 Michele Schiavo Augusta Parizzi Tiziano Vecchiato
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L'amministrazione comunale di Cadoneghe organizza un aggiornamento comunitario su un tema difficile: la povertà. La Fondazione Zancan di Padova ha pubblicato di recente il suo annuale rapporto sulla povertà e sulle esperienze italiane per ridurla. Il volume ha per titolo "Welfare generativo. Responsabilizzare, rendere, rigenerare" ed è edito da "Il Mulino". Ed è proprio Tiziano Vecchiato, autorevole direttore della Fondazione Zancan, il centro dell'appuntamento di mercoledì 25 marzo nella sala consiliare del municipio. La serata non è invitante dal punto di vista metereologico, ma in municipio ci ritroviamo comunque in un discreto numero: con persone attende all'equità e all'uguaglianza nella comunità di Cadoneghe, ci sono anche giovani studiosi e studenti di materie sociali.
Michele Schiavo, il sindaco, introduce l'incontro, che si inserisce in una riflessione che la giunta municipale sta facendo sui compiti del Comune nelle risposte ai bisogni di assistenza sociale ed economica. Risposte non scontante, perché sempre meno si può fare riferimento alle esperienze precedenti, perché la lunga crisi ha cambiato i poveri ed ha cambiato le povertà. Augusta Parizzi, assessore al Sociale, guida l'incontro, proponendo a Tiziano Vecchiato le domande che sia gli amministratori, sia gli uffici comunali si pongono. Ci sono anche gli operatori comunali del settore, guidati da Fadia Misri. Cadoneghe è un Comune che ha investito molto nei servizi sociali. Continua a farlo, ma le sfide appaiono sempre più difficili.
Tiziano Vecchiato, con la sua relazione su "Welfare generativo: i potenziali di innovazione delle politiche comunali", conferma la necessità della ricerca su cui è impegnata l'amministrazione comunale di Cadoneghe, perché il welfare che abbiamo conosciuto e praticato è finito; non riesce più a dare risposte; la crisi economica ha accelerato una situazione con la quale comunque di sarebbero dovuti fare i conti.
Impossibile dare conto in una citazione di diario della complessa relazione di Vecchiato. L'idea ricorrente è che le azioni di sostegno al bisogno vanno impostate in modo che "generino" risultati per la comunità e non solo per i destinatari dell'aiuto: welfare generativo, appunto. È un cambio di mentalità, prima che un cambio di organizzazione. Per quanto riguarda l'organizzazione, il cambiamento è principalmente nella riduzione dei trasferimenti diretti e nell'aumento dei servizi. I trasferimenti economici diretti devono rimanere, ma con l'impostazione di "pronto soccorso", poi devono essere sostituiti dagli "interventi" generativi e rigenerativi.
Le domande dei presenti hanno sottolineato passaggi provocanti della relazione di Vecchiato, come il dato sulla povertà minorile raddoppiato in due anni (e la povertà di un bambino piccolo è anche non mangiare a sufficienza), o come il dato sul rapporto fra lavoro femminile e diffusione dei servizi sociali.
Sia Michele Schiavo sia Augusta Parizzi hanno assicurato che l'approfondimento continuerà. Tiziano Vecchiato ha fornito anche indicazione pratiche si esperienze già in atto in altri Comuni italiani e ciò aiuterà la nuova amministrazione comunale di Cadoneghe a costruire con i propri concittadini la strada che porti all'equità e all'uguaglianza.
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