i-co07
Una relazione del segretario di collegio
Dopo il rinnovo della segreteria regionale del PPI, con la elezione all'unanimità di Margherita
Miotto è tempo di affrontare la questione del rilancio dellazione politica
nel collegio e nella provincia.
Dalle elezioni provinciali e regionali ad oggi, sono maturate alcune condizioni che
possono costituire unopportunità interessante perché il nostro lavoro possa essere
proficuo:
la nascita di "Insieme per il Veneto" ci permette di operare in un ambito
più ampio di quello, che dopo le elezioni europee, sembrava essere divenuto ormai troppo
angusto, ma nel contempo ha determinato anche lacquisizione di una grande
responsabilità; i cittadini ci hanno affidato il ruolo di leader dello schieramento
riformista nel Veneto e questo comporta un aumento significativo degli oneri da sostenere.
Altra opportunità che si apre e che non possiamo lasciar cadere, è la costituenda
confederazione di quattro partiti (Partito Popolare, Partito Democratico, UDEUR e
Rinnovamento Italiano) in un nuovo unico soggetto politico.
Tale positivo raggruppamento di partiti, sull'esempio di "Insieme per il
Veneto" e della "Margherita" trentina può rafforzare il "Centro"
del Centro-sinistra.
Noi oggi vogliamo porre le basi per una discussione che coinvolga tutti i cittadini,
dentro e fuori il partito, per offrire un contributo al territorio, sia in termini di
risposte ai problemi contingenti, sia soprattutto in termini di un progetto credibile e
autorevole che giunga a maturazione per le elezioni politiche della prossima
primavera.
Vogliamo incentivare il dialogo allinterno del partito per progettare insieme il
futuro del collegio e della provincia.
Quelli che elencheremo di seguito sono flash su alcune questioni, che non possono
esaurirne i contenuti e che hanno lunico scopo di stimolare tutti voi ad arricchirli
o a fornirne altri.
Sicurezza
E' sicuramente largomento principe, per livello di interesse, nel dialogo con i
cittadini.
Pongo alla Vostra attenzione alcuni spunti tratti dal documento
"Sicurezza Urbana note sulle politiche di prevenzione e riduzione della
microcriminalità diffusa".
E utile chiarire a priori che non è compito dellEnte Comune - in particolare
del Consiglio Comunale - stabilire le strategie di pubblica sicurezza, a meno che non si
voglia cadere nella tentazione di strumentalizzare lemotività collettiva per
catturare facili consensi.
Piuttosto che enfatizzare i sentimenti di paura presenti nella popolazione incentivando
interventi decisi sullonda dellemergenza, è utile ragionare in unottica
di medio-lungo periodo tenendo presenti alcune linee guida:
evitare di amplificare il sentimento di disagio, di reciproca diffidenza e le tentazioni
autodifensive da Far West;
emarginare la cultura dellapartheid, COEDUCANDO alla vita civica tutti i soggetti
che "fanno" la città, questa funzione spetta allente pubblico locale che
deve funzionare da catalizzatore delle relazioni di scambio e di condivisione dei processi
di costruzione e di utilizzo della città e/o del comune;
promuovere la cultura della condivisione degli interessi, dei servizi e degli spazi; per
muoversi in questottica occorre prevenire la formazione di ghetti e la suddivisione
del territorio per aree "mono-tematiche" o "mono-funzionali" (si pensi
alla zona banche, alla zona centri commerciali, ecc.), dallaltro lato è necessario
favorire opportunità di incontro nelle periferie.
Entro tali indirizzi si può inserire il controllo sociale diffuso (..la
somma degli sguardi, delle aspettative e dei comportamenti, che ogni cittadino esercita
sugli altri..), mezzo più potente anche dello stesso controllo di polizia.
Occorre però abbandonare lassistenzialismo del welfare prima maniera, che lasciava
i cittadini come destinatari passivi di beni e servizi, senza farli partecipare alle
scelte e ai costi che essi comportano, ma occorre comunque intervenire nel libero gioco
delle forze in campo per evitare che la deregulation neo-liberista determini comunque il
prevalere del più forte.
Il documento è sicuramente molto più ampio e articolato e comunque anchesso non
può essere se non una base di discussione, vista la complessità dellargomento.
Facciamo comunque attenzione alla premessa:
i cittadini devono sapere che noi siamo preoccupati almeno quanto loro per i fenomeni
criminali che viviamo quotidianamente, ma mettere al centro della propria azione
amministrativa il tema della Pubblica Sicurezza e della Giustizia, significa volersi
assicurare il consenso elettorale con la demagogia e il populismo, sapendo già di parlare
di cose nelle quali lamministrazione locale non ha titolo per intervenire.
Noi preferiamo lavorare per incidere sulle condizioni ambientali nelle quali i fenomeni
criminali crescono e si perpetuano; è un lavoro difficile, di prospettiva, ma è
lunico impegno che può assumersi un amministratore attento e sensibile allo
sviluppo della comunità che amministra.
Alla clandestinità e alla criminalità vanno applicate severe misure e accordi con i
paesi di origine per l'immediato rientro dei soggetti interessati o idonee misure
repressive.
2) Nido Integrato/scuola materna integrata
Soprattutto nelle zone di recente espansione urbanistica (insediamento di nuovi
PEEP), si riscontra linadeguatezza dellofferta di spazi per i bimbi in età
pre-materna.
Esistono iniziative di alcune scuole private che si prefiggono di realizzare
interventi educativi di qualità e nel contempo di raggiungere importanti economie di
gestione integrando la parte logistica della struttura adibita a scuola materna con quella
adibita ad asilo nido.
I Comuni devono contribuire con risorse proprie ad incentivare questi progetti; si cominci
da quelli già in fase di realizzazione si prosegua poi con il sostegno ad iniziative
analoghe.
3) Debito Internazionale, problema di giustizia e solidarietà
L8 novembre 1999, su La Libertà, scrivevamo: " Il debito internazionale
è un macigno di 2.300 MLD di dollari che grava in maniera opprimente sui popoli più
poveri del mondo.."; dopo le iniziative che si sono tenute a Padova
nellautunno scorso sul tema, abbiamo chiesto in molti Comuni l'impegno di 1.000 lire
per abitante per contribuire allazzeramento del debito. Una somma pressoché
simbolica per le casse comunali , ma ricca di significati positivi: la richiesta è stata
spesso bocciata, noi continueremo a ripresentarla finché non sarà accolta.
4) Potenziamento delle Case di Riposo di Conselve, Piove di Sacco e Pontelongo e
dellADI (assistenza domiciliare integrata)
Perciò ci facciamo portavoce di:
- un deciso rafforzamento dellAssistenza Domiciliare Integrata;
- Sperimentazione del progetto anziani in comunità e in famiglia
- Programmazione di un potenziamento della residenzialità extraospedaliera per
anziani e disabili (R.S.A, Comunità Alloggio) in collaborazione con le Case di Riposo e
il privato sociale ;
- Riorganizzazione dei servizi delle II.PP.AA.BB, , con lo scopo di gestire in modo
unificato vari servizi compreso il personale.
5) Enti Sovracomunali
Si sta assistendo ad una corsa alle aggregazioni per conquistare il nuovo mercato (fibre
ottiche, servizi avanzati e integrati, old e new-economy, quotazione in borsa) ed essere
pronti alle gare per lla gestione dei servizi all'utenza ( ciclo integrato dell' acqua,
rifiuti, gas, telecomunicazioni etc) dei prossimi anni senza essere schiacciati dai
colossi privati o dalle grandi concentrazioni straniere (vedi General de Eaux, ecc.).
Ai nostri sindaci chiediamo di prestare attenzione a tale processo
politico-amministrativo-economico per tutelare gli interessi dei concittadini primi
azionisti degli enti del territorio (COSECON, APGA, Centro Veneto Servizi, ecc.)
altrimenti in futuro mancherà loro l'interlocutore diretto (passiamo infatti da servizi
di primo livello ed altri di quarto/quinto livello).
I nostri amministratori, essendo la parte pubblica maggioritaria nei citati enti,
devono pretendere una ricaduta benefica per i cittadini del territorio in termini di
tariffe agevolate, servizi di qualità e fruibili da casa on - line o face -to-face,
con investimenti mirati per migliorare il territorio (viabilità, infrastrutture, sanità,
scuola, ecc.).
6) Tasse Comunali
Agli amministratori comunali rivolgiamo l'invito a non aumentare
indiscriminatamente tutti i tributi comunali anche se spesso necessari per assicurare
servizi ai cittadini.
Innanzitutto proponiamo di mettere nella condizione il cittadino di sapere che il suo
contributo serve per qualificare al meglio questo e/o quel servizio specificando le
condizioni di attuazione e soprattutto i risultati raggiunti.
Di primaria importanza risulta poi per noi Popolari, nell'ottica della solidarietà e
sussidiarietà, differenziare la richiesta di tariffe e tributi in base ai consumi e al
reddito (pensiamo all'ICI) in modo da aiutare i cittadini delle fasce più deboli
(pensionati, giovani coppie, famiglie numerose, possessori di prima casa, ecc.).
7) Servizi comunali: consorzi
Vediamo con favore il proliferare delle aggregazioni (consorzi, convenzioni, ecc.) fra
vari comuni della Provincia per gestire in comune taluni servizi (polizia urbana, buste
paga dei dipendenti, uffici tecnici e urbanistica, sfalcio dell'erba, ecc.) purchè
corrispondano a diversa e migliore qualità del servizio e ad un risparmio per le casse
dei comuni.
Ciò in definitiva deve costituire interesse e tutela del cittadino!
8) Ospedali
Il territorio del collegio appartiene a due Aziende Sanitarie la U.L.S.S. 17 per
l'area del Conselvano e alla all'U.L.S.S. n. 14 per l'area del Piovese. I due presidi
ospedalieri soffrono di continue incertezze da parte del programmatore regionale e la
qualità dei servizi ne risente. A Conselve stenta a decollare in pieno l'Accordo con la
Azienda Ospedaliera di Padova e in tal modo si stanno impoverendo anche i servizi quali la
Radiologia, il Laboratorio e il Poliambulatorio costringendo i cittadini a continue
trasmigrazioni in particolare verso i territori extra U.L.S.S.. Si è affacciata ora
l'ipotesi dell'Ospedale unico per il territorio della Bassa Padovana: una ipotesi che
riserba molte insidie in particolare sulla attuale erogazione dei servizi degli ospedali
dell'area.
La U.L.S.S. 14 si trova alle prese con continue difficoltà tra i Presidi Ospedalieri di
Piove di Sacco e di Chioggia: ci auguriamo che gli attuali assetti non vengano nuovamente
stravolti così come sembra aleggiare nella riorganizzazione degli ambiti territoriali per
le U.L.S.S.
9) Viabilità
Il completamento delle arterie (direttrici viarie) già previsto (strada dei Vivai,
Monselice-Legnaro, Romea Commerciale, Bovolenta - Zona Industriale di Bagnoli baipassando
Terrassa Padovana e Conselve) consentirà di sviluppare dal punto di vista industriale,
dell'artigianato del terziario più avanzato il Conselvano e il Piovese ciò anche in
conseguenza della saturazione di altri territori a nord della Provincia di Padova.
10) Mutui a tasso zero per le giovani coppie
Riprendendo un dei punti del documento "10 idee per il duemila",
chiediamo al Comune si farsi carico di questa iniziativa; per tutti i
giovani sotto i 30 anni che decidono di sposarsi, proponiamo listituzione di un
fondo in conto interessi che permetta la possibilità di accendere mutui per la prima casa
a tasso zero.
Dare la possibilità ai giovani di farsi una famiglia significa rinvigorire la
società e sappiamo tutti quanto sia importante operare in questo senso.
Realizzato con il contributo di:
Claudio Sinigaglia
Luciano Sguotti
27 novembre 2000
24
dicembre 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |