AGRICOLTURA

Diario / VENERDÌ 1 MAGGIO 2015

Il "segnavia" di Papa Francesco all'inaugurazione dell'Esposizione universale di Milano
L'Expo riuscirà solo se produrrà
un grande progetto di solidarietà

I visitatori hanno anche la guida della Carta di Milano
   Apre l'Expo di Milano. "Nutrire il pianeta, energia per la vita", il tema dell'Esposizione universale. È il tema che mi interessa. I violenti che hanno saccheggiato Milano vorrebbero che si parlasse di loro. In questo primo giorno di Expo voglio restare al tema. Matteo Renzi ha fatto storpiare l'Inno di Mameli durante l'inaugurazione: vorrebbe che si parlasse di lui. Resto al tema, anche in questo caso.
È di questo che il mondo ha bisogno; se sarà all'altezza di questo sfida, l'Expo di Milano, il governo Renzi, l'Italia saranno ricordati e citati. In alternativa, finita la sagra - è una delle possibili fruizioni dell'evento - resteranno i padiglioni, qualche problema urbanistico, ulteriore cemento.
Sul tema è rimasto strettamente Papa Francesco. Del resto è un tema che gli è caro: il cibo come diritto, la cultura dello spreco, le periferie esistenziali tornano quasi sempre nei suoi interventi. Il suo videomessaggio di oggi è una sintesi della sua incessante predicazione.
Ne faccio un breve "bignami", per promemoria.
- "Nutrire il pianeta, energia per la vita"… un tema così importante, così essenziale… purché non resti solo un "tema", purché sia sempre accompagnato dalla coscienza dei "volti": i volti di milioni di persone che oggi hanno fame, che oggi non mangeranno in modo degno di un essere umano… e che si ammalano, e persino muoiono, per un'alimentazione troppo carente o nociva.
- Questa Expo sia occasione di un cambiamento di mentalità, per smettere di pensare che le nostre azioni quotidiane - ad ogni grado di responsabilità - non abbiano un impatto sulla vita di chi, vicino o lontano, soffre la fame.

- Questa esperienza permetta agli imprenditori, ai commercianti, agli studiosi, di sentirsi coinvolti in un grande progetto di solidarietà: quello di nutrire il pianeta nel rispetto di ogni uomo e donna che vi abita e nel rispetto dell'ambiente naturale. Questa è una grande sfida alla quale Dio chiama l'umanità del secolo ventunesimo: smettere finalmente di abusare del giardino che Dio ci ha affidato, perché tutti possano mangiare dei frutti di questo giardino.
Con molte più parole, troviamo questi impegni nella "Carta di Milano", il documento che dovrebbe costituire l'eredità permanente dell'Esposizione universale di Milano 2015. Spero che ciascuno visitatore dell'Expo la legga prima di entrare nel quartiere dell'Esposizione: per verificare se quello che è in mostra corrisponde alla Carta e poi - se ha trovato risposte adeguate - per sottoscriverla. Infatti, la Carta riguarda molti "attori", ma diventerà globale se sarò fatta propria da ciascuno.
Anche per la Carta di Milano, ecco una "guida alla lettura".
- Noi donne e uomini, cittadini di questo pianeta, sottoscriviamo questo documento, denominato Carta di Milano, per assumerci impegni precisi in relazione al diritto al cibo che riteniamo debba essere considerato un diritto umano fondamentale. Consideriamo infatti una violazione della dignità umana il mancato accesso a cibo sano, sufficiente e nutriente, acqua pulita ed energia.
- Poiché sappiamo di essere responsabili di lasciare un mondo più? sano, equo e sostenibile alle generazioni future, in quanto cittadine e cittadini, noi ci impegniamo a: avere cura e consapevolezza della natura del cibo di cui ci nutriamo, informandoci riguardo ai suoi ingredienti, alla loro origine e al come e dove è prodotto, al fine di compiere scelte responsabili;
consumare solo le quantità di cibo sufficienti al fabbisogno, assicurandoci che il cibo sia consumato prima che deperisca, donato qualora in eccesso e conservato in modo tale che non si deteriori;
evitare lo spreco di acqua in tutte le attività quotidiane, domestiche e produttive;
adottare comportamenti responsabili e pratiche virtuose, come riciclare, rigenerare e riusare gli oggetti di consumo al fine di proteggere l'ambiente;
promuovere l'educazione alimentare e ambientale in ambito familiare per una crescita consapevole delle nuove generazioni;
scegliere consapevolmente gli alimenti, considerando l'impatto della loro produzione sull'ambiente;
essere parte attiva nella costruzione di un mondo sostenibile, anche attraverso soluzioni innovative, frutto del nostro lavoro, della nostra creatività e ingegno.

Andare all'Expo non è proprio una... gita.

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ag-027
31 luglio 2015
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Tino Bedin