AGRICOLTURA |
Obiettivo: favorire la scelta consapevole dei consumatori per un'alimentazione sana Non c'è accordo tra gli stati europei sull'etichetta nutrizionale Il modello proposto dalla presidenza tedesca all'ultimo Consiglio Agricoltura non è stato accettato dall'Italia, che ne propone un altro più esauriente e informativo
di Mariangela Ballo "NutrInform Battery" contro Nutriscore. Per ora lo scontro tra le due etichette che, apposte sul fronte di una confezione alimentare, devono indicare le informazioni nutrizionali, è zero a zero. Al Consiglio Ue dei ministri dell'Agricoltura del 15 dicembre scorso, la presidenza (tedesca) ha proposto di adottare come etichetta obbligatoria la Nutriscore, modello elaborato dai francesi, e gradito ai tedeschi e agli spagnoli, che tiene conto della percentuale assoluta di grassi, sali e zuccheri presente in ogni alimento ma non delle porzioni che vengono mangiate. L'Italia invece aveva presentato a Bruxelles una proposta alternativa, quella del Nutrinform Battery: l'etichetta a batteria che tiene conto anche delle quantità.
Il valore del sistema NutrInform Battery
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Il logo indica il contenuto di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale presente in una singola porzione di alimento. Il contenuto energetico è espresso sia in Joule che in Calorie mentre il contenuto di grassi, grassi saturi, zuccheri e sale sono espressi in grammi. Inoltre, all'interno del simbolo a "batteria" è indicata la percentuale di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale apportati dalla singola porzione rispetto alle quantità giornaliere di assunzione raccomandata. "Il Nutrinform prende in considerazione il fabbisogno quotidiano di sostanze nutritive, in modo da favorire una scelta consapevole da parte dei consumatori per un'alimentazione sana, variata e bilanciata", così la ministra Teresa Bellanova. "Siamo soddisfatti del lavoro fatto insieme alla filiera agroalimentare e ai ministeri della Salute e dello Sviluppo economico e siamo convinti della bontà di questo sistema che mette al centro il consumatore e non il mercato globale, valorizza la capacità critica del cittadino che non deve essere fuorviato da colori o immagini che nulla hanno di scientifico e difende il patrimonio unico della dieta mediterranea".
Perché l'Italia si è opposta al modello francese Nutriscore?
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27 dicembre 2020 ag-030 |
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