la U.L.S.S. 17 per l'area del Conselvano e alla all'U.L.S.S. n. 14 per l'area del Piovese. I due presidi ospedalieri soffrono di continue incertezze da parte del programmatore regionale e la qualità dei servizi ne risente. A Conselve stenta a decollare in pieno l'Accordo con la Azienda Ospedaliera di Padova e in tal modo si stanno impoverendo anche i servizi quali la Radiologia, il Laboratorio e il Poliambulatorio costringendo i cittadini a continue trasmigrazioni in particolare verso i territori extra U.L.S.S.. Si è affacciata ora l'ipotesi dell'Ospedale unico per il territorio della Bassa Padovana: una ipotesi che riserba molte insidie in particolare sulla attuale erogazione dei servizi degli ospedali dell'area.
La U.L.S.S. 14 si trova alle prese con continue difficoltà tra i Presidi Ospedalieri di Piove di Sacco e di Chioggia: ci auguriamo che gli attuali assetti non vengano nuovamente stravolti così come sembra aleggiare nella riorganizzazione degli ambiti territoriali per le U.L.S.S.

9) Viabilità
Il completamento delle arterie (direttrici viarie) già previsto
(strada dei Vivai, Monselice-Legnaro, Romea Commerciale, Bovolenta - Zona Industriale di Bagnoli baipassando Terrassa Padovana e Conselve) consentirà di sviluppare dal punto di vista industriale, dell'artigianato del terziario più avanzato il Conselvano e il Piovese ciò anche in conseguenza della saturazione di altri territori a nord della Provincia di Padova.

10) Mutui a tasso zero per le giovani coppie
Riprendendo un dei punti del documento "10 idee per il duemila", chiediamo al Comune si farsi carico di questa iniziativa; per tutti i giovani sotto i 30 anni che decidono di sposarsi, proponiamo l’istituzione di un fondo in conto interessi che permetta la possibilità di accendere mutui per la prima casa a tasso zero.
Dare la possibilità ai giovani di farsi una famiglia significa rinvigorire la società e sappiamo tutti quanto sia importante operare in questo senso.

Realizzato con il contributo di:
Claudio Sinigaglia
Luciano Sguotti

27 novembre 2000


24 dicembre 2000
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